La datazione delle CHARATAN

 

 

    

 

 

 

L’idea di pubblicare sul web una serie di articoli concernenti la datazione e la storia di  marchi di pipe, soprattutto inglesi, mi balenava in mente da molto tempo.

Perciò mi sono finalmente deciso ad iniziare la trattazione parlando del marchio più difficile…pardon, del più facile da datare.

Dico difficile eppur facile per il semplice motivo che charatan, durante i suoi cambiamenti, ha lasciato segni inequivocabili sulle pipe prodotte. Inequivocabili a tal punto che la datazione non risulta un grosso problema. La difficoltà, però, sta nella conoscenza delle varie fasi, che sono molte e che spesso creano dubbi tra i collezionisti. I vari articoli apparsi nelle riviste specializzate e in giro per il web fanno il resto, perché spesso sono incompleti o contraddittori, creando un confusione tra gli appassionati. Con questo articolo, perciò, proverò a far chiarezza, sperando di riuscire a fornire uno strumento utile agli appassionati.

Voglio dedicare questo primo articolo al nascente forum D.O.W.N., considerando anche il taglio “british” che l’amico Claudio ha voluto dare a questa nuova incarnazione di A.U.A.F. (http://claudiorampini.com/pn/index.php ).

 

 

 

 

Le fonti

 

Avevo letto in passato molti articoli sulla datazione delle charatan. Ricordo di aver visto anni fa su internet un bel sito dove c’erano anche esempi di foto. Purtroppo non sono riuscito a ritrovarlo più. Successivamente ho preso visione dell’articolo di Tad Gage apparso sulla rivista Pipes and Tobaccos alle pagg. 36-46 del Volume 7, Number 4 – winter 2003, delle memorie e note della Sig.ra Ivy Ryan, del libro “The Ultimate Pipe Book” di Richard Carleton Hacker, del libro “Twenty Catalogs from Five English Pipe Makers” di John C. Loring  della rivista Tobacco Magazine e di vari documenti privati.

La “scintilla ispirativa” di occuparmi della datazione delle charatan arrivò però un giorno di qualche anno fa, quando, passando a trovare Mario Lubinski notai che aveva acquisito uno stock veramente consistente di pipe charatan, che comprendeva pipe di ogni epoca. Decisi allora di approfittare e prenderne diverse. Passai molte giornate a visionare tutte le pipe, nell’intento di acquistare esemplari di ogni epoca. Lo studio si fece serio ed imparai a distinguere i più piccoli particolari tra pipa e pipa. Capii ben presto che gli articoli sopra citati non erano affatto esaustivi, e presentavano anche delle piccole incongruenze e contraddizioni.

Mi accorsi che c’erano una miriade di piccoli particolari di distinzione(nelle varie stampigliature, nelle varie forme, nella qualità della radica ecc. ecc.) che non erano stati discussi in nessun articolo. Mi resi conto, soprattutto, che charatan non è mai stata una fabbrica uguale alle altre “british”. Il paragone più immediato era rappresentato da dunhill, che ha sempre prodotto pipe attuando una maniacalità nella ricerca della costanza di risultati e nel controllo della qualità.

Charatan sembrava diversa. L’impronta voluta dalle varie gestioni, fino agli anni ’80, è stata sempre quella di affidare la creazione delle pipe a “master carvers” con personalità spiccate. Ne è risultata una produzione eterogenea, quasi fosse un insieme di pipe artigianali e perciò diverse tra loro.

 

Ed infatti, nell’anno della cessione alla dunhill, molti di questi maestri decisero di lasciare la ditta, per mettersi in proprio.

Da Kenneth Barnes a Barry Jones, che iniziarono una nuova avventura con la Tilshead Pipe Co., a Dennis Marshall che insieme a suo figlio John fondò la Millville, possiamo individuare una serie strepitosa di maestri, ex dipendenti della charatan, tra i quali anche il meno famoso ma molto importante Dan Tennison.

Inutile dire che il “carattere” di tali personaggi li portò, già all’epoca charatan, ad inserire segni distintivi nelle loro creazioni e successivamente a dare indizi agli srudiosi di come riconoscerle. Contattai allora molti di questi personaggi, cercando di saperne il più possibile.

 

La sfida attuale dei collezionisti charatan e degli studiosi è infatti, non tanto la datazione(cosa che come avrete capito da questo articolo è abbastanza agevole, una volta fatta la dovuta chiarezza sugli aspetti delle varie “ere”) bensì è la capacità di riconoscere nelle pipe charatan la mano dei vari maestri.

Nel mercato collezionistico una charatan/Barry Jones vale “oro”…

Questo mio articolo voglio intenderlo come strumento in continua evoluzione, e come avrete notato è spesso ampliato. L’intento finale è il poter pubblicare anche numerose foto dei modelli “freehand” del marchio, segnalando accuratamente(per quel che si può in un contesto virtuale, visto che l’esempio di  un’analisi oggettiva andrebbe fatto con pipe originali commentate dal vivo, e non mostrando al lettore semplici foto) come riconoscere i lavori dei differenti “master carvers”.

Altre interessanti notazioni possono essere fatte sull’individuazione di “microdettagli” che possano far risalire a cambiamenti all’interno delle epoche che ho voluto individuare. Capire le differenze tra le pipe costruite a Mansell Street, Prescott Street e Grosvenor Street è una sfida appassionante, così come il poter individuare la differenza tra una pipa che ha stampigliata la £ di Lane ma appartiene al periodo 1955-1960(quando Lane era semplice importatore per gli USA) da una pipa che ha la £ ma appartiene al periodo successivo(quando la Lane diviene proprietaria del marchio) diviene terreno di mille attente valutazioni.

E la sfida più bella è quella dello studio dell’ultimo periodo. Non c’è praticamente letteratura, anche se la storia mostra almeno 4 fasi ben distinte!

Da una Prima Era Dunhill 1977 – 1981, in cui la produzione delle pipe ha continuità nella fabbrica originale di Grosvenor Street, alla Seconda Era Dunhill 1982 – 1987, in cui la produzione viene affidata alla Parker/HardCastle situata a Forest Road - Walthamstow, continuando per la successiva Era Russell 1988 – 2000(c.a.), in cui la produzione viene spostata nei canali Russell in Francia, sino all’attuale situazione della Nuova Era Dunhill dal 2000(c.a.), ove viene osannato un ritorno alla qualità superiore della produzione.

Curioso è il fatto che di queste lunghe e complesse vicissitudini, nulla si dice(o quasi), e le si liquida incredibilmente additandole come “fase francese”!

Nulla si dice soprattutto della rinascita iniziata a partire dall’anno 2000, e del probabile affidamento della produzione charatan a Colin Fromm della Invicta, recentemente acquisita da Dunhill proprio per tale progetto di rinascita che coinvolge alcuni dei marchi posseduti. La fabbrica della Invicta è situata a Chatham.

 

 

 

 

Un po’ di storia

 

La Charatan fu fondata da Frederick Charatan a Londra nel 1863. Il Sig. Charatan era un immigrante con molte aspirazioni e volle subito creare un prodotto di elite. La produzione di Frederick, che sarebbe più opportuno chiamare Charatan’s Make(e non semplicemente Charatan) ebbe una costanza di risultati assoluta ed iniziò in un piccolo laboratorio in Mansell Street a Londra e successivamente venne spostata a Prescott Street. Tale prima fase continuò fino al 1910, anno in cui Frederick decise di cedere il suo gioiello al figlio Reuben.

 

Reuben continuò per anni, sulla scia del padre, a produrre pipe d’altissima qualità, caratterizzandole con perfezionamenti maniacali atti a migliorare un prodotto che era già considerato un riferimento assoluto. Nel frattempo la manifattura viene trasferita in Grosvenor Street.

 

Nel 1960 Reuben morì, e la moglie decise immediatamente di vendere la ditta, che fu acquistata dalla Lane Limited. La Lane decise inizialmente di lasciare tutto invariato, per quel che riguardava la produzione e gli impiegati, limitandosi ad introdurre il famoso Double Comfort.

Nel 1965, però, iniziarono dei cambiamenti a seguito dell’acquisto da parte della Lane del Marchio Ben Wade ed i relativi macchinari di lavorazione. In realtà furono acquisiti solo alcuni macchinari residui, e non la fabbrica di Ben Wade, che era stata distrutta durante la II Guerra Mondiale. Tale fabbrica era situata a Leeds.

Praticamente Charatan acquisì un marchio più che una ditta di pipe operativa. Vennero anche commissionate da Lane, soprattutto per il marchio Ben Wade, pipe a Preben Holm e Willmer. In questa operazione anche charatan fu coinvolta, presentando nel catalogo freehands d’origine danese(mentre le cosiddette seconds erano marcate Ben Wade).

 

Verso la metà del 1976 la Lane Limited venne acquistata dalla Dunhill che ovviamente decise di attuare importanti cambiamenti, fino ad arrivare al 1982, quando Dunhill  maturò la scelta di chiudere la storica fabbrica charatan di Grosvenor Street.

Da questo momento le pipe charatan furono prodotte dalla dunhill nella fabbrica della Parker/HardCastle a Forest Road - Walthamstow.

Qui è importante specificare la via(Forest Road) per chiarire che tale fabbrica(Parker/HardCastle) è cosa diversa e ben distinta dalla fabbrica Dunhill, situata anch’essa a Walthmstow(dal 1982), ma 32 St SAndrews Road.

 

 

Nel 1988 dunhill cedette la charatan alla J.B. Russell e la produzione delle pipe venne quindi spostata nei “canali” Russell, cioè in Francia. Questo perciò è da molti considerato il “periodo buio” di charatan.

 

L’ultimo cambiamento avvenne agli inizi del 2000, quando charatan tornò di proprietà dunhill e la produzione venne di nuovo affidata alla Parker-HardCastle per un brevissimo periodo di tempo(qualche mese). L’idea Dunhill, infatti, a dispetto di chi vuol pensare che dunhill snobbi il settore pipario e quindi ancor più le sue “sottomarche”, è proprio di innescare un “revival” di marchi in declino. E’ ormai di pubblica conoscenza l’acquisizione della Invicta da parte di dunhil, proprio con l’intento di rilanciare alcuni marchi, lasciati troppo nell’oblio. Questa operazione prevede  la produzione delle pipe Charatan, Invicta, Simmons e Hardcastle da parte di Colin Fromm nella fabbrica Invicta situata a Chatham.

In una recente intervista, Marc Burrows, direttore del Negozio Dunhill in “London's Jermyn Street”si è lasciato sfuggire questo tipo dichiarazioni, affermando anche che le attuali charatan(diciamo della produzione posteriore al 2003) sembrano più qualitative di quelle della prima era Lane!

 

A tutto ciò va aggiunto il caso Barry Jones.

Jones iniziò la sua avventura con le pipe presentandosi a Reuben Charatan negli anni ’50. Dopo un primo apprendistato nel reparto di stivaggio e trattamento della radica fu iniziato nell’arte di realizzare pipe direttamente da Reuben, che apprezzava molto le sue idee. Ben presto Jones divenne un “master carver” della charatan e fu il principale artefice delle freehands charatan di questo periodo. Diede una linea “danish-like” a molte creazioni, e restò alla charatan anche dopo la morte di Reuben, infine lasciò la ditta nel 1977(credo in seguito alla delusione per la acquisizione della Lane Ltd da parte di dunhill) per iniziare l’avventura con Upshall, o meglio, con la Tilshead Pipe Co. insieme a Kenneth Barnes, l’ex direttore della Charatan.

Vi sono molti collezionisti che considerano le creazioni di Jones nella charatan come il massimo apice della ditta e perciò considerano alcune charatan del periodo 1955-1977 come la massima espressione di tale marchio. Sappiano per certo che dopo il 1965, data dell’acquisizione della Ben Wade, certe pipe freehands marcate Ben Wade ma anche charatan provenivano dalla danese Preben Holm. Questa situazione fa delle poche freehands sfornate da Jones dei veri gioielli “autentici”.

Lo stesso Jones, a suo tempo, diede dettagliate informazioni su come riconoscere le sue creazioni marcate charatan, creando un grande interesse nei maggiori collezionisti.

 

 

 

Individuazione dei periodi

 

Per una corretta datazione delle charatan abbiamo bisogno, perciò, di individuare le varie “ere” e vedere se esse sono riconoscibili dai particolari delle pipe.

La storia e l’osservazione attenta delle pipe ci porta alla seguente divisione:

 

1)Era Frederick  1863 – 1910

2)Era Reuben  1910 – 1960

3)Prima Era Lane 1961 – 1965

4)Seconda Era Lane 1965 – 1976

5)Prima Era Dunhill 1977 – 1981

6)Seconda Era Dunhill 1982 – 1987

7)Era Russell 1988 – 2000(c.a.)

8)Nuova Era Dunhill dal 2000(c.a.)

9)A questa classificazione va aggiunto il “caso” Barry Jones 1955(c.a.) – 1977

 

Per quel che concerne le differenze di produzione(e quindi anche qualitative) vanno individuate queste distinzioni:

 

1)Dal 1863 al 1981 le charatan sono prodotte nella fabbrica charatan di Mansell Street poi a Prescott Street infine a Grosvenor Street.

2)Dal 1965 al 1976 si possono incontrare anche pipe fabbricate da Preben Holm in Danimarca(solo freehands) e dalla Willmer(solo alcune bent bulldogs).

3)Dal 1982 al 1987 le charatan sono prodotte nella fabbrica di Parker-HardCastle

4)Dal 1988 al 2000(c.a.) le charatan sono prodotte nelle fabbriche francesi di St. Claude per conto della J.B. Russell

5)Dal 2000 le charatan sono prodotte nella fabbrica della Invicta a Chatham sotto la direzione di Colin Fromm

 

C’è da dire che durante la seconda era Lane, ed in seguito all’acquisizione della Ben Wade, Lane introdusse i macchinari di Ben Wade nella fabbrica charatan, rivoluzionando un poco la produzione delle pipe, soprattutto delle serie meno pregiate. Inoltre furono commissionate ad altre ditte alcune pipe. Molte finirono col marchio Ben Wade, ma anche alcune charatan sono state prodotte altrove e rimarcate charatan. Sicuramente fu coinvolto il danese Preben Holm, ma i sospetti cadono anche su altre fabbriche quali ad esempio Willmer.

 

 

 

Datazione

 

 

Si prende per assunto che l’esame venga eseguito su una pipa originale. Se il bocchino è stato sostituito o rifatto, l’operazione diviene assai più complicata.

La prima cosa da fare, volendo datare una charatan, è osservare bene alcuni particolari.

 

a)Forma del bocchino

b)Scritta sul bocchino

c)Scritte sul cannello della pipa

d)Posizione e forma di tali scritte

 

Questo perché si possono fare le seguenti distinzioni:

a) Dal 1863 e fino al 1960 i bocchini sono di forma “normale” a sella o conici. Dal 1961 diventano Double Comfort e mantengono questa caratteristica fino ai giorni nostri. Vi sono tuttavia casi di bocchini a sella(senza Double comfort) anche in epoca posteriore al 1960, ma questi modelli sono sempre contraddistinti da una X(al posto della DC) stampata alla fine del numero che individua lo shape, sul cannello della pipa. Questo vuol dire che se una pipa non ha il bocchino double comfort ma lo ha conico, è sicuramente del periodo antecedente al 1960(tranne rarissimi casi di serie speciali, sempre contraddistinti dalla X). Se invece una pipa non ha il double comfort ma il bocchino è a sella può appartenere a tutte le epoche. Tuttavia tale pipa è antecedente al 1961 se nella sigla dello shape non presenta la X. E’ successiva al 1960 se compare tale X. Infine una pipa che ha il double Confort è sicuramente posteriore al 1960.

 

b) La CP presenta una diversa forma a seconda delle epoche. Vi sono differenze anche minime nelle varie ere. Tuttavia le differenze macroscopiche sono individuabili in 4 fasi. La CP delle pipe prodotte fino al 1960 è molto fine. La C compenetra la P. dal 1961 al 1977 la CP ha una stamigliatura più marcata, la C compenetra la P. Dal 1980 c.a. la C non compenetra più la P. Le due lettere sono attaccate. La CP che individua i periodi dunhill ha forma diversa rispetto a quella che individua la produzione “francese” della Russell.

 

c)Le pipe fino al 1960 hanno la scritta su 2 righe: “CHARATAN’S MAKE LONDON ENGLAND”. La sigla che indica lo shape è composta solamente da numeri. Le Lettere X e DC compaiono sulle pipe posteriori al 1960. La scritta “MADE BY HAND - IN - City of London” su 3 righe individua pipe fabbricate tra il 1965 ed il 1966. La scritta “Made by Hand - In - City of London” su 3 righe individua pipe costruite tra il 1966 e il 1979. La £ cerchiata(Lane) individua pipe prodotte dal 1955 al 1980(c.a.).

 

d)Le stampigliature di tali scritte sono di grandezza e forma differenti per le varie epoche.

 

 

 

 

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- Individuazione di una pipa della prima era(Era Frederick  1863 – 1910)

 

Dico subito che tali pipe non sono affatto comuni, ed è improbabile imbattersi con un esemplare.

Tali pipe, inoltre, sono sistinguibili da quelle della seconda era solamente per le caratteristiche dei modelli, che per il 99% della produzione risultano molto piccoli.

 

1) Grandezza della pipa sull’ordine di una dunhill gruppo 1 o max. gruppo 2.

2)Bocchino di tipo a sella o conico

3)Assenza del Double comfort

4)La CP è stampigliata sul bocchino in modo che la C entri nella P(non sempre presente)

5)Assenza della £ di Lane sul cannello della pipa

6)Assenza della lettera X sulla sigla dello shape della pipa, stampigliato sul cannello in radica della pipa stessa(ad es. 2502 e non 2502X)

7)Assenza delle lettere DC stampate di seguito al numero dello shape(ad. Es. 2502 e non 2502DC)

8)Assenza della scritta “MADE BY HAND” sul cannello

9)Presenza della scritta “CHARATAN’S MAKE LONDON ENGLAND” su 2 righe

10)La CP ha una marcatura più fine rispetto alle ere successive.

11)I bocchini sonon spesso di materiali diversi dall’ebanite(ambra in primis, ove non siano stati nel tempo sostituiti perché usurati o rotti)

 

 

 

 

Esempio di pipa dell’era Frederick:

 

 

 

 

 

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- Individuazione di una pipa della seconda era(Era Reuben  1910 – 1960)

 

Le pipe di questo periodo sono rare, ma non introvabili. Possono essere riconosciute da quelle del pirmo periodo, soprattutto per l’aumento delle dimensioni.

Le caratteristiche sono simili a quelle precedenti.

 

1) Grandezza della pipa fino ad una dunhill gruppo 5.

2)Bocchino di tipo a sella o conico

3)Assenza del Double comfort

4)La CP è stampigliata sul bocchino in modo che la C entri nella P

5)Assenza della £ di Lane sul cannello della pipa(da notare che dal 1955 le pipe importate da Lane in USA riportavano la £, che non è necessariamente sinonimo di era Lane)

6)Assenza della lettera X sulla sigla dello shape della pipa, stampigliato sul cannello in radica della pipa stessa(ad es. 2502 e non 2502X)

7)Assenza delle lettere DC stampate di seguito al numero dello shape(ad. Es. 2502 e non 2502DC)

8)Assenza della scritta “MADE BY HAND” sul cannello(Introdotta per la prima volta nel 1958)

9)Presenza della scritta “CHARATAN’S MAKE - LONDON ENGLAND” su 2 righe

10)La CP ha una marcatura più fine rispetto alle ere successive.

 

In questo periodo venne anche presentata la serie Underboar. Una linea di pipe costruite dal 1920 al 1930 c.a. che aveva un proprio catalogo, un proprio marchio sul bocchino e la particolarità di avere un “ferro” nel cannello per una fumata giudicata più asciutta e fresca.

 

 

Esempio di pipa dell’era Reuben:

 

 

 

 

 

Esempio di scritta Charatan’s Make:

 

 

 

 

 

Esempio di pipa Underboar:

 

 

 

 

 

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- Individuazione di una pipa della terza era(Prima Era Lane 1961 – 1965)

 

Le pipe di questo periodo sono abbastanza comuni.

 

1)Bocchino di tipo Double Confort. Raramente a Sella senza Double Confort, mai conico. Se il bocchino non è Double Confort ma è a sella, viene contraddistinto da una lettera X a destra del numero dello shape(ad. Es. 2502X). Naturalmente in questo caso non compaiono le lettere DC.

2)La CP è stampigliata sul bocchino in modo che la C entri nella P

3)Presenza della £ di Lane sul cannello della pipa(da notare che dal 1955 le pipe importate da Lane in USA riportavano la £, che non è necessariamente sinonimo di era Lane)

4)Presenza delle lettere DC stampate di seguito al numero dello shape(ad. Es. 2502 DC) o della lettera X in caso di bocchino non double Comfort.

5)Presenza in alcuni modelli della scritta “MADE BY HAND” sul cannello(Introdotta per la prima volta nel 1958)

6)Presenza della scritta “CHARATAN’S MAKE - LONDON ENGLAND” su 2 righe

7)La CP ha una stampigliatura più  spessa rispetto alle ere precedenti.

 

 

Esempio di pipa della Prima Era Lane:

 

 

 

 

La scritta Charatan’s Make:

 

 

 

La scritta MADE BY HAND:

 

 

 

 

L’aggiunta del DC dopo il numero dello shape:

 

 

 

La £ di Lane:

 

 

 

 

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- Individuazione di una pipa della quarta era(Seconda Era Lane 1965 – 1976)

 

Le pipe di questo periodo sono abbastanza comuni. Le caratteristiche sono simili all’era precedente, l’elemento distintivo è il cambiamento delle scritte del marchio Charatan sul cannello, che passano da 2 righe a 3 righe.

 

1)Bocchino di tipo Double Confort. Raramente a Sella senza Double Confort, mai conico. Se il bocchino non è Double Confort ma è a sella, viene contraddistinto da una lettera X a destra del numero dello shape(ad. Es. 2502X) Naturalmente in questo caso non compaiono le lettere DC.

2)La CP è stampigliata sul bocchino in modo che la C entri nella P

3)Presenza della £ di Lane sul cannello della pipa(da notare che dal 1955 le pipe importate da Lane in USA riportavano la £, che non è necessariamente sinonimo di era Lane)

4)Presenza delle lettere DC stampate di seguito al numero dello shape(ad. Es. 2502 DC) o della lettera X in caso di bocchino non double Comfort.

5)Presenza della scritta “MADE BY HAND - IN - City of London” su 3 righe(solo per 6 mesi dell’anno 1965 e quindi presente in pipe di una certa rarità, la scritta è stata sostituita nel 1966 e mantenuta sino al 1979 convertendo il Made by hand in lettere minuscole: “Made by Hand - In - City of London”

6)La CP ha una stampigliatura più  spessa rispetto alle “ere” precedenti.

 

Va notato che questo periodo presenta molte incongruenze, dovute all’acquisizione dei macchinari della Ben Wade, ma anche al coinvolgimento di ditte quali Preben Holm e Willmer, a cui Lane ha commissionato parte della produzione.

Di consegua si possono trovare delle freehands dal sapore danish, ma alla fine si intuisce che, a dispetto di quel che pensa la maggior parte dei piccoli collezionisti e appassionati(attirati forse dalla presenza della “£” di Lane e del marchio con la C e P che si compenetrano), questa era è caratterizzata dall’incertezza e dall’incostanza.

Non è stato questo sicuramente un bel momento per charatan, ovvero non nel rigore “british style” della ditta.

 

 

 

Esempio di pipa della Seconda Era Lane:

 

 

 

 

“Made By Hand in City of London”:

 

 

 

 

Questo periodo caotico, che ha portato all’acquisto della Lane da parte di dunhill(nella metà dell’anno 1976), è ben inquadrato in varie documentazioni. Voglio riportare qui, per curiosità, una lettera del 26 Marzo 1973 dove si capisce bene la situazione(e dove già si mette in dubbio la reale fabbricazione di tutte le charatan di questa “era” nella fabbrica charatan di Londra).

 

 

 

 

 

 

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- Individuazione di una pipa della quinta era(Prima Era Dunhill 1977 – 1981)

 

La dunhill acquisisce formalmente la Lane Ltd. nell’aprile del 1976. L’esatto inizio di questa era andrebbe quindi collocato a quella data. Per comodità, ed anche per il fatto che vi sono stati alcuni mesi di assestamento in cui nulla nella produzione è cambiato, indico l’inizio di questa era con l’anno 1977.

Le caratteristiche sono simili all’era precedente, tranne che per la £ di Lane che non è più presente(dalla fine del 1980 c.a.)

In questa prima fase Dunhill lascia invariata la sede di produzione ed i metodi, limitandosi a studiare cambiamenti per il futuro. La vera rivoluzione avverrà nel 1982.

Si può incontrare ancora qualche pipa della “vecchia genìa”. Basta fare attenzione al DC che se aggiunto(ad una pipa più vecchia) spesso risulta disassato rispetto al numero indicante lo shape. La serie Belvedere è venduta anche in una selezione speciale con altro marchio: Chippendale, riservato a Tinderbox.

 

1)Bocchino di tipo Double Confort. Raramente a Sella senza Double Confort, mai conico. Se il bocchino non è Double Confort ma è a sella, viene contraddistinto da una lettera X a destra del numero dello shape(ad. Es. 2502X) Naturalmente in questo caso non compaiono le lettere DC.

2)La CP è stampigliata sul bocchino in modo che la C entri nella P(fino al 1980 c.a.).

3)Assenza della £ di Lane sul cannello della pipa(dalla fine del 1980 c.a. perché per il primo periodo dunhill mantenne la “£” di Lane, essendo Lane appunto divenuta di proprietà dunhill con tutti i diritti di marchio)

4)Presenza delle lettere DC stampate di seguito al numero dello shape(ad. Es. 2502 DC) o della lettera X in caso di bocchino non double Comfort.

5)Presenza della scritta “Made by Hand - In - City of London”(fino al 1979)

6)Le pipe marcate “Chippendale” non sono altro che una selezione della linea belvedere. Esse hanno il marchio “CD” sul bocchino al posto del “CP” di Charatan.

 

 

 

 

Esempio di pipe di epoca precedente “rimarcata”:

Si noti come il DC è stato stampato in un secondo momento:

 

 

 

 

 

 

 

Da un “Report” tratto dall’ “U.S. Tobacco Journal” di Aprile 1976:

 

 

 

 

 

 

Esempi di pipe marcate Chippendale:

 

 

 

 

 

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- Individuazione di una pipa della sesta era(Seconda Era Dunhill 1982 – 1987)

 

 

Questo periodo è contraddistinto da una prima grande rivoluzione.

Dunhill decide infatti di chiudere la fabbrica Charatan di Grosvenor Street e spostare la produzione nella fabbrica della Parker/HardCastle(situata in east London).

Le caratteristiche sono queste:

1)Bocchino di tipo Double Confort. Raramente a Sella senza Double Confort, mai conico. Se il bocchino non è Double Confort ma è a sella, viene contraddistinto da una lettera X a destra del numero dello shape(ad. Es. 2502X) Naturalmente in questo caso non compaiono le lettere DC.

2)La CP è stampigliata sul bocchino in modo che la C non entri  più nella P.

3)Assenza della “£” di Lane sul cannello della pipa.

4)Presenza delle lettere DC stampate di seguito al numero dello shape(ad. Es. 2502 DC) o della lettera X in caso di bocchino non double Comfort.

5)Restano naturalmente le varie scritte “inneggianti” alla produzione “londinese”. Queste scompariranno con la cessione del marchio a Russell, che “provvederà” a spostare la produzione in Francia.

 

 

 

 

Ecco come cambia il marchio “CP”:

 

 

 

Precisazione importante:

Capisco perfettamente che la mia suddivisione delle varie “ere” del marchio possa suscitare “resistenze” da parte di chi è stato abituato a pensare a charatan in modo più sintetico(ma anche molto più “approssimato”). Ho deciso, perciò, di argomentare con alcuni documenti questi ultimi periodi, troppo spesso bistrattati e per nulla studiati. Spesso etichettati(a torto) come “periodo francese”. Per una maggior coscienza di ciò che si sta per acquistare(se interessati a pipe charatan) è bene tener conto di questa complessa suddivisione. Ne sono anche molto orgoglioso perché credo rappresenti una “prima” a livello internazionale.

Di seguito perciò allego un piccolo estratto dai giornali specialistici dell’epoca(1982) in cui si fa naturalmente menzione della decisione dunhill di spostare la produzione charatan nei canali parker/HardCastle. Inutile ribadire che questo evento sia stato di massima importanza per il marchio charatan(direi uno degli eventi più importanti), non vi era quindi per me altro modo che quello di dividere la cosiddetta “era dunhill” in 2. Qualsiasi altra “generalizzazione” non può ritenersi esaustiva.

 

 

 

 

Estratto dalla rivista “Tobacco” del febbraio 1982:

 

 

 

 

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- Individuazione di una pipa della settima era(Era Russell 1988 – 2000c.a.)

 

Questo periodo è contraddistinto da una seconda rivoluzione.

Dunhill vende la Charatan a J.B.Russell. Quindi la produzione si sposta dall’Inghilterra in Francia.

Le caratteristiche sono queste:

1)Bocchino di tipo Double Confort.

2)La CP è stampigliata sul bocchino in modo che la C non entri  più nella P.

3)Assenza della “£” di Lane sul cannello della pipa.

4)Presenza delle lettere DC stampate di seguito al numero dello shape(ad. Es. 2502 DC).

5)Scompaiono le varie scritte “inneggianti” alla produzione “londinese”.

6)Appare la scritta “CHARATAN of London

7)A volte si può notare la scritta “France” sul cannello o sul bocchino.

 

 

 

 

 

Ecco il marchio “CP”:

 

 

 

 

La nuova scritta:

 

 

 

 

 

Non è raro trovare l’indicazione “France”:

 

 

 

 

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- Continua -

 

Come avrete notato, ho deciso di aggiornare l’articolo e pubblicarlo ad ogni “piccola aggiunta”. Naturalmente sto lavorando per arricchire gli esempi con foto pertinenti e a breve completerò le sezioni mancanti. Spero che alla fine divenga un lavoro interessante ed esaustivo.

 

A presto!

 

 

 

 

 

Fabio Ferrara

 

 

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