COMUNICATO STAMPA DI PAX
CHRISTI
Comunicato conclusivo
dell’assemblea annuale di Pax Christi Italia
L’assemblea
nazionale annuale di Pax Christi riunitasi a Molfetta nei giorni dal 24 al
27 Aprile ha partecipato contestualmente al Convegno “Don Tonino Vescovo
secondo il Concilio”. L’assemblea esprime piena soddisfazione per la
riuscita del Convegno e sottolinea il grande contributo di riflessione che
è stato portato dai vari relatori avvicendatisi nel fare memoria del
Vescovo don Tonino e nel proporre itinerari per la Chiesa, per il popolo
della Pace e per la società civile sotto il segno del suo magistero.
L’assemblea si ritrova particolarmente in alcuni temi emersi come:
-
la condivisione con gli “ultimi” chiamati per nome;
-
la non-violenza evangelica come scelta e strumento autentico di vera pace;
-
la denuncia forte e chiara delle strutture che avviliscono e umiliano la
dignità umana.
Ciò
premesso, proponiamo a tutti i presbiteri della
Chiesa italiana che approfondiscano nel loro
ministero gli itinerari educativi, celebrativi e di testimonianza sui temi
della pace.
Ai
catechisti di
tutte le comunità proponiamo la ricerca di strumenti pedagogici,
esperienziali e di autentico accompagnamento che conducano ragazzi,
giovani, adulti e famiglie a raggiungere le dinamiche personali e
comunitarie per la piena maturazione di una coscienza di non-violenza e di
pace.
Pax
Christi Italia si fa carico di proporre ai teologi italiani
un momento di riflessione e di approfondimento perché si elaborino
ricerche e approfondimenti sulla teologia della pace e sulla spiritualità
della pace, temi intuiti da don Tonino, realizzati nella sua esperienza e
che devono diventare patrimonio comune delle nostre Chiese.
Tali
strumenti, una volta elaborati, potrebbero essere utili per proposte
formative all’interno dei seminari e per la formazione permanente dei
presbiteri.
Il
questi ultimi giorni stiamo vivendo la drammatica esperienza della guerra
in Iraq e abbiamo ricordato le persone a noi care e conosciute; pensiamo a
Mons Warduni, alla Chiesa caldea e le Piccole sorelle di Gesù. A causa di
questi eventi non possiamo non ricordare anche la Chiesa di Gerusalemme
che costantemente vive il dramma della lacerazione tra attentati e guerra
e ci è di grande conforto il sapere che il Vescovo ausiliare di Sarajevo
Mons. Sudar ha affermato che se inizialmente poteva essere favorevole alla
guerra come soluzione ai drammatici problemi della sua nazione, oggi
ritiene essere stato un errore quella scelta e l’opzione della
nonviolenza l’unica strada percorribile.
Con
questa coscienza vogliamo raccogliere il loro invito rivoltoci lo scorso
23 febbraio “non lasciateci soli”.
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