ICONA FLOREALE
di Giusy Calderone
26a
Domenica del Tempo Ordinario
Arte
floreale al servizio della liturgia
“La
liturgia ha bisogno del discorso dei fiori.
Innanzitutto
non per entrare in un vago sentimentalismo religioso dalla coloritura più
o meno naturale, ma perché i bouquets introducono nell’immobilità
dell’architettura nel corso dell’anno liturgico e nella diversità
delle feste.
Attraverso
la loro varietà i bouquets partecipano alla storia della salvezza e
raggiungono l’Incarnazione.”
(Mons.
Alberto Rouet, Vescovo ausiliare di Parigi)
Le
nostre realizzazioni floreali, così, devono essere linguaggio di fede,
assunto e trasmesso; conducono attraverso la bellezza, all’emozione
artistica, che permette l’accesso alla dimensione spirituale della
celebrazione che unisce il Popolo dell’Alleanza al suo Dio e Signore.
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26a
Domenica del Tempo Ordinario
“Dove
c’è lo Spirito del Signore c’è libertà”.
“…Perché
voi siete di Cristo!”
L’insegnamento
di Gesù sottolinea l’importanza che il discepolo,
animato dallo Spirito Santo, operi una decisa scelta di seguirlo
sulla stessa via per la quale Egli è passato, pronto a rinunciare
con coraggio e spirito di sacrificio a tutto ciò che può farlo “inciampare”
(scandalizzare!) e gli può impedire di camminare speditamente
insieme con Lui verso una più piena comunione con Dio che
costituisce la vera vita senza fine.
Gli
elementi che compongono l’icona floreale sono:
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3
fiori di liatris di colore bianco:
il liatris è nel linguaggio dei fiori il segno
dell’unione di due innamorati, in questo specifico caso con il
numero 3, che nella simbologia biblica è la perfezione
dell’unità divina, rappresenta Dio Trinità, Amore che si
dona all’uomo con il Cristo, morto sulla croce e risorto nella
gloria (il colore bianco).
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3
fili di verga a spirale:
la spirale accanto ai fiori bianchi ci aiuta a immaginare più
concretamente l’evento
della risurrezione.
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7
rose rosse: le
rose sono simbolo dello Spirito Santo, Fuoco divino che si
diffonde sulla terra infiammando e trasformando tutti i cuori,
il numero 7 è segno di pienezza, in questo caso ricorda
i doni dello Spirito che ci confermano per sempre “di
Cristo”.
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12
rose variegate giallo/rosse:
il numero 12, riallacciandoci alla scorsa settimana, ci
ricorda gli Apostoli, per noi simbolo di ogni nostra comunità,
e con il colore giallo/rosso si mette in evidenza che,
come Giovanni non accogliendo la liberalità dello
Spirito “che soffia dove vuole”, non si pone a
servizio dell’unità, così anche noi siamo pronti ad alzare
steccati che emarginano ed allontanano dalla comunione.
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Asparago
humbellatus:
serve come verde per ornare e completare l’icona.
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Per
la realizzazione bisogna avere una ciotola rotonda e della spugna
per fiori. Inserire i 3 liatris su tre altezze diverse, più o meno
al centro, e accostare a loro i fili di verga. Contornare con le 7
rose rosse e aggiungere il verde riempiendo gli spazi e determinando
una forma piuttosto circolare (la circolarità è segno della
comunità cristiana!). in mezzo al verde sistemare le 12 rose
giallo/rosse. Buona celebrazione!
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