INCONTRI PER L'ESTATE 2008

Laicità è vivere da uomini liberi, al riparo da imposizioni di autorità diverse dalla coscienza. Secondo la formula bonhoefferiana: «Vivere come se Dio non esistesse, rendendo conto continuamente a Dio». La quale formula non è certamente una dichiarazione di ateismo. È invece l’espressione di un metodo esigente che nulla concede a vaporosi spiritualismi decadenti. Non a caso la regola del teologo tedesco assomiglia tanto a quella di san Giovanni della Croce (1542-1591), il “dottore mistico”, che in Parole di luce e d’amore (Id., Opere, p. 1086) scrive intensamente: «A Dio piace di più un’azione, per quanto piccola, fatta di nascosto e senza il desiderio che sia conosciuta, che mille altre compiute con il desiderio che siano vedute dagli uomini. Infatti a colui che agisce per Dio con purissimo amore, non solo non importa di essere veduto dagli uomini, ma non agisce neppure per essere veduto da Dio. Anzi, se Questi non dovesse saperlo, il credente non cesserebbe di rendere a Lui gli stessi servizi con la stessa allegrezza e con la stessa purezza d’amore». Chissà se san Giovanni della Croce può essere considerato un profeta cristiano della laicità! Nino Fasullo, Segno, 290 (2007) p. 13.

4 - 9 agosto