ALLA FINE DI OTTOBRE 101 TELECAMERE MILANESI SONO ENTRATE IN SCIOPERO

Sappiamo dove abiti e a che ora esci di casa... ti vediamo metterti le dita nel naso, prendere i mezzi, entrare a scuola o al lavoro. Siamo quelle che ti danno il buon appetito e non ti abbandonano mai per strada... ovunque ti trovi!

Conosciamo i tuoi hobby, ti scrutiamo allo stadio o mentre entri al parco, abbiamo imparato quali sono le tue letture preferite e come rolli le canne.

Incombiamo dagli elicotteri sulla tua testa, inviamo le tue mosse da cornicioni o portoni delle case, ti fissiamo dagli angoli delle strade, ci trovi in free climbing raggruppate per avere una visuale delle piazze a 360_.

Siamo quelle che tra un po’ ti chiameranno per nome. Costiamo 500 euri, veniamo sfruttate per seguire te e chi ti sta vicino, accese giorno e notte, non importa faccia freddo o caldo — noi ci siamo e la nostra staffetta Ë in movimento per fornire informazioni su qualsiasi cosa ti riguardi. Il nostro filo fa parte di una fitta rete di tracce informative su chi sei, cosa fai, dove vai... siamo noi a mandarti in mondovisione.

Ma ora, noi telecamere della fortezza Milano, entrate in servizio insieme alle politiche locali di tolleranza 0 e a quelle europee di rafforzamento dei confini virtuali, non abbiamo pi_ voglia di servire questa mania di sicurezza. I nostri occhi fanno parte dell’arredo urbano di questa citt‡, non persevereremo a renderla una scatola con le sbarre invisibili, li chiuderemo esprimendo la nostra ferma volont‡ di spezzare i fili che ci legano a poteri di controllo e a reti di sorveglianza, utili solo a fornire informazioni al fine di rafforzare esclusioni e restrizioni alla libert‡ di movimento.

Ci siamo rotte e con ogni mezzo necessario ci faremo specchio del nostro disagio...

Abbiamo deciso di farti provare il brivido di camminare per la strada senza essere spiato. Per una volta nessuno guarder‡ quanti soldi prelevi, che mutande indossi,

con chi limoni o quante strade a traffico limitato imbocchi.

Ti dimostreremo con la nostra assenza quanto pesi la nostra presenza, per invogliarti a riflettere su quanto spazio ti rubiamo.

La notte scorsa ci siamo spente, abbiamo spezzato i nostri fili, imbrattato di vernice i nostri schermi, rotto gli obiettivi, ci siamo autodistrutte e autooscurate... o ce ne siamo semplicemente andate.

Se non ci siamo spiegate--> SIAMO ENTRATE IN SCIOPERO!!!!!!!

  


AZIENDE PRODUTTRICI DI SERRATURE PER MANICOMI, CELLE, PRIGIONI, VEICOLI BLINDATI, PORTE E FINESTRE DI SICUREZZA PER CELLE E STAZIONI DI POLIZIA

Baldetti O.m.b. Via Serristori, 47 Castiglion Fiorentino (AR)
Boccuto Antonio Via Bari SS 271 km Bitritto (BA)
Carluccio Vico Santaloia, 3 Santa Cesarea Terme (LE)
Cerutti Via Cenni, 23 - Grugliasco (TO)
Ematic Srl Via Passaggio dell'Airone, 10 Isola delle Femmine (PA)
Fasem Via Isonzo, 14 - Carate Brianza (MI)
Fbs Srl Via Barana, 18 - Verona
Fbs Srl Viale de Lavoro, 19/a San Martino Buon Albergo (VR)
F.lli Turco Srl Via del Riposo, 47 - NA
Gomar Snc Via Monginevro, 40 - TO
G. Spisni Srl Via degli Ortolani, 12/3 - BO 
G. Spisni Srl - Via Toscana, 18 Castel San Pietro Terme (BO)
Guardo & Nigro Snc Via Pietro Nenni, 5/7 - Floridia (SR)
La Lavorlegno Snc Via Guglielmo Marconi, 23 - Buttrio (UD)
L'Italiana Casseforti Sas Località Dogana, 4 - Castelfiorentino (FI)
Massari & Massari Srl Via E. Amaldi, 46 - Monterotondo (RM)
NP Costruzioni Infissi Snc Via della Tura, 16 - Buti (PI)
Renova Srl Via Pedullà, 95 - Genova
Umbra Control Srl Via Gustavo Benucci - Perugia
Vigiani Snc Località Casenuove di Ceciliano - Arezzo
Zanasi Serramenti Sas Via Marostica, 242 - Dueville (VI)
Zanasi Serramenti Sas Via Giosuè Carducci, 3 - Ala (TN)
Zellweger Analytics Srl Via F. Primaticcio, 168 - Milano


ATTENZIONE - L’OCCHIO DEL PADRONE È SEMPRE SU DI TE!

Ad ogni angolo di strada un poliziotto elettronico spia ogni tuo passo, coglie ogni tuo respiro, ascolta ogni tuo sussurro.

Come funghi velenosi, le telecamere di sorveglianza spuntano ad ogni cantone. Ormai sono ovunque. Nei quartieri dei ricchi controllano i forzieri di chi ci fa sputare sangue ogni giorno sul lavoro, di chi organizza le guerre, di chi accumula denari sulla nostra rassegnazione. Ma là sono rade: i ricchi vogliono essere protetti ma non spiati.

Dove davvero non è possibile fare un passo senza sfuggire allo sguardo elettronico della polizia è nei ghetti dove vengono costretti i poveri. Lì è la vita stessa ad essere ormai sorvegliata speciale: ogni volta che riemerge e freme - in un sorriso complice, in un gesto di rabbia, in un sasso tirato contro i gendarmi - c’è una guardia che aggrotta le ciglia e chiama i rinforzi.

Dietro ad ogni telecamera c’è un manganello pronto a colpirti alle spalle, delle manette pronte a stringerti i polsi. La vita non accetta di essere guardata a vista: accettare di essere spiati e schedati, accettare le telecamere in ogni angolo, vuol dire essere già morti.