FONTE: MISNA
ITALY 11/1/2005 14:39 |
L’AFRICA
VISTA DALLA STAMPA ITALIANA,
SOLO
GUERRE E VECCHI CLICHÉ
|
Spettacolarizzata,
stereotipata, emarginata ma forse un po’ meno dimenticata: è
l’immagine dell’Africa che appare su gran parte dei mass-media
italiani, in particolare sui quotidiani, secondo una ricerca
dell’‘Osservatorio su comunicazione e Africa’ dell’Università
di Siena. Un continente – 54 Paesi e un popolazione stimata tra
800 e 900 milioni di persone - visto ancora e soltanto “alla
deriva”, piagato da guerre e carestie cicliche, condannato all’afropessismo
che lo ammanta da sempre: così viene raccontata l’Africa al
pubblico italiano, anche se – si legge nell’introduzione della
ricerca – “vi è ormai un’indubbia e consistente presenza”
del continente nel panorama informativo del nostro Paese. Più
qualità che in passato, ma ancora gravi carenze sotto il profilo
qualitativo: “rispetto a un paio di decenni fa la trattazione dei
temi è solo parzialmente modificata” scrivono i curatori
dell’indagine, condotta nel periodo aprile-maggio 2004 su sette
quotidiani, alcuni settimanali, l’agenzia ‘Ansa’, radio Rai e
alcune testate on-line. Uno spazio a parte all’interno
dell’analisi quantitativa e qualitativa effettuata da una ventina
di studenti volontari dell’Università – viene presentata oggi
pomeriggio all’ateneo senese - ha riguardato il “corposo
materiale costituito dai lanci della MISNA”, come spiega
l’introduzione. In sintesi, sulla carta stampata nostrana si parla
di Africa si parla quasi sempre in chiave di emergenze, di guerre
interetniche o religiose, spiegando raramente i meccanismi che
portano – per esempio – allo sfruttamento sistematico delle
risorse naturali. Non solo, l’indagine – dal titolo ‘Africa
scomunicata?’, a cura di Maurizio Boldrini, Giulio Cederna,
Marcello Flores e Giovanni Gozzini, con la partecipazione di Amref
– evidenzia che si continua a guardare a questo continente con gli
occhi del nord del mondo, cioè da quel “flusso a senso unico”
che esclude le fonti di informazioni locali; un’ottica che la
MISNA ha cercato di invertire fin dalla sua nascita, proponendosi di
facilitare il passaggio di informazioni sud-nord. Uno dei due mesi
presi in esame della ricerca ha coinciso in realtà con un momento
nell’anno in cui l’Africa ha avuto una seppur relativa
‘vetrina’ sui media: in aprile per la doppia ricorrenza del
decennale del genocidio in Rwanda e della fine dell’apartheid in
Sudafrica; proprio il Sudafrica ha attirato l’attenzione anche per
le elezioni di aprile e l’assegnazione del mondiale di calcio
2004, un evento capace comunque di alimentare l’attenzione del
circuito mediatico se non altro per l’enorme mole di interessi
pubblicitari ed economici che muove. Una parte della ricerca –
promossa dal dipartimento di scienze della comunicazione
dell'Università – comprende anche un’analisi dei giornali
africani svolta a Nairobi, osservatorio privilegiato del continente.
[EB]
|
dal sito www.misna.org
|