MISNA |
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IRAQ 2/4/2003 0:51 |
PRIMO
OBIETTORE AMERICANO E DUE ‘DISERTORI’ BRITANNICI RIFIUTANO DI
COMBATTERE
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Peace/Justice, Standard |
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Stephen
Eagle Funk è il primo riservista dei marine ad essersi rifiutato di
imbarcarsi per l’Iraq. Il primo obiettore americano di questa
seconda guerra del golfo è nato a Seattle venti anni fa, è
cattolico ed uno dei suoi genitori è originario delle Filippine.
Funk nella mattina di ieri, si è presentato alla sua base di
riferimento a San Jose (California) accompagnato dal suo avvocato e
da altri obiettori dell’operazione ‘Desert Storm’ del 1991.
"So che verrò punito – ha detto il giovane soldato – ma è
meglio subire una punizione ora che vivere con il rimorso per tutta
la vita per aver fatto qualcosa che so essere sbagliato". Funk
ha raccontato alla stampa la sua personale esperienza con
l’esercito statunitense, una storia simile a quella di molti altri
ragazzi. "Volevo far parte di qualcosa, dare una direzione alla
mia vita, e l’esercito sembrava offrirmi l’occasione" ha
detto il ragazzo che un anno fa venne avvicinato da un ufficiale
addetto al reclutamento mentre passava un periodo di depressione per
essere stato costretto a lasciare l’università per ragioni
economiche. "Mi dissero che dopo aver svolto il servizio
militare l’esercito mi avrebbe pagato gli studi" ha aggiunto.
Ma fin dai primi giorni Funk constatò che quel mondo non parlava la
sua lingua. "Durante l’addestramento dovevamo gridare
‘Kill! Kill!’ (Uccidi ! Uccidi!) o passavamo dei guai" ha
raccontato il giovane marine che nelle 12 settimane di corso
introduttivo dimostrò una particolare abilità con il fucile ma
venne criticato dai superiori perché non dimostrava abbastanza ‘attitudine’.
Funk rischia la corte marziale e un periodo di carcere per il suo
rifiuto a andare a combattere in Iraq: "Questa guerra è
immorale per tutti gli inganni di cui sono stati capaci i nostri
leader. L’uso della violenza non è mai una soluzione" ha
detto il giovane che ha aggiunto di voler impegnarsi ora a
convincere anche altri suoi coetanei a ‘ragionare con la propria
testa’ per non aderire alle forze armate con leggerezza.
Altri ‘disertori’ anche tra le fila anglosassoni. Dal Regno
Unito arriva la conferma che nei giorni scorsi due soldati
britannici si sono rifiutati di obbedire agli ordini e di combattere
una guerra che "causa la morte di civili innocenti"; per
questo sono stati fatti rientrare alla loro caserma di Colchester (Essex).
Lo stato maggiore inglese non ha reso noto i loro nominativi, ma si
sa che i due appartengono alla sedicesima brigata aerea d’assalto,
al momento impegnata in prima linea sul fronte meridionale iracheno.
I due uomini, che saranno assistiti dall’avvocato Justin
Higheston-Roberts, specializzato nella difesa di membri delle forze
armate, rischiano la corte marziale e una condanna a due anni di
reclusione per avere disobbedito agli ordini.
[BF]
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dal sito www.misna.org |