Tra professionisti, imprenditori, artigiani e commercianti raccolte già 600 adesioni

Il comitato promotore della “Antonello da Messina” è sorto nel giugno 2000 e, pian piano, si è ampliato, mettendosi in contatto con la federazione siciliana delle Bcc (Banche di credito cooperativo) per procedere di concerto con i suggerimenti e gli indirizzi del movimento delle coop di credito. Secondo le norme attualmente in vigore, è necessario raccogliere le adesioni di almeno 200 soci che conferiscano almeno 2 milioni di euro di capitale sociale. Tuttavia, per assicurare una valida capitalizzazione della banca e un avviamento senza problemi, il comitato ha ritenuto di superare largamente questi parametri, anche in considerazione della vasta area su cui opererebbe la nuova Bcc. Il comitato ha già raccolto gli impegni alla sottoscrizione del capitale, chiedendo in questa fase soltanto il 3 per cento della somma “promessa” per affrontare la fase preparatoria della costituzione dell'impresa. Le adesioni sono già circa 600, il traguardo cui si voleva pervenire. Entro settembre, al massimo all'inizio di ottobre, si completeranno gli ultimi adempimenti in questa direzione. Quindi, davanti a un notaio, si integreranno gli impegni finanziari contestualmente alla costituzione della Bcc. Da quel momento, compiute le procedure previste per legge, la “Antonello da Messina” inoltrerà alla Banca d'Italia la richiesta volta a ottenere l'autorizzazione all'apertura dello sportello bancario e, quindi, alla piena operatività. Il termine previsto per legge tra la richiesta e la concessione dell'autorizzazione è di tre mesi, ma può anche essere ridotto a due. Bankitalia compirà indagini sui singoli soci, che devono possedere i requisiti di onorabilità previsti dalla normativa e dallo statuto. Non possono, pertanto, far parte della compagine sociale interdetti, inabilitati, falliti, nonché coloro che siano assoggettati a concordato preventivo, ad amministrazione straordinaria o a liquidazione coatta amministrativa. Al fine di mantenere il carattere localistico della banca, possono diventare soci le persone fisiche o giuridiche, le società di ogni tipo, i consorzi, gli enti e le associazioni che hanno sede o svolgono la loro attività in via continuativa nella zona di competenza della “Antonello da Messina” (oltre alla città capoluogo, i comuni limitrofi di Villafranca Tirrena, Saponara, Rometta, Scaletta Zanclea, Itala, Fiumedinisi). Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si tiene conto dell'ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unità operative. La banca intende avere come interlocutori economici l'area dei commercianti e della piccola e media impresa, senza trascurare quanto va crescendo e consolidandosi nel cosiddetto Terzo settore e, quindi, il mondo del volontariato sociale e delle attività no profit . Inizialmente si doterà di una struttura interna agile, fondata su quattro impiegati che presiederanno allo sportello di prima apertura, per poi raggiungere – nell'arco di tre anni – la dimensione di tre sportelli e di cinque punti vendita dei prodotti finanziari, passando da un utile d'esercizio iniziale di 100.000 euro a 3.300.000 euro. Le quote di ciascun socio vanno da un minimo di un milione a un massimo di 100 milioni delle vecchie lire, ma il comitato sta operando in modo tale da costituire un “pacchetto” di soci che versino ciascuno 20 milioni. Il gruppo promotore si è già presentato alla Banca d'Italia e ha ottenuto un primo “via libera” al progetto sotto forma di consigli e suggerimenti su come operare. (g.m.)

testo integrale tratto dalla "Gazzetta del Sud" - 15/9/2002