FONTE: MISNA
KENYA 11/10/2004 1:37 |
NOBEL
PER LA PACE: PADRE ZANOTELLI NE PARLA ALLA MISNA
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Peace/Justice, Standard |
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“Per
la prima volta viene riconosciuto il legame tra pace e ecologia, nel
senso di rispetto dell’ambiente e distribuzione delle risorse, e a
dimostrarlo al mondo è una donna africana”: così padre Alex
Zanotelli, religioso comboniano per molti anni missionario in Kenya,
e tutt’oggi impegnato contro le disuguaglianze e le violazioni nel
sud del Mondo, commenta alla MISNA il riconoscimento del Premio
Nobel a Wangari Maathai, l’ecologista kenyana. “Quando vivevo a
Nairobi ho avuto modo di incontrare spesso Wangari e di lavorare
insieme a dei progetti per la popolazione” racconta padre
Zanotelli, ricordando che la neolaureata al Nobel ha partecipato
alla protesta avviata dai missionari comboniani e dagli abitanti
delle bidonville per il diritto alla proprietà della terra dove
sorgono le baraccopoli; e nel 1999, il movimento ‘Green Belt’ di
Wangari fu tra le prime organizzazioni kenyane ad aderire alla
campagna internazionale di boicottaggio e pressioni lanciata da
Zanotelli contro la ‘Del Monte’, che spinse la multinazionale
agrolimentare a migliorare le condizioni dei lavoratori nelle
piantagioni in Kenya. “Wangari è una donna che ha pagato in prima
persona il suo impegno contro l’oligarchia politica, in
particolare per i suoi attacchi all’ex-presidente kenyano Daniel
Arap Moi” continua Zanotelli. “Ricordo la sua acerrima battaglia
per impedire la costruzione di un grattacielo di 60 piani in un
parco nel cuore di Nairobi, che Moi voleva destinare a sede di
televisioni e giornali a lui vicini. Nella società kenyana,
contraddistinta dal maschilismo, fu emozionante vedere una donna
sfidare il capo dello Stato e vincere”. La Maathai è, secondo
Zanotelli “un esempio e un incoraggiamento per tutte le donne
africane” che ella stessa ha contribuito con il suo movimento a
rendere coscienti dei loro diritti, affidando a loro il compito di
curare le ferite della terra del Kenya, in gran parte desertificata.
“Collegare donne e ambiente è stata una grande intuizione”
ribadisce Zanotelli, che ha solo un appunto da rivolgere
all’amica, l’essersi data alla politica istituzionale. Maathai
è infatti sottosegretario al ministero dell’Ambiente nel nuovo
governo kenyota, guidato dal presidente Mwai Kibaki della Narc
(Coalizione nazionale dell’Arcobaleno), che al voto del 2002 ha
sbaragliato il Kanu dell’allora presidente Moi. Secondo Zanotelli,
Maathai e altri importanti attivisti kenyani non avrebbero dovuto
candidarsi e entrare nella politica di Palazzo: “Certe persone è
importante che restino nella Società Civile e che combattano dal
basso” sostiene il religioso, che non per questo ha smesso di
stimare la compagna di molte battaglie.[BF]
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dal sito www.misna.org
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