RIFUGIATI


Il dramma dei profughi adolescenti
20 milioni di persone al mondo in fuga da guerre e fame. Allarme Onu sui minori
di MARINA DELLA CROCE


Un terzo dei circa 20 milioni di profughi e sfollati nel mondo hanno tra i 12 e i 24 anni e ben 300mila ragazzi sono costretti a combattere guerre non loro. L'allarme sulla condizione di migliaia di adolescenti è stato lanciato ieri dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) in occasione della giornata mondiale del rifugiato. Quest'anno la giornata è infatti dedicata ai giovani profughi il «futuro dei quali è stravolto dalla guerra, le persecuzioni e l'esilio», ha detto rivolto ai governi del mondo il responsabile dell'Unhcr Ruud Lubbers. «Se la condizione di rifugiato si protrae per anni senza una soluzione in vista, l'enorme potenziale di intere generazioni potrebbe perdersi nella polvere dei campi», ha aggiunto Lubbers spronando l'intera comunità internazionale a collaborare per trovare soluzioni volte a favorire il rimpatrio o l'integrazione nei Paesi di primo asilo o in altri Stati dei profughi.

«Mentre c'é una certa attenzione per i bambini - ha aggiunto intervenendo ad un incontro a Roma il rappresentante in Italia per l'Unhcr Augustin Mahiga - per gli adolescenti c'é poco e nulla, anche se sono soprattutto loro a risentire maggiormente delle guerre». Questo perché, ha spiegato, molto spesso sono costretti ad abbandonare gli studi, a diventare capofamiglia o addirittura a combattere. Stando agli ultimi dati dell'Unhcr, all'inizio del 2003, il numero totale di rifugiati nel mondo era di 10,3 milioni, in calo del 14% rispetto all'inizio del 2002. La causa principale del ribasso - ha spiegato l'Unhcr - è stata il ritorno in patria di quasi due milioni di afghani. Nel frattempo, l'agenzia dell'Onu ha registrato 300mila nuovi profughi. All'inizio del 2003 il numero di persone che beneficiavano dell'assistenza dell'Unhcr era di 20,5 milioni di persone (rifugiati, sfollati, richiedenti d'asilo e rimpatriati) contro i 19,8 milioni del gennaio 2002. Un altro grave problema è rappresentato dall'Aids: nel 2002, su 42 milioni di persone malate, un terzo ha un'età tra i 15 e i 25 anni. E nei paesi in via di sviluppo, infine, su un milione e mezzo di adolescenti rifugiati, 50mila non hanno accesso alla scuola secondaria.

Una parte di rifugiati, circa tre milioni, oltre la metà dei quali in Africa, sono assistiti dal Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam). Che ieri, a Ginevra ha lanciato un duro monito ai governi: in molte occasioni infatti il Pam stato costretto ridurre le razioni di cibo per mancanza di fondi o addirittura a sospendere i propri programmi di assistenza. La situazione più allarmante e proprio in Africa, dove i quasi due milioni di rifugiati sono soltanto una piccola goccia dei circa 40 milioni di persone che necessitano di assistenza alimentare (il 98% vine nell'Africa sub-sahariana).

Per portare avanti tutti i programmi nel continente nero (si parla di 3,6 milioni di tonnellate di cibo) l'agenzia ha bisogno di quasi due miliardi di dollari. Una cifra non indifferente, se si considera che le donazioni in cibo sono passate dalle 15 milioni di tonnellate del `99 alle 10 tonnellate dello scorso anno.

testo integrale tratto da "Il Manifesto" - 21 GIUGNO 2001