Il rapporto degli italiani con le nuove
tecnologie
descritto nel rapporto annuale dell'Istat
L'Italia un paese di
"navigatori"
Nove milioni usano Internet
ROMA - Cambia il rapporto con le nuove tecnologie e gli italiani diventano dei veri "navigatori": gli utenti di Internet sono ormai circa nove milioni.
E' quanto risulta leggendo i dati e le considerazioni contenute nel Rapporto annuale dell'Istat sulla situazione del Paese, presentato oggi. Il dato segna un sensibile aumento:
il 30 per cento degli italiani che hanno più di sei anni usa il computer e
il 18 per cento di chi ha più di undici anni naviga in Internet.
Rispetto a cinque anni fa il numero degli utenti di personal
computer da casa è praticamente raddoppiato.
Internet, in particolare, viene utilizzato in massima parte per svago, il 68,5%,
poi per lavoro (51,9%) e soltanto per il 15,5% per studiare.
Ma una grossa fetta si rivolge alla Rete per essere informata:
circa il 60% di chi naviga consulta giornali e riviste on line (tre milioni 800 mila persone) mentre il 22% si connette ai servizi Web di pubblica utilità.
Gli utenti di chat o forum o news
group sono circa il 20%. Più ridotta la percentuale di chi fa
acquisti via Internet, solo il 9,2% dell'utenza, cioè 870 mila persone.
Rispetto a 5 anni fa gli utenti sono raddoppiati
Il 60 per cento cerca l'informazione on line
L'uso delle nuove tecnologie - rileva ancora l'Istat - non sembra aver
generato un "effetto di sostituzione". Anzi, l'utilizzo
del pc si associa a una maggiore propensione a leggere o ad ascoltare la radio.
Si sta poi determinando, come conseguenza della diffusione
di Internet, "un processo di progressiva
personalizzazione delle opzioni culturali".
Nel settore dell'informazione - il più colpito dai cambiamenti - sono calate le
persone che seguono programmi informativi mentre è in aumento la quota di quanti
scelgono la radio per ascoltare le notizie. Tra gli ascoltatori radiofonici è in
aumento il numero degli adulti anche se i ragazzi restano i principali utenti.
Contemporaneamente, l'Istat segnala una riduzione dei lettori di quotidiani
nazionali e una crescita dei lettori di quotidiani locali e economici. Sale
anche il numero dei lettori di settimanali.
dal sito www.repubblica.it