MISNA
IRAQ 7/4/2003 3:55 |
GUERRA:
QUALCUNO ALZI LA VOCE AL PALAZZO DI VETRO!
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Peace/Justice, Standard |
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di
Giulio Albanese
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Che
fine ha fatto la diplomazia – quella vera s’intende - che
dovrebbe governare le relazioni tra liberi Stati? Esistono ancora
degli statisti capaci di ragionare nell’interesse di un bene ‘sovranazionale’?
L’interrogativo ci pare pertinente se si considera il fallimento
di tutte quelle iniziative politiche che avrebbero dovuto
scongiurare la terribile mattanza in corso da oltre due settimane in
Iraq. Una realtà che, dietro la fredda contabilità delle cifre e
dei dati forniti dai ‘signori della disinformazione’, resta
dinanzi agli occhi di ogni coscienza libera in tutta la sua tragica
portata. Se la violenza dei bombardamenti, ritmata dalle tremende
azioni di terra, sembra intensificarsi in un crescendo
impressionante, a dir poco devastante, sempre più alto appare il
tributo pagato dagli innocenti, soprattutto donne, vecchi e bambini.
Sarà mai possibile che nessuno tra quelli che contano abbia
l’ardire di invocare un ‘cessate il fuoco’? Viene spontaneo
chiedersi come possano certi politici che si professano
‘credenti’ tacere di fronte a simile efferatezze perpetrate
notte e giorno senza misericordia e compassione. Come possiamo
assuefarci alla tragica visione di sangue innocente versato per
uccidere un satrapo che poteva essere sconfitto in altro modo?
Impossibile: alla luce del Vangelo e del magistero della Chiesa, le
ragioni della vita e dell'uomo devono cedere il passo di fronte ad
ogni altra esigenza o interesse di sorta. È ciò che con
trepidazione il Santo Padre, unico paladino della politica
internazionale perché servitore di Dio e della ‘Res publica’,
rammenta quotidianamente ad ogni uomo e donna di buona volontà dal
pulpito dell' Urbe. Anche a costo di "rinunciare a qualcosa di
legittimo" come ha ribadito nel recente messaggio in occasione
dell'anniversario della morte di san Francesco di Paola. Una cosa è
certa: se la classe dirigente del nostro povero mondo è caduta così
in basso è perché con troppa superficialità i liberi elettori
hanno disertato le urne (come nel caso degli Usa che hanno regalato
per una manciata di voti la Casa Bianca alla lobby delle armi) o
addirittura sopravvalutato (soprattutto in Europa) personaggi di
destra e di sinistra che, pur dicendosi ‘cristiani’, non avevano
- e lo hanno dimostrato in questa tragica circostanza - nè spessore
nè umanità. Quanto vorremmo che voci libere si alzassero dal
Palazzo di Vetro per chiedere giustizia, quella vera però, che
passa attraverso il rispetto del diritto internazionale e la carta
dei diritti dell’uomo. Ecco che allora sarebbe auspicabile che nel
gregge dei ‘bassotti’ della diplomazia qualche spirito
illuminato invocasse un tribunale per i crimini perpetrati dal
feroce regime di Baghdad, ma anche dai presunti liberatori che,
violando la convenzione di Ginevra, bombardano presidi civili e
gettano dal cielo le micidiali bombe a grappolo che solo menti
perverse avrebbero potuto concepire. Questa guerra, ammettiamolo, è
una vergogna per tutti!
Giulio
Albanese
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dal sito www.misna.org |