ICONA FLOREALE
di Giusy Calderone
30a
Domenica del Tempo Ordinario
Arte
floreale al servizio della liturgia
“Il termine arte è ricco di
rimandi e allo stesso tempo è semplice evocatore di bellezza.
L’arte
è espressione ma è anche conoscenza, riflessione, creazione;
da parte di chi la esercita suppone del talento per arrivare alla
sua pienezza ma anche esercizio, uno sforzo costante e studio
per l’apprendimento di una tecnica.
Ma
tutto ciò non basta ancora perché l’arte richiede soprattutto di
essere trascesa, essa è il coronamento di un’ispirazione perché
attraverso essa l’artista raggiunge quella bellezza che comunica
emozioni.
Tutto
questo si applica perfettamente all’attività floreale al servizio della
liturgia.
In
effetti senza una conoscenza tecnica le nostre icone floreali
saranno povere e prive di mezzi per raggiungere la bellezza; ma a noi
questo non basta, abbiamo bisogno del soffio dello Spirito affinché
le nostre icone partecipino alla liturgia.
Allora
l’arte floreale al servizio della liturgia acquisisce la sua vera natura
e, come tale, diventa parte integrante delle arti sacre, tese tutte
insieme a cantare la gloria di Dio.”
(La
Vita in Cristo e nella Chiesa)
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30a
Domenica del Tempo Ordinario
Bartimeo chiede il dono
della luce
per camminare
sulla via della vita
“…Rabbunì,
che io riabbia la vista!”
Nel
camminare gli occhi e i piedi vanno sempre insieme e Bartimeo, cieco
e mendicante ai bordi della strada, è immagine della comunità che
pur immobile, cieca e disorientata, aspetta con fiducia di
incontrare il Cristo.
Il
grido ripetuto nella notte della sua cecità è accolto da Gesù che
squarcia le tenebre della sua vita e gli dona occhi nuovi per
riconoscerlo, chiamarlo “Rabbunì” …e per seguirlo con fedeltà
fino al Calvario e alla Risurrezione!
Gli
elementi che compongono la nostra icona floreale sono:
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3 girasoli: il
numero 3 nella simbologia biblica è segno di perfezione, il
girasole, che dal greco “helianthus”, significa “fiore del
sole”, rappresenta Cristo, il quale attinge all’amore del
Padre per illuminare ogni creatura e trasfigurarla a sua
immagine. |
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1 melagrana
spaccata: questo frutto con i suoi tanti semi di colore rosso è
da sempre simbolo della Chiesa che risplende nel rosso
luminoso del sangue di Cristo. Per noi in particolare oggi è
Bartimeo, segno della comunità non-vedente: solo dopo essere
spaccata nell’esistenza, riceve la luce e può mostrare la sua
fedeltà. |
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20 rose gialle: le
rose gialle in questo caso rappresentano ogni sguardo
illuminato, ogni cuore rinnovato, ogni vita riplasmata
di quella comunità che dopo l’incontro è ormai
alla sequela di Cristo. Il numero 20 è il doppio di 10,
quasi a voler confermare maturità e completezza. |
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felce : serve come
verde per completare l’icona. |
Per la
realizzazione bisogna avere una ciotola quadrata e una spugna per
fiori. Cominciate dai 3 girasoli , uno al centro, l’altro a destra
e l’altro ancora a sinistra, curvi verso il centro, dove metterete
la melagrana, con il lato spaccato ben visibile. Aiutatevi con il
verde e contornate, da sinistra verso destra, con le rose cortissime
l’icona floreale. Buona celebrazione!
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