ICONA FLOREALE di Giusy Calderone

 

Arte floreale al servizio della liturgia 

Notizie storiche:

“L’arte floreale a servizio della liturgia così come noi ce ne occupiamo e la intendiamo è abbastanza recente. 

Potremo dire che ri-nasce a Firenze alla fine degli anni ’70 dall’intuizione di una signora francese, Genevieve Vascherot, la quale osservando il quadro di Hugo Van Der Goes, “l’adorazione dei pastori”, fu colpita dalla presenza dei due contenitori con precisi fiori, delle violette sparse per terra e un covone di grano.

Percepì che questi elementi erano perfettamente inseriti nell’architettura del quadro e che dovevano avere un senso; cominciò a ricercare in diversi testi, specie medievali il simbolismo di ciascun fiore e del loro colore: iris, lilium, aquilegie, violette… grano, e si accorse del grandissimo contributo che proprio questi elementi davano alla lettura e al senso del quadro perché aiutavano ad entrare in ciò che intimamente  rappresentava.

Così anche se quella del fiore è considerata un’arte povera, assume un’altissima nobiltà nel suo linguaggio che non è solo per gli addetti ai lavori ma accessibile a tutti. 

E come Van Der Goes, nel suo quadro non ha dipinto i fiori per riempire spazi vuoti o semplicemente per adornarlo ma perchè sono parte di esso, così nelle nostre celebrazioni liturgiche  non si mettono fiori per ornare una chiesa o l’altare o l’ambone, ma perché sono parte dello stesso celebrare, sono una sorta di mistagogia: quando il “fiorire” una chiesa scaturisce dall’ascolto della Parola che orienta nella scelta del fiore, della forma e del colore…è vivere e far vivere meglio il mistero celebrato.”

 

25a Domenica del Tempo Ordinario

Gesù, Servo dell’umanità

Dalla casa/chiesa, Gesù il Maestro, Sapienza divina e regale, insegna e svela ai 12 apostoli la chiave di lettura dell’evento della croce e della risurrezione: credere in Lui e farsi “piccoli” per il Regno.

…Non sempre la sua Parola raddrizza le menti distorte e chiarisce quelle confuse se non facciamo nostro il dono della fede!

Meditare sulla Parola di questa celebrazione mi ha fatto pensare ad un’icona floreale da porre accanto o sull’altare per meglio evidenziarlo come luogo e segno dell’Agnello immolato.

Gli elementi che compongono l’icona sono:

1 croce fatta con tralci di vite: simbolo concreto della morte di Cristo.

3 fili di verga: posti concentricamente rappresentano la Risurrezione di Cristo.

1 ramo di solidago: per il suo colore giallo intenso è simbolo della luce pasquale.

12 liatris di colore viola: il numero ricorda quello degli apostoli e quindi per noi simbolo della Chiesa universale; il colore invece è segno di attesa, di necessario cambiamento…manca qualcosa! 

Asparago humbellatus: serve come verde per ornare e completare l’icona.

 

Per la realizzazione bisogna avere una ciotola rotonda e della spugna per fiori. Inserire la croce, sistemarle attorno i tre cerchi fatti con la verga e infine porle ai piedi il solidago. Aggiungere il verde e inserire molto corti i 12 liatris in modo semicircolare. Buona celebrazione!