"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano


 

SPECIALE SCUOLA  

del 27 Maggio 2011

 a cura di Mimì Caruso


TG3 “Abbiamo fame di scuola” è lo slogan di insegnanti e genitori che da giorni protestano a Bologna contro i tagli all'istruzione pubblica

    Abbiamo fame di scuola (video)


Nella prima uscita pubblica ha fatto visita al presidio davanti all'ufficio scolastico: "Sui finanziamenti alle private vi prometto una bella discussione, ma levarli scatenerebbe solo un'inutile guerra fra poveri". In mattinata anche il messaggio del presidente della Regione Errani

     Il sindaco debutta tra i digiunanti della scuola "Bravi e non violenti, sono al vostro fianco"


La scuola ha fame. E io digiuno con lei. Lo slogan scelto da genitori e docenti di Bologna che da alcuni giorni digiunano sotto l'Ufficio Scolastico Regionale, ha una sua forza icastica che bene descrive la situazione d’emergenza in cui versa la scuola.

     La scuola ha fame di una vera politica. Che oggi non c’è


L'anno scolastico volge al termine ma non la protesta contro i tagli alla scuola.

    Scuola, ora occupano le mamme e in un istituto non ci sono maestre


Dopo il DPR 81/2009 [1] che indica le direttive per il numero di allievi per classe, è necessario un grande impegno agonistico per sopravvivere all’interno di un’aula satura come una scatola di sardine.

     Aule come scatole di sardine, ma i ragazzi non sono i Puffi né i nani di Biancaneve...


Accadrà a Milano dall'anno prossimo nella scuola Tolstoj in via Zuara. La preside: "Dopo i tagli gli insegnanti non bastano più, sarà indispensabile affidare le ore a una cooperativa esterna"

     Il tempo pieno all'elementare dovranno pagarlo le famiglie


L'idea del preside di un liceo in provincia di Monza è stata bene accolta dagli alunni. L’importo, circa 10.000 euro, del resto è solo un anticipo, in attesa che gli stipendi vengano finalmente assegnati. Alcuni istituti vantano debiti dallo Stato, per il cosiddetto “funzionamento”, oltre 250.000 euro.

    Dieci Docenti precari senza stipendio da tre mesi, la scuola tampona coi fondi dei Genitori


Scrivere dei problemi della scuola è un po’ come affrontare un tema dal titolo «brevi cenni sul mondo». Ci sono così tanti gradi, dall’asilo all’università, differenze geografiche, peculiarità e complicazioni d’ogni genere che qualsiasi prospettiva risulta arbitraria e parziale.

    L’anno orribile della scuola, raccontato da due insegnanti-scrittori


Nel nostro Paese il fenomeno degli abbandoni scolastici rimane preoccupante (18,8 % nel 2010). Situazione decisamente grave in Sicilia, dove più del 25% dei giovani lascia la scuola dopo aver conseguito la licenza media. Percentuali superiori al 23% anche in Sardegna, Puglia e Campania. In linea con il traguardo europeo del 2020 appare, invece, il Nord-est, con un tasso di abbandono scolastico intorno al 12 %

    Rapporto annuale ISTAT: la situazione dell'Italia nel 2010


...La “scuola caserma” è l’ultima frontiera, dopo l’insegnante “guardiano” di quaranta e più studenti per classe, di un progetto educativo che peggiora le condizioni di tutti coloro che varcano il portone delle scuole ogni giorno e che vorrebbero che la scuola non fosse una caserma, ma una comunità educante, per davvero.

    Nessuna bocciatura degli studenti per assenze civiche


E anche palesemente incostituzionale, come viene spiegato in questa analisi, riguardante un recente Disegno di Legge, che trasformerebbe il diritto al sostegno in una situazione variabile da scuola a scuola e da caso a caso, a seconda che il Dirigente Scolastico riuscisse a realizzare economie nel proprio bilancio od ottenesse sponsorizzazioni da terzi. Ben altre, invece, possono essere le soluzioni al problema della discontinuità nel sostegno didattico degli alunni con disabilità e molte Associazioni le propongono da tempo
      Inaccettabile privatizzare il sostegno

Fa discutere il ddl presentato dai senatori Bevilacqua e Gentile. Per la responsabile scuola Pd, Francesca Puglisi, tra i pericoli c'è quello che il supporto agli studenti con difficoltà certificate di apprendimento possa essere delegato a carico dei familiari o di improbabili sponsor.
      Il PDL vorrebbe i privati a sostegno degli studenti disabili. Insorge il PD

I sistemi di monitoraggio dell'apprendimento scolastico nella settimana delle polemiche seguite alle prove Invalsi. Con un rischio: "Le valutazioni dei sistemi scolastici si prestano a finalità allettanti per chi detiene il potere". Un convegno a Torino

   Valutazione, arma a doppio taglio Come superare il caos dei test


Sono rimasto costernato da molte reazioni che ho letto da parte di studenti, docenti e persino qualche supposto intellettuale, sui test di valutazione Invalsi

    Eppure io dico: Non sparate sui test INVALSI

 

Se, per ipotesi, i test Invalsi potessero fungere da semplice strumento di misurazione delle prestazioni del sistema di istruzione italiano, pietra di paragone omogenea per tutte le classi e le scuole, probabilmente dimostrerebbero da soli la loro sostanziale inutilità.

    I test Invalsi alla prova dell’equità


La serie di test predisposti dall’Invalsi, da quest’anno anche per la valutazione degli alunni della scuola superiore, è in questi giorni oggetto di critica.

    Vittadini: i test Invalsi possono davvero migliorare la scuola


Anteprima di un studio della Fondazione Giovanni Agnelli e del Dipartimento di Sanità Pubblica e Microbiologia dell’Università di Torino: per gli stranieri la probabilità di essere in ritardo in III media è 19 volte superiore a quella di un italiano! Molte colpe anche della scuola, dove vengono inseriti frettolosamente e le forme di sostegno sono rare.
     Stranieri, maschi e con famiglie disagiate: sono loro gli studenti più a rischio bocciatura

Piccola rivincita dei docenti italiani: da un’indagine Isfol-Miur sull'e-learning risultano più abili nel gestire il digitale rispetto a dirigenti e imprenditori. È emerso anche che uno studente su due usa computer e rete in maniera sporadica, soprattutto tra le femmine e nel Mezzogiorno

    Didattica informatizzata, è boom: ormai la adottano 3 Prof su 4


Approvazione bipartisan del progetto Mpa: dal prossimo anno scolastico il dialetto verrà inglobato a costi zero in primaria, ma anche alle medie e superiori. È il primo caso in Italia. Il governatore Lombardo: orgoglioso di questa legge che preserva il nostro immenso patrimonio storico e letterario

    In Sicilia il dialetto diventa materia obbligatoria


Tullio De Mauro, professore emerito dell'Università "La Sapienza" di Roma, dove ha insegnato permolti anni filosofia del linguaggio e linguistica generale, autore di numerosi saggi e volumi, già anche ministro dell'Istruzione, ha curato per le Edizioni Erickson, insieme a Dario Ianes, il nuovo libro "Giorni di scuola. Pagine di diario di chi ci crede ancora"
    Tullio De Mauro: "Integrazione, in larga misura è una sfida vinta"

Il «sistema di misurazione e valutazione» per il lavoro dei docenti è ancora tutto da costruire. I risultati, però, si sanno già: i premi meritocratici previsti dalla riforma Brunetta andranno al 75% dei professori.

    Quanti meritevoli prima degli esami


La Commissione Lavoro della Camera e del Senato esamina il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi: atteso un parere, non vincolante, sul testo presentato dal governo. La Fish è stata sentita nel corso di due audizioni: ecco i giudizi sul testo che la federazione ha espresso. Con un dato di fondo: "I reali titolari dei congedi sono le persone con disabilità, non i lavoratori"
       Permessi per la 104/92, lavori in corso. Ecco gli appunti della Fish

Divertirsi a scuola, è possibile? Marc Prensky dice di sì. Imparare giocando si può, anzi si deve! L’ideatore dell’ormai diffusissimo termine “nativi digitali” è un educatore appassionato di videogiochi. Laureato in Isegnamento a Yale, Prensky ha scritto diversi libri sull’argomento, ma è anche il fondatore e amministratore di Gamestotrain, con il quale ha creato oltre 50 software di giochi per l’apprendimento

     Metodo Prensky, la scuola per i nativi digitali



Tempi duri per il Ministro dell'Istruzione Gelmini. Una nuova sentenza, questa volta da parte del tribunale di Livorno, getta le basi per un'azione legale quasi senza precedenti contro il Ministero in oggetto. I precari scuola sono avvisati: è possibile, d'ora in poi, ottenere l'inquadramento come lavoratori subordinati a tempo indeterminato mettendo in mora ministero e Provveditorato competente.

    Precari scuola, nuova sentenza contro Gelmini: Codacons invita a class action, come presentare ricorso?

ed anche:

    Le sentenze sui precari come le mucche di Fanfani?



Oltre il 50 per cento delle regioni hanno già deliberato il calendario scolastico 2001/2012. La maggior parte degli alunni entreranno in classe il 12 settembre e finiranno le lezioni il 6 giugno. All’interno una tabella con i dettagli

    Calendario scolastico a.s. 2011/2012




  




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