"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"
Serre, cariche per la discarica
Un'altra giornata di tensione nel paese campano: blitz degli agenti, tre feriti. Ma la protesta si moltiplica di Francesca Pilla Serre (Salerno) Una cava la immagini nascosta fra le montagne, scura e buia, non certo una conca tra le colline ricoperta di erba e fiori, dove pascolano pecore, capre e mucche. Questa invece è la località Masserizia, adiacente all'oasi naturale di Persano, dove dovrebbero essere sversate 7 milioni di tonnellate di immondizia secondo il decreto legge approvato venerdì, seguendo pedissequamente le indicazioni del piano-Bertolaso. Nei campi però oggi ci sono centinaia di uomini e donne, i cittadini di Serre che si oppongono a questo «programma». Si mescolano con soldati, carabinieri e polizia, siedono tra le ruspe, sui mezzi del genio militare e fanno colazione. Da un'occhiata superficiale potrebbe sembrare una strana scampagnata, una gita con la scorta. Mettendo a fuoco i capannelli, i dialoghi, il botta e risposta tra cittadini e polizia si spiega invece tutto quello che è avvenuto nella giornata.
Ore 9. Continua il confronto tra popolazione e forze dell'ordine, ma
nel frattempo sono arrivati i rinforzi. Giuliano Amato dirà che a
Persano ci sono stati solo spintoni, nessuna carica, ma al presidio
hanno un'altra versione: 3 contusi finiti all'ospedale. «Sono tutta un
livido - racconta Anna Fava, studentessa, occhi rossi che sembrano
fessure. Non ho dormito tutta la notte, ma non mi lascerò vincere dalla
stanchezza. Resto qui - continua - a Serre si è fermata la democrazia». Ore 11. Arriva Tommaso Sodano e afferma che non incontrerà il
prefetto Pansa. Ore 12. Colpo di scena. I vigili urbani di Serre
sequestrano il cantiere di Bertolaso. «E' illegale non rispetta la 626
- afferma Mario Conte, presidente del consiglio comunale di Eboli e
avvocato - Nel cantiere non è stato approvato nessun progetto né c'è
un direttore dei lavori. Per noi è illegale». I vigili urbani tentano
di notificare il provvedimento al vicequestore Amato, ma il funzionario
si rende irreperibile. «Durante il precedente incarico aveva dovuto
dare le dimissioni per incompetenza - urla tra la folla Palmiro
Cornetta, sindaco di Serre - questa volta si è tolto lo sfizio di
ordinare la carica sulla popolazione pacifica. Ci sono 655 cave della
camorra censite perché non vanno a mettere lì i rifiuti, hanno paura
di ricevete una pallottola in fronte. Qui hanno a che fare con gente
onesta è più facile attuare soprusi?». Scattano gli applausi. testo integrale pubblicato da "Il Manifesto" - 13 maggio 2007 |