CRONACHE
26 settembre
2004,
Calimera (LE). Durante una fiera è stato distribuito un volantino in cui si
smaschera il ruolo della dottoressa Anna Catia Cazzato all’interno del Cpt
Regina Pacis di San Foca. Carabinieri e vigili urbani hanno preteso i documenti
da quattro compagni che, rifiutandosi, sono stati portati in caserma e
identificati. Uno di essi è stato denunciato per diffamazione.
3 ottobre,
San Foca (LE). Un tentativo di evasione in massa dal Cpt Regina Pacis è stato
purtroppo bloccato dai carabinieri di sorveglianza, e solo cinque immigrati sono
riusciti a fuggire.
3 ottobre,
Sassuolo (MO). Una troupe di Telepadania che si era recata nel parco Braida per
fare filmati e servizi di stampo razzista è stata duramente contestata da un
gruppo di immigrati: è la quarta volta che succede dall’inizio dell’anno.
4 ottobre,
Torino. Un piccolo ordigno incendiario ha danneggiato il portone
dell’associazione Re Rebaudengo, dov’era prevista una conferenza di Barbara Contini, ex
governatore italiano a Nassiriya. Sul posto è stato lasciato un volantino
contro la guerra in Iraq.
6 ottobre,
Capo Teulada (CA). Prosegue la battaglia dei pescatori del Sulcis iglesiente
contro le operazioni militari della Nato. Nei giorni precedenti sono riusciti a
bloccare l’esercitazione militare “Destined Glory 2004” con barchette di
pochi metri contro mastodontiche navi da guerra. Il danno economico della
presenza militare nel territorio e nell’isola è incalcolabile e i pescatori
reclamano la completa bonifica del mare antistante il poligono di tiro di Capo
Teulada e della costa meridionale della Sardegna, da anni devastata dalle servitù
militari.
12 ottobre,
Ragusa. Una decina di immigrati
hanno scavalcato la rete di recinzione del Cpt, che “ospita” oltre quaranta
reclusi, cercando di dileguarsi per le vie cittadine. Dopo qualche giorno, sette
di loro sono stati purtroppo rintracciati.
16 ottobre,
Atene (Grecia). Nel corso della notte sono state danneggiate con molotov due
banche e la sede di un ministero nel centro cittadino. In particolare,
l’incendio di una delle due banche ha provocato danni ingenti all’edificio.
26 ottobre,
Ragusa. Fuga dal lager di Ragusa. Venti immigrati si sono dileguati attraverso
un buco praticato in una parete. Altri tre sono stati invece fermati dalla
polizia.
29 ottobre,
Atene (Grecia). Una bomba è stata fatta esplodere contro due autobus della
polizia che transitavano nel centro cittadino.
31 ottobre,
Sannicola (LE). Imbrattati con vernice il bancomat e la vetrata della filiale
del Banco Ambrosiano Veneto (gruppo Banca Intesa).
31 ottobre,
Marghera (VE). Scritte contro i lagunari e
vernice hanno imbrattato l’ingresso della sede dell’Alta (Associazione
Lagunari Truppe Anfibie) in piazza Municipio 14.
1 novembre,
Juliaca (Perù). Da oltre una settimana è in corso una rivolta della
popolazione contro le autorità, nel corso della quale sono stati incendiati e
saccheggiati locali e negozi: vi sarebbero diversi morti e feriti.
1 novembre,
Agrigento. Evasione dal lager di 46 migranti, 28 dei quali sono stati ripresi
poco dopo.
7 novembre,
Hadita (Iraq). Assaltate da ribelli la locale stazione di polizia e quella di
Haqlanya, dove è stato ucciso il capo della sicurezza dell’Iraq occidentale.
13 novembre,
Lurate Caccivio (CO). Lanciate due
bottiglie molotov contro una caserma dei carabinieri. Era ormai qualche anno che
in zona non si verificavano episodi simili: l’ultimo risale al luglio 2001,
quando era stata data alle fiamme l’auto di un carabiniere che aveva
partecipato alle operazioni antisommossa durante il G8 a Genova.
15 novembre,
Copertino (LE). Nella notte ignoti sabotatori hanno tagliato i tubi delle pompe
di erogazione del carburante di un distributore Esso. Rinvenuto un foglio con la
scritta «Esso assassina, fuori le truppe dall’Iraq».
23 novembre,
Bologna. In 15 hanno tentato di evadere dal Cpt di via Mattei, dopo aver
praticato un buco in una parete della stanza adibita a luogo di preghiera: solo
5 migranti sono riusciti a dileguarsi, mentre gli altri 10 sono stati percossi
duramente e arrestati.
24 novembre,
Ragusa. Evasione dal Cpt di dieci
migranti, cinque dei quali sono stati purtroppo ripresi.
26 novembre,
Baghdad (Iraq). Un attacco nella Green Zone ha causato l’uccisione di 4
guardie private britanniche al soldo della “Global risk strategies”.
2 dicembre,
Malpensa. Un aereo della Eurofly, che per conto del Viminale stava rimpatriando
circa 120 nigeriane provenienti dai lager di Milano, Torino e Roma, è stato
costretto a tornare indietro a causa di una rivolta scatenata dalle prigioniere
a bordo.
4 dicembre,
Iraq. Continuano gli attacchi della guerriglia contro le stazioni di polizia:
uno nella Green Zone ha provocato la morte di 7 agenti e il ferimento di alcune
decine, l’altro a Mossul la morte di una ventina di poliziotti.
5 dicembre,
Torino. Un gruppo di reclusi nel Cpt di Corso Brunelleschi si è rivoltato ed ha
bruciato due capannoni della struttura. Nessuno è però riuscito ad evadere.
Molti di loro erano da poco rientrati dopo un tentativo di rimpatrio andato a
vuoto: l’aereo che avrebbe dovuto deportarli nei loro paesi d’origine è
stato costretto ad atterrare d’urgenza per un guasto.
5 dicembre,
Torino. È domenica sera e nelle vie di San Salvario è abitudine di molti
stranieri chiacchierare, bere e fare festa. Arriva una pattuglia di carabinieri,
cerca di identificare un filippino, lo insegue fin dentro un portone. Il
malcapitato rifiuta di mostrare i documenti, mentre una cinquantina di vicini di
casa gli dà manforte scagliando sui carabinieri stoviglie e masserizie varie.
Secondo il racconto dei militari, alcuni di loro, vestiti già con pigiama e
berretto da notte, li hanno circondati e li hanno presi a calci e pugni. Tre
filippini sono stati arrestati.
5 dicembre,
Nigeria. Decine di donne e uomini hanno invaso tre piattaforme petrolifere della
Shell e della ChevronTexaco nello stato di Rivers, in Nigeria, bloccandone
l’attività. Per decenni pozzi e oleodotti hanno disseminato bitume nelle
lagune e sui campi: un inquinamento così diffuso che in molte zone ha
compromesso la pesca e fatto crollare l’agricoltura. Ecco perché la
popolazione ha deciso di opporsi direttamente contro la presenza delle compagnie
petrolifere, corresponsabili della loro condizione di miseria e della
repressione.
12 dicembre,
Milano. Alla Fiera di Senigallia circa 200 ambulanti senegalesi hanno ingaggiato
una piccola battaglia con vigili, agenti della Spac (Sezione di Polizia
Annonaria e Commerciale) e poliziotti in assetto antisommossa che volevano
sgomberarli: alcuni agenti feriti e un senegalese arrestato.
13 dicembre,
Baji (Iraq). Un sabotaggio della centrale termica ha provocato una reazione a
catena che ha causato l’arresto delle altre centrali del paese, oltre al
blocco della produzione.
15 dicembre,
Parigi (Francia). I passeggeri di un volo Air France diretto in Congo hanno
impedito alla polizia di rimpatriare tre immigrati, due uomini e una donna,
portati a bordo con catene ai polsi e alle caviglie. A quella vista, i
passeggeri si erano ribellati minacciando di non far decollare l’aereo.
15 dicembre,
Lecce. Presidio e volantinaggio nei pressi del teatro Paisiello dove il vescovo
Ruppi, responsabile del Regina Pacis, festeggiava 50 anni di sacerdozio.
25 dicembre,
Atene (Grecia). Un nutrito gruppo di anarchici ha attaccato, con lancio di sassi
e altri oggetti, un commissariato di polizia nel quartiere Akharnon, quindi ha
improvvisato una barricata rovesciando e incendiando un veicolo della polizia
parcheggiato davanti al commissariato. Nessuno di loro è stato fermato. Alcune
organizzazioni non governative greche avevano accusato nei giorni precedenti
alcuni poliziotti del commissariato attaccato di aver torturato e sottoposto a
finte esecuzioni una sessantina di immigrati afghani, dopo aver compiuto un raid
in un ostello per migranti.
25 dicembre,
Da Lang (Cina). Una imponente rivolta di piazza è scoppiata in seguito
all’uccisione di un giovane da parte della polizia che lo aveva percosso a
morte. Tra agenti antisommossa e lavoratori immigrati provenienti dalla stessa
regione del giovane ucciso sono scoppiati violenti scontri: ci sono state
barricate, lanci di molotov e di pietre, il ferimento di diversi agenti e
l’uccisione di un poliziotto con un colpo di coltello.
30 dicembre,
Lecce. Vergate alcune scritte su Porta Napoli inneggianti alla distruzione dei
Cpt.
Gennaio
2005,
Svizzera. Numerose sono state le iniziative anti-Wef (World Economic Forum)
svoltesi a Berna e in altre località del paese: da improvvisati cortei a
performance teatrali nelle strade, da finte interviste televisive ad
“attacchi” a commissariati a suon di slogan e scoppi di petardi e
mortaretti. Diversi manifestanti sono stati fermati.
2 gennaio,
Iraq. I continui sabotaggi agli oleodotti e ai gasdotti del paese hanno causato
fino a questo momento perdite per 8 miliardi di dollari.
5 gennaio,
Wellington (Nuova Zelanda). Due molotov sono state lanciate contro la sede del
Parlamento.
6 gennaio,
Messico. Una folla di persone ha impedito un duplice arresto a San Juan
Teotihuacan, scagliandosi con bastoni e pietre contro l’auto della polizia
locale, e poi resistendo al successivo intervento in forze della polizia.
8 gennaio,
San Foca (LE). Quattro nordafricani hanno tentato di evadere dal Cpt saltando da
una finestra del primo piano, ma sono stati bloccati. Fra gli intervenuti ad
impedire la fuga verso la libertà sono rimasti contusi un carabiniere e il
direttore don Cesare Lodeserto, mentre uno degli immigrati è stato arrestato
con l’accusa di “violenza e resistenza a pubblico ufficiale” ed un altro
ricoverato in ospedale con una gamba fratturata a causa del notevole salto.
9 gennaio,
Taranto. Durante la notte ignoti hanno incendiato i bancomat di tre filiali di
Banca Intesa, mandando in fumo oltre ai terminali anche 70.000 euro.
12 gennaio,
Sololà (Guatemala). Violenti scontri fra campesinos armati di pietre e molotov,
e la polizia, che per respingerli ha utilizzato i lacrimogeni e ha provocato un
morto e 20 feriti.
13 gennaio,
San Foca (LE). Lanciandosi dal primo piano del Cpt sono riusciti ad evadere in
tre, mentre un quarto internato è stato purtroppo ripreso.
14 gennaio,
Malta. Un centinaio di immigrati rinchiusi in una caserma adibita a centro di
detenzione hanno inscenato una protesta contro la loro lunga detenzione in
attesa della conclusione della procedura della richiesta d’asilo, scontrandosi
con militari in tenuta antisommossa.
16 gennaio,
Torino. Approfittando di un momento di confusione, due clandestini marocchini
sono riusciti a saltare la rete del Cpt di Corso Brunelleschi e a dileguarsi
nelle vie cittadine. Pochi giorni prima l’associazione “Medici Senza
Frontiere” aveva definito il lager di Torino come uno dei tre Cpt più
invivibili d’Italia.
20 gennaio,
Washington (Usa). Una plateale protesta contro la guerra in Iraq si è conclusa
con l’arresto di 6 donne: durante il discorso inaugurale di Bush sono balzate
in piedi in sincronia dalla sezione Vip, urlando «Riporta a casa le truppe!» e
srotolando striscioni con le scritte «No War» e «Out of Iraq Now».
23 gennaio,
Calimera (LE). Su molti muri del paese sono apparse scritte contro la dottoressa
del Regina Pacis Anna Catia Cazzato e contro i Cpt.
23 gennaio, Catanzaro.
Presidio presso la Prefettura contro i Cpt e le condizioni di vita esistenti in
questi posti e per ricordare Said, detenuto nel centro di Lamezia e suicidato
alcuni giorni prima. Il presidio è stato preceduto da un corteo improvvisato.
25 gennaio,
Rivoli (TO). La sede locale della Lega Nord pare sia bersaglio di continui
atti vandalici, come lamentano i suoi militanti, che si sono imbavagliati in
piazza «in difesa della libertà di espressione» (sic!).
26 gennaio,
Palermo. Nel corso di una cerimonia commemorativa, alla presenza di prefetto,
questore e procuratore della repubblica, dal cortile di una scuola media
statale, durante la ricreazione, si sono levate le voci di alcuni ragazzi che
hanno insultato i poliziotti al grido di: «sbirri di merda» e «figli di
puttana».
26 gennaio,
Spagna. Un corteo di protesta si è svolto dopo l’assassinio del compagno Xosè
Tarrio, con scritte sui muri e danneggiamenti di alcune banche lungo il
percorso.
inizio febbraio,
Bari. Sui muri cittadini sono comparse scritte e manifesti contro il Cpt e il
responsabile della sua costruzione, l’ing. Salvatore Matarrese.
2 febbraio,
Mantova. Una quinta elementare di una scuola periferica si è ribellata alla
maestra insultandola e minacciandola persino con le sedie: sui piccoli rivoltosi
ha avuto la meglio solo l’intervento della polizia municipale.
11 febbraio,
Iesi (AN). Un centinaio di attivisti contro la guerra hanno bloccato per oltre
due ore l’Imesa, azienda del gruppo Schiavoni che gestisce un appalto per il
ripristino dell’illuminazione elettrica a Bassora, in Iraq.
15 febbraio,
Atene (Grecia). Un gruppo di anarchici ha impedito all’ “An Club” un
concerto dei Vandals, una punk band che ha intrattenuto i soldati della Nato
andando in tour in Iraq. Nel corso dell’azione di protesta, già che c’erano
hanno attaccato due deputati del Pasok (ex partito di governo) che stavano
lasciando gli uffici del partito situato accanto al club, danneggiando anche
l’auto di uno di loro. Per conoscere il tour dei Vandals: http://www.kungfurecords.com/html/joesreport.htm
18 febbraio,
Teti (NU). Un ripetitore di telefonia mobile è stato incendiato per la seconda
volta in poco più di un mese.
18 febbraio,
Asturie (Spagna). Due ordigni artigianali – composti da petardi, bombolette da
campeggio e liquido infiammabile – sono stati collocati contro la sede del
PSOE di San Martin de Teverga e contro il PP di Llanera, per protestare contro
la Costituzione europea.
19 febbraio,
Torino. All’interno del mercato del quartiere San Paolo, i militanti della
Lega Nord avevano montato un banchetto di propaganda. Alcuni frequentatori del
mercato hanno riconosciuto fra i militanti l’eurodeputato Mario Borghezio e
non sono riusciti a trattenersi: l’hanno sommerso di sputi e gli hanno
rovesciato il banchetto.
19 febbraio,
Parma. Corteo per la casa della comunità senegalese e di varie associazioni
antirazziste. Alcuni giorni prima c’era stata l’occupazione di una chiesa da
parte di alcuni immigrati, prontamente sgomberati dai vigili urbani.
22 febbraio,
Torino. Un giovane marocchino è
riuscito a scavalcare il muro del Cpt e ad evadere proprio mentre fervevano
i preparativi per la sua espulsione.
5 marzo,
Rovereto (TN). A fuoco 500 metri di cavi di un traliccio posto accanto allo
stadio Quercia, contro il quale avevano già protestato numerosi cittadini. La
polizia imbarazzata ora indaga in due direzioni: anarchici e abitanti della
zona.
5 marzo,
Torino. Il buon esempio degli sputi all’eurodeputato leghista Borghezio si
diffonde in città. In due, da un’auto, prendono di mira un banchetto
elettorale piazzato di fronte a un centro commerciale: il primo sputa dal
finestrino contro i militanti leghisti e il secondo, non soddisfatto, scende
dall’auto, rovescia il banchetto e tira qualche cazzotto. Qualche settimana
dopo, un furgoncino leghista di propaganda elettorale viene inseguito da alcuni
benintenzionati, appiedati sì ma armati di motosega. Contestato anche al
mercato di S. Salvario, Borghezio annuncia di voler interrompere la campagna
elettorale.
16 marzo, Lecce. Durante la notte la lapide affissa sull’ingresso secondario del Palazzo di città per commemorare i militari occupanti italiani morti a Nassiriya è stata colorata di azzurro da ignoti antimilitaristi.