Oggi
la Cambogia è una monarchia costituzionale dopo che nel ’91 il governo ed i Khmer Rossi
hanno raggiunto a Parigi un accordo che ha posto fine a due decenni di
violenza, di regime dispotico e di guerra civile.
Ciò
nonostante i Khmer Rossi continuano a terrorizzare e depredare la
popolazione. La Cambogia ha la più alta percentuale mondiale di campi
minati. A causa della minaccia delle mine antiuomo, vaste zone di
territorio non possono essere coltivati.
I
problemi di povertà, di guerra e i continui spostamenti hanno disgregato
molte famiglie. La maggior parte dei giovani cambogiani vive in estrema
povertà , costretti ad abbandonare la
scuola per contribuire a sostentare la famiglia caduta in miseria. Negli
ultimi anni si stanno diffondendo due fenomeni drammatici: quello dei ragazzi di strada e quello della prostituzione infantile.
Sempre più bambini vivono come orfani nelle strade di Phnom Penh,
dove ogni giorno incontrano violenza e criminalità. La prostituzione è
notevolmente in aumento, e con essa l’infezione da HIV. Unitamente alla
prostituzione c’è stato l’aumento del traffico di esseri umani.
La
Cambogia ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del
bambino il 15/10/ ’92 e si impegna a proteggere i bambini contro tutte
le forme di sfruttamento e abuso sessuale.
CARITAS
PARROCCHIA
S. STEFANO PROT.
MILAZZO
ADOZIONE
A
DISTANZA
“Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie
Me.”
“Luca
9,48”
Da 13 anni don
Battista Personeni, Missionario Salesiano, porta avanti con 9 Confratelli
e altrettante Suore, un programma di assistenza a bambini/e orfani
poverissimi della Cambogia, dandogli prima un’istruzione elementare e
accogliendoli poi nei centri di addestramento al lavoro. Ai ragazzi si
insegna carpenteria meccanica, saldatura, stamperia, elettromeccanica e
agricoltura. Le ragazze invece imparano dattilografia, segretariato,
stamperia e artwork. In questo modo i giovani possono sostenere la
famiglia col proprio lavoro; le ragazze, invece, che sono quelle più in
pericolo, sono salve dal rischio della prostituzione. Tale programma è
reso possibile con le generose donazioni che provengono da tutto il mondo.
Con poco più di 20 € mensili, adottando
un bambino, è possibile dargli un’istruzione, un lavoro e un futuro.
“la sola cosa necessaria per far trionfare il male, è
per gli uomini giusti, quella di non far nulla”
“Edmund
Burk”
Vuoi
anche tu adottare un bambino cambogiano?
Rivolgiti
alla tua Parrocchia (Parroco o Caritas)
per
avere informazioni.
Tel.
090-9281857
Informazioni
sulla nazione: Cambogia
1.
Informazioni generiche:
La
Cambogia è una monarchia costituzionale. Il Capo dello Stato è il Re,
che viene eletto dal consiglio ed è anche il capo delle forze armate, ma
non ha poteri esecutivi. Il potere politico è attribuito al Primo
Ministro ed al governo. Oltre all’Assemblea Nazionale c’è ora anche
il Senato.
Dopo che nel 1991, il governo ed i Khmer Rossi hanno
raggiunto a Parigi un accordo di pace, si sono tenute nel 1993 le prime
elezioni democratiche e la Cambogia non è più in condizione di guerra
civile. Ciò nonostante in molte regioni del paese le armi ancora non
tacciono.. I Khmer Rossi continuano a terrorizzare ed a depredare la
popolazione. Prova del fatto che la guerra non è cosa del passato sono i
campi minati. La Cambogia ha la più alta percentuale mondiale di
mutilati. A causa della minaccia delle mine antiuomo, vaste zone di
territorio non possono essere coltivate. Il governo sta tentando di
modernizzare il settore agricolo, al fine di fornire alla popolazione
riso, mais, verdura e carne. Pesca, silvicoltura e produzione industriale
sono tutte bruscamente precipitate.
Ma l’economia non è l’unica a soffrire delle
conseguenze della guerra civile. In generale la società è gravata dalla
burocrazia, dalla polizia corrotta e da un assurdo sistema legale. Per un
lungo periodo la popolazione ha dovuto andare avanti senza istruzione e ad
oggi circa due terzi dei Cambogiani non sono capaci di leggere. La
Cambogia ha uno dei più alti tassi di analfabetismo del mondo.
La popolazione della Cambogia è formata per l’85%
da Khmer, per il rimanente per lo più da vietnamiti. C’è anche un
piccolo numero di cinesi e di Chams musulmani. Durante il regno del
terrore di Pol Pot, tra il 1975 ed il 1979, più di 1 milione di
cambogiani hanno perso la vita. Le minoranze etniche sono state
sterminate, costrette ad emigrare o spostate.
Prima del 1975, circa il 90% della popolazione era
seguace del buddismo. I Khmer Rossi hanno soppresso tutte le religioni ed
è solo dall’inizio del 1990 che l’attività religiosa ha ripreso una
certa vitalità, lo dimostra il numero di monasteri nuovamente eretti.
La popolazione della Cambogia ha vissuto per due
decenni in condizioni di violenza e sotto un regime dispotico. Le
violazioni dei diritti umani erano avvenimenti quotidiani. Queste
traumatiche esperienze hanno condotto all’abbrutimento di molti aspetti
della società.
Unitamente ai problemi della povertà e della mancanza
di opportunità di lavoro, ciò ha condotto ad un circolo vizioso che
colpisce influisce soprattutto bambini e donne. Molti mariti, padri e
fratelli si sono dati all’alcool per affogare la loro frustrazione e le
donne ed i bambini hanno sofferto violenza domestica, percosse e stupro.
Guerra e spostamenti hanno disgregato molte famiglie. Sempre più bambini
vivono come orfani nelle strade di Phnom Penh, dove ogni giorno incontrano
violenza e criminalità.
4. Sfruttamento sessuale
dei bambini nel turismo a scopo di lucro
L’apertura del paese, dal
1992, agli osservatori internazionali, ai militari delle Nazioni Unite,
agli amministratori e consulenti ha portato nuovi problemi al paese. Sono
nati desideri consumistici, pochi dei quali potevano essere soddisfatti
data la persistente povertà.
La prostituzione aumentò moltissimo e con essa il
tasso delle infezione da HIV. Secondo valutazioni realistiche, Phnom Penh
ha 15.000 prostitute, un terzo delle importate da Cina e Vietnam. Un terzo
ha meno di 18 anni e la metà è HIV-positiva.
Unitamente alla prostituzione c’è stato anche
l’aumento del traffico di esseri umani, benché in Cambogia il rapimento
di bambini per la prostituzione possa essere punito con la reclusione fino
a 20 anni. Stanno aumentando con frequenza i casi di famiglie povere che
vendono le figlie ad individui che promettono di trovare loro buoni lavori
in città. Questo avviene raramente per mancanza di scrupoli, ma piuttosto
per ignoranza e necessità.
La convinzione largamente diffusa che il rapporto
sessuale con bambini abbia effetti ringiovanenti e vivificanti dà come
risultato che un crescente numero di bambini sempre più giovani venga
costretto alla prostituzione. Questo sviluppo è anche in relazione con la
credenza largamente diffusa che i bambini contraggano meno facilmente il
virus HIV. Ovviamente ciò non è vero. I bambini, il cui sistema
immunitario è spesso indebolito dalla povertà, corrono un rischio
particolarmente alto di infezione da HIV, poiché il rapporto sessuale
forzato con gli adulti frequentemente conduce a gravi lesioni fisiche,
oltre che al danno mentale che può derivarne.
Gli aumentati casi di prostituzione hanno condotto
alla diffusione quasi epidemica del virus HIV. Il 4% della popolazione
adulta è HIV-positivo ed ogni giorno ci sono circa 100 nuovi casi. La ha
quindi il più alto tasso di infezione da HIV dell’Asia.
Secondo le stime dell’UNAIDS e dell’Organizzazione
Mondiale per la Sanità, alla fine del 1999, in Cambogia avevano contratto
infezione da virus HIV 220.000 persone, tra le quali 71.000 donne e 5.400
bambini. Nello stesso anno, 14.000 cambogiani sono deceduti a seguito
dell’infezione.
La Cambogia ha ratificato la Convenzione delle Nazioni
Uniti sui Diritti del Bambino il 15 Ottobre 1992 e si è impegnata a
proteggere i bambini contro tutte le forme di sfruttamento ed abuso
sessuale.
Chiunque rilevasse un caso di abuso su un bambino
dovrebbe segnalarlo all’operatore turistico, alla guida turistica e/o al
direttore dell’albergo. Le segnalazioni possono essere fatte anche alle
ambasciate ed alle organizzazioni non governative che seguiranno questi
casi.