" E se domani..."                                                                         5 aprile 2009

di Eleonora Cicero

 

“e domani sarà morte amara,
un omicidio legalizzato,
un'ingiustizia chiamata legge,
un boia di nero mascherato...”

 

Nomadi

 

QUALCUNO CONVERTA ABELE!

 

 Sono stati pubblicati gli ultimi dati relativi alla pena di morte nel mondo. (1)
Dati per certi versi incoraggianti, per altri versi, invece, allarmanti. Nel 2009 parlare ancora di pena di morte dà i brividi! La forma di giustizialismo imperante che attanaglia tutti i regimi, riflette quel paradosso tipicamente umano, di chi, per paura o per presunzione, si erge a giudice e carnefice.

Il senso di instabilità e di insicurezza che contraddistingue la cronaca attuale, sta rispolverando in molti l’idea del boia o della giustizia fai da te, come soluzione concreta e definitiva alla violenza imperante.

Insomma, Caino va ucciso, per impedirgli di uccidere ancora! Ma nel momento in cui l’Abele di turno, macchierà le sue mani del sangue del “cattivo”, crederà forse di essere migliore?

Crediamo davvero di risolvere tutti i nostri problemi uccidendo gli esecutori materiali di crimini orribili? Per quanto alcuni fatti di cronaca, possono destare incredulità e rabbia per l’efferatezza dei crimini, tuttavia nessuno ci autorizza a sostituirci all’Onnipotente. Cristo accettò la morte in Croce e per i suoi aguzzini ebbe solo parole di perdono… e se Lui, perdonò e continua a perdonare i nostri misfatti, chi siamo noi per di re che non va bene?

Mi chiedo chi o cosa ci dia l’autorità per pensare, anche solo minimamente, che i buoni devono uccidere i cattivi. Eppure molti paesi ancora oggi, affidano al boia il sangue di Caino e riescono a convincersi di aver fatto una buona azione… poi mi chiedo come mai anche le loro carceri siano abbastanza colme di criminali, se il loro “metodo”, dal loro punto di vista, risulta infallibile.

Gandhi diceva “occhio per occhio e il mondo diventa cieco” ed è proprio questo il punto: la non Luce. Seguire il “logico” ragionamento di uccidere il mostro, di fatto rende mostri anche noi. La logica umana, il più delle volte, è oscurata dalla nostra paura, dal nostro senso di vendicativa giustizia nei confronti di chi ha sbagliato. Ma la durezza umana non corrisponde con la Sapienza. Il Perdono ed il rispetto nei confronti di ogni individuo, ha quella forza diversa e redentiva che nessuna gogna sociale può vantare. Se non ci facciamo guidare dalla luce di Dio, noi non saremo migliori dei nostri carnefici. Nessun paese può definirsi veramente libero e civile, se poggia la sua giustizia sul sangue di altri uomini. È lo stesso motivo per cui nessuna guerra è giusta… il sangue genera solo altro sangue. Il dolore per il torto subito non si appianerà sotterrandone il responsabile. Ogni uomo è davvero libero, nel momento in cui riuscirà a liberarsi dai suoi demoni vendicativi. Non è buonismo gratuito ma è quello che 2009 anni di storia ci raccontano. Non c’è alternativa, alla base del vivere c’è la conversione del cuore e, prima di voler convertire il cuore di Caino, dobbiamo preoccuparci di cambiare quello di Abele.

Il mondo non è diviso in buoni e cattivi ma in esseri umani che tentennano, cadono, si rialzano e percorrono vie diverse e parallele. Sarebbe bene tenere presente questa premessa prima di ergerci a giudici e sentenziare sugli altri.

Nei prossimi giorni celebreremo la Santa Pasqua. Che il far memoria del Cristo messo in croce dal potere costituito possa seriamente interrogare le nostre coscienze, donandoci quella Sapienza del Cuore che ci rende Veramente Uomini  Liberi dalle nostre paure e dai nostri demoni…

 

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