"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"

 L'intervento di S.E. Mons. Bettazzi

       Cari Confratelli, scusatemi l¹intervento, che può sembrare indebito perché rasenta il politico; mentre indebita è invece la manipolazione religiosa che esso vuol riprovare. Alludo alla lettera inviata ­ mi si dice - anche a tutti i parroci italiani dall'on. Bondi, portavoce di Forza Italia. I laici un tempo riprovavano i vescovi perché orientavano il voto dei cattolici; ma i vescovi avevano una qualifica per farlo e orientavano verso una forza politica espressamente riferita all'insegnamento della Chiesa. 

Ora viene data da chi evidentemente strumentalizza in vista delle elezioni gli appoggi dati a strutture ecclesiastiche (talora con svantaggio per le strutture pubbliche), ma in un contesto che mi pare ben lontano dalla dottrina sociale della Chiesa.

Vi sono, è vero, alcune prese di posizione in difesa della vita nascente ­ anche se queste possono risultare solo formali per chi poi può col denaro evadere le limitazioni legali ­ ma non si fa poi altrettanto per tutelare la vita già nata. Le difficoltà crescenti che incontrano le famiglie e le persone meno fortunate, così come l'atteggiamento nei confronti di chi viene da lontano per cercare la sopravvivenza ­ provocando critiche puntuali da parte della stessa Caritas ­ e l'insieme della legislazione, tutta dominata dall'evangelico "Mammona" (nettamente alternativo a Dio), con comportamenti esternamente ossequenti ma personalmente svincolati dalle norme morali, fa pensare alla riprovazione che Gesù riservava, più che ai pubblicani e alle prostitute, proprio ai "sepolcri imbiancati", a quelli che ostentavano  esternamente osservanze formali ma in realtà cercavano solo di mantenere potere e prestigio.

A leggere quello che proponeva molti anni fa il Gran Maestro della Loggia massonica P2 ­ Loggia sconfessata dalla stessa Massoneria - si dovrebbe invece concludere che la politica dell'attuale governo si è modellata su quel programma più che sulla dottrina sociale della Chiesa.

Non vorrei con questo entrare anch'io nel campo di indicazioni concrete; votiamo in coscienza, valutando ciò che è più utile alla gente (dovrei precisare "alla gente più povera") ma diffidiamo e contestatiamo di fronte a chi si atteggia a difensore della fede, mentre in realtà è al servizio dei  propri interessi.

 Scusatemi. Ogni caro augurio.

                                                                         + Luigi Bettazzi
                                                                vescovo emerito di Ivrea

testo integrale tratto da "LA SETTIMANA" - N. 11 / 19 marzo 2006

 

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