FONTE: SIR

15:42 - IMMIGRATI E CROCIFISSO: 

MANTOVANO E LOUASSINI: 

"PRENDERE LE DISTANZE" 

DA "GRUPPO MINUSCOLO DI MUSULMANI CHE INSULTA"

"Il provvedimento del giudice dell’Aquila è una provocazione e non avrà nessuna incidenza sulle politiche di integrazione degli immigrati nel nostro paese". Il sottosegretario del ministero dell’Interno, Alfredo Mantovano, è intervenuto nella polemica sul crocefisso durante il dibattito di questa mattina per presentare il XIII Dossier Statistico Immigrazione di Caritas e Migrantes. "Occorre prendere distanza dai provocatori di professione. Non solo non toglierei il crocefisso dalle aule scolastiche, ma lo metterei anche in quelle dei tribunali come esempio di umiltà". Commentando i dati fotografati dal Dossier, Mantovano ha annunciato che "al 31 dicembre 2003 650 mila immigrati avranno un regolare contratto di lavoro". Ad un anno dalla legge Bossi-Fini "ci sono più immigrati regolari – ha commentato - meno clandestini e le carrette del mare si limitano a transitare nello stretto di Sicilia e non anche nel canale di Otranto e verso le coste calabresi". "Il governo attende la direttiva Ue sull’immigrazione – ha concluso il sottosegretario - ma se il lavoro non sarà completato in tempo utile, il governo varerà una legge italiana sull’asilo, secondo un progetto che già esiste". "In Italia c’è un gruppo minuscolo di musulmani che alza la voce e insulta – ha detto Zouhair Louassini, giornalista marocchino di RaiNews24 - e proprio per questo ha maggiore visibilità. La comunità musulmana ha il dovere di isolare questo gruppo che danneggia la convivenza e l’integrazione". "Chi fa certe richieste – ha aggiunto - manca di rispetto a questo Paese. La domanda da porsi non è cosa l’Italia stia dando agli immigrati, ma cosa gli immigrati possono dare a questo Paese. Non c’è razzismo in Italia, ma tanta irresponsabilità, nella politica e nei media".

 dal sito http://www.agensir.it