FONTE: MISNA
IRAQ  20/8/2003 20:43
MONSIGNOR SLEIMAN: “PER COSTRUIRE PACE ABBIAMO BISOGNO DELL’ONU
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L’attentato contro la sede dell’Onu a Baghdad è un atto terroristico di cieca crudeltà. Ma la costruzione della pace va perseguita a ogni costo e non bisogna scoraggiarsi. L’Iraq da solo non ce la può fare: serve l’aiuto della comunità internazionale, ben incarnata dalla presenza delle Nazioni Unite nel nostro Paese”. Lo ha detto alla MISNA monsignor Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo della Chiesa Latina di Baghdad, raggiunto telefonicamente nella capitale irachena. Il sanguinoso attentato di ieri al Canal Hotel, che ha provocato anche la morte del rappresentante speciale dell’Onu Sergio Vieira de Mello, è “un gesto di violenza e forse anche di odio – aggiunge monsignor Sleiman – perché imbottire un camion di esplosivo e farlo esplodere contro la sede delle Nazioni Unite significa che c’è volontà di uccidere e di distruggere”. Colpire il personale dell’Onu, aggiunge il presule, “è un atto di ingiustizia, perché stava lavorando bene sia negli interventi di assistenza che di sostegno politico, come la nomina del governo provvisorio, per il quale le Nazioni Unite hanno svolto un importante ruolo di mediazione”. Monsignor Sleiman si unisce al coro unanime di sdegno che in tutto il mondo ha deplorato la strage di Baghdad, ma precisa: “Ogni condanna contro questo atto terroristico, così come contro la strage avvenuta ieri a Gerusalemme, rischia di non servire: occorre invece interrompere la spirale di violenza, come ha detto anche il Papa nel suo appello lanciato oggi”. L’attentato di Baghdad cambierà qualcosa nel futuro del Paese? “L’Iraq oggi non ha avvenire né prospettive – risponde l’arcivescovo della Chiesa Latina di Baghdad – e sappiamo che un attacco simile non può non avere conseguenze. Purtroppo però questi atti di distruzione sono entrati nel linguaggio della politica anche altrove, non solo qui”.
[EB]

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