"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"

FONTE: AGENZIA SIR

Lunedi 16 Ottobre 2006
09:54 - FRANCESCO FORTUGNO:

VEGLIA DI PREGHIERA A LOCRI.

 MONS. BREGANTINI,

“APRIAMO IL NOSTRO CUORE ALLA SPERANZA”

La Chiesa di Locri-Gerace “coglie questo momento di rinnovato dolore per un’ulteriore approfondita occasione di riflessione. Raccoglie il dolore di una famiglia per tutte le famiglie delle vittime della violenza, di una terra per tutti i suoi figli”: è quanto hanno voluto testimoniare ieri sera, con una veglia di preghiera a Locri, le Commissioni giustizia e pace e della pastorale sociale e del lavoro della diocesi per ricordare il primo anniversario dell'assassinio di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale calabrese. Tema della veglia - guidata dal vescovo Giancarlo Maria Bregantini – “In Verità e Liberta”. “In Spirito di libertà e verità - ha detto mons. Bregantini - pur tanto fortemente contrastate dalla diffusa violenza e dal prevalere degli oscuri voleri dei poteri deviati, che rendono ogni gesto quotidiano di rettitudine e ogni scelta equa un atto di coraggiosa sfida, a rischio personale di martirio, noi, uomini liberi e testimoni di speranza, facciamo memoria delle tante vite spezzate dalla violenza omicida della criminalità organizzata”.

Il 16 ottobre è divenuto una data “simbolo”: “Non possiamo non ricordare - si legge in un messaggio diffuso dal presule e dalle due commissioni diocesane, in occasione - anche in questa occasione, la spontanea e sana rivoluzione dei ragazzi di Locri che hanno rappresentato il risveglio della Speranza; le opere e le imprese delle cooperative e delle associazioni cattoliche per testimoniare la speranza con progetti concreti di cambiamento; l’impegno assunto come cittadini onesti a collaborare per una società civile libera da soprusi, violenze, limitazioni dei diritti più elementari; la necessità di essere cittadini attivi pronti a costruire insieme percorsi di cambiamento e di partecipazione". La diocesi lancia, quindi, un appello a “non lasciare soli” quanti subiscono la violenza e “la tracotanza di pochi”; “non permettiamo che rimangano senza risposte i tanti delitti di mafia perpetrati nella nostra terra; non consentiamo che la mafia e il malaffare regnino incontrastati”. "Ancora una volta - conclude il messaggio - diciamo il nostro sì convinto alla vita, apriamo il nostro cuore alla Speranza, dobbiamo reagire, operando precise scelte coraggiose”.