FONTE:
MISNA
MIDDLE
EAST 19/4/2004 1:53 |
I
FUNERALI DEL CAPO DI ‘HAMAS’,
LA
CONDANNA INTERNAZIONALE E IL COIVOLGIMENTO USA
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General, Standard |
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Decine
di migliaia di palestinesi, 200.000 secondo fonti locali, sono scesi
per le strade di Gaza City per partecipare ai funerali di Abdelaziz
Rantisi, il leader del Movimento islamico Hamas ucciso sabato sera
dai razzi sganciati da un elicottero israeliano. Mentre i
palestinesi, uomini e donne, domenica gridavano la loro rabbia, la
loro disperazione e lanciavano minacciose promesse di nuove
vendette, la comunità internazionale quasi al completo condannava
l'ennesima esecuzione mirata decisa dal governo del primo ministro
Ariel Sharon. Il corteo funebre si è snodato per le strade della
città e, dopo aver sostato a lungo accanto alla moschea 'Filastin'
(nel quartiere di Sheikh Radwan, dove in tarda mattinata era stato
portato il corpo di Rantisi), si è diretto verso il cimitero di
Gaza, dove il leader di Hamas è stato sepolto tra slogan anti
israeliani. Il serpentone umano che ha attraversato Gaza, mentre
alcuni F-16 di Tel Aviv sorvolavano il corteo, era guidato da un
folto gruppo di miliziani di Ezzedin Al-Qassam, l'ala militare di
Hamas che, armati di tutto punto, hanno improvvisato una vera e
propria parata militare a cui si sono unite anche altre formazioni
combattenti. Nel timore di nuovi attacchi israeliani i principali
nomi di Hamas hanno disertato la manifestazione. Si svolgevano
intanto ad Eilat, sul Mar Rosso, in un clima completamente diverso i
funerali del caporale della polizia di frontiera israeliana, Kfir
Ohayun, ucciso sabato da un kamikaze palestinese. Come era accaduto
tre settimane fa in seguito all'uccisione dello sceicco Yassin, la
comunità internazionale al completo, fatta eccezione per il
silenzio 'ufficiale' della Casa Bianca, ha condannato l'omicidio di
Rantisi e ha espresso preoccupazione per le nefaste conseguenze che
potrebbe portare con se. Ma a differenza di quanto accaduto dopo la
morte di Yassin, l'omicidio di Rantisi si arricchisce di nuove
preoccupazioni, dal momento che sembra aver infiammato ulteriormente
nei palestinesi l'ondata di risentimento contro Washington emersa già
nei giorni scorsi in seguito ai colloqui tra Sharon e il presidente
statunitense George W. Bush e terminati con un avallo sena
precedenti alla politica del premier di Tel Aviv. Khaled Mashal, il
latitante capo politico di Hamas nonché prossimo obiettivo
dell'esercito secondo il ministro di gabinetto israeliano Gideon
Ezra , ha accusato senza mezzi termini Washington di essere
coinvolta nell'omicidio di Rantisi. E mentre il ministero degli
esteri libico sostiene, in un comunicato ufficiale, che il ''crimine
barbaro'' dell'uccisione di Rantisi da parte dell'esercito
israeliano ''è una nuova prova del terrorismo di Stato praticato
dal governo di Sharon, con l'appoggio totale dell'amministrazione
americana'', tra la folla rabbiosa che ha preso parte ai funerali c'è
chi comincia a minacciare vendetta anche contro gli Usa.
[MZ]
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dal sito www.misna.org
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