UN CPT IN OGNI REGIONE

E' questa la proposta presentata da numerosi deputati di An e della maggioranza, durante la seduta della Camera del 10/11/04, nel corso della quale è stato convertito in legge il decreto recante disposizioni urgenti in materia di immigrazione. La Camera ha impegnato il governo ad individuare in termini rapidi delle strutture da adibire a Centri di Permanenza Temporanea regionali, prevedendo l’equiparazione di tali opere edilizie a quelle destinate alla difesa militare.

Tale richiesta è stata giustificata dal sovraffollamento esistente in alcuni centri, che comprometterebbe la garanzia di servizi necessari ed un adeguato livello di sicurezza, all’interno e all’esterno del Cpt. Inoltre ciò permetterebbe di razionalizzare le spese, evitando che gli stranieri fermati vengano trasportati da un lato all’altro del Paese.

Così come per la creazione di nuove carceri, anche la realizzazione di nuovi lager per immigrati viene spacciata come la soluzione per migliorare le condizioni disumane e umilianti che in essi si vivono. Il loro aumento in realtà è solo il segnale di una società che vede nei migranti i soggetti maggiormente coinvolti in un preciso disegno di carcerizzazione di chiunque venga considerato pericoloso o inutile per questo sistema.

Ad esempio, nell’ottobre 2004 l’amministrazione di Siracusa aveva cercato la complicità della sinistra per la costruzione di un Cpt. Quest’ultima non aveva disdegnato l’idea, si era solo limitata a proporre di chiamarlo centro di accoglienza e di darlo in gestione a volontari.


DALLA SVIZZERA

Un moderno carcere per migranti in via di espulsione si trova nell’aeroporto di Zurigo.

Una delegazione del Comitato europeo per la prevenzione delle torture e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, ha compiuto una ispezione di 5 giorni nella prigione dello scalo zurighese. Nonostante le varie denunce di maltrattamento, le autorità di Zurigo hanno insistito sul fatto che i suicidi e le automutilazioni "non sono affatto frequenti nella prigione dell’aeroporto". Così il comitato ha concluso la sua inchiesta senza rilevare torture o gravi maltrattamenti ma consigliando di garantire un’ora d’aria quotidiana ai richiedenti asilo.


DALLA PADELLA...

Il 21 marzo 2005 nel Forte Urbano di Castelfranco Emilia è stata inaugurata, alla presenza dei ministri Castelli e Giovanardi, una nuova casa di reclusione per tossicodipendenti definita "a custodia attenuata".

In effetti ci vorrà ancora un po’ di tempo perché entri in funzione, dal momento che mancano ancora tutti gli interni e il personale addetto, ma la ristrutturazione delle mura e delle stanze è stata terminata. La particolarità di questo carcere sperimentale, che sarà diretto da Francesco D’Anselmo, è che i servizi per il trattamento terapeutico dei detenuti tossicodipendenti saranno per la prima volta appaltati a soggetti privati.

Ufficialmente i beneficiari non sono ancora stati designati ma, come ha spiegato il ministro, "la comunità di San Patrignano ha già risposto sollecitamente agli inviti del governo a collaborare nella gestione della struttura". Fa specie sapere che questa galera sarà utilizzata come "regime premiale". Ci ripromettiamo di fornire presto informazioni più dettagliate.

A. A.


ESCE LA CROCE ROSSA, ENTRA GIOVANARDI

In questi giorni il Cpt di Bologna ha cambiato gestione. La Croce Rossa Italiana è stata sostituita mediante una gara d’appalto vinta dalla Confraternita della Misericordia di Modena, fondata e tuttora presieduta da Daniele Giovanardi, fratello gemello del Ministro, che così ha fatto il bis, avendo già in gestione anche il Cpt di Modena.

Il misericordioso Giovanardi si è subito distinto tagliando la copertura medica, proponendo assistenza per 8 ore al giorno invece che per 24.

La Confraternita della Misericordia ha recentemente spostato la propria sede. Il nuovo recapito è: Via Daniele Manin 44/b - 41100 Modena - Tel. 059/311311