"Il
provvedimento del giudice dell’Aquila è una provocazione e
non avrà nessuna incidenza sulle politiche di integrazione
degli immigrati nel nostro paese". Il
sottosegretario del ministero dell’Interno, Alfredo Mantovano,
è intervenuto nella polemica sul crocefisso durante il
dibattito di questa mattina per presentare il XIII Dossier
Statistico Immigrazione di Caritas e Migrantes. "Occorre
prendere distanza dai provocatori di professione. Non solo non
toglierei il crocefisso dalle aule scolastiche, ma lo metterei
anche in quelle dei tribunali come esempio di umiltà".
Commentando i dati fotografati dal Dossier, Mantovano ha
annunciato che "al 31 dicembre 2003 650 mila immigrati
avranno un regolare contratto di lavoro". Ad un anno dalla
legge Bossi-Fini "ci sono più immigrati regolari – ha
commentato - meno clandestini e le carrette del mare si limitano
a transitare nello stretto di Sicilia e non anche nel canale di
Otranto e verso le coste calabresi". "Il governo
attende la direttiva Ue sull’immigrazione – ha concluso il
sottosegretario - ma se il lavoro non sarà completato in tempo
utile, il governo varerà una legge italiana sull’asilo,
secondo un progetto che già esiste". "In
Italia c’è un gruppo minuscolo di musulmani che alza la voce
e insulta – ha detto Zouhair Louassini, giornalista marocchino
di RaiNews24 - e proprio per questo ha maggiore visibilità. La
comunità musulmana ha il dovere di isolare questo gruppo che
danneggia la convivenza e l’integrazione". "Chi fa
certe richieste – ha aggiunto - manca di rispetto a questo
Paese. La domanda da porsi
non è cosa l’Italia stia dando agli immigrati, ma cosa gli
immigrati possono dare a questo Paese. Non c’è razzismo in
Italia, ma tanta irresponsabilità, nella politica e nei
media".
dal sito http://www.agensir.it