CONTROLLO E DINTORNI

Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Lecce, la procura distrettuale antimafia, nell’esposizione del suo lavoro, ha sparato a zero su anarchici e islamici definendoli terroristi, sulla base di indagini e intercettazioni telefoniche, ambientali e informatiche.

Tali notizie apparse sui giornali locali hanno fatto comprendere l’intenzione di voler isolare e criminalizzare coloro che a Lecce “disturbano” la pacificazione della città, e che da anni conducono una lotta contro il Cpt di San Foca. Lotta che in particolare ha suscitato l’interesse e il controllo da parte degli organi repressivi che, oltre a cercare di ostacolare le attività degli anarchici con i modi più semplici, come denunce per affissioni abusive, imbrattamento o manifestazione non autorizzata, hanno poi utilizzato mezzi più sofisticati per tenere d’occhio conversazioni e spostamenti. All’inizio di dicembre è stata ritrovata nell’auto di un compagno una microspia con annesso segnalatore satellitare, mentre nello stesso periodo e successivamente altri compagni, che partecipano alla realizzazione di questo bollettino, hanno ritrovato congegni simili a Bologna e a Rovereto. Il “pericolo” rappresentato dagli anarchici è stato affiancato dal fantasioso P.M. di turno Motta, a quello che sarebbe rappresentato dagli islamici nel Salento e al loro presunto estremismo religioso, ma come al solito senza accertare nulle di rilevante. In pratica, ciò che queste esternazioni affermano è che chi dissente o si oppone all’oppressione che quotidianamente invade le nostre esistenze, è controllato a vista e diventa un nemico pubblico, mentre chi è straniero viene usato come capro espiatorio su cui riversare tutte le paure.

Ma se lo Stato, con le sue leggi e i suoi organi repressivi, può non riuscire, a volte, a far tacere chi dà fastidio a potenti e sfruttatori di turno, si possono usare anche altri mezzi, magari con l’avallo di quegli stessi potenti o organi repressivi. Nello stesso mese di dicembre, infatti, una persona legata ai gestori del Cpt ha cercato qualcuno nel sottobosco malavitoso per dare una lezione agli anarchici. L’esserne venuti a conoscenza in maniera casuale non ha probabilmente dato seguito a questo proposito.

Al lavoro sporco di Stato e mafia, che da sempre agiscono in simbiosi,  rispondiamo proseguendo il nostro percorso di lotta.


ORA ANCHE BARI HA IL SUO CPT!

Grazie alla collaborazione tra l’illustre ing. Salvatore Matarrese (e l’omonima ditta edile), la Prefettura di Bari e il Ministero degli Interni, ora Bari può vantare una struttura interamente pensata e costruita, e non adattata, per diventare un Centro di permanenza temporanea.

Il Cpt di Bari è in fase di completamento ed è situato nel quartiere San Paolo, in viale Europa 97, area Lama Balice, tra la cittadella della Finanza (Scuola Allievi Finanzieri), l’aeroporto militare e il commissariato di Polizia.

Il quartiere-ghetto San Paolo, estrema periferia da sempre simbolo del “degrado” urbano e sociale di Bari, ha ricevuto dall’Amministrazione comunale, in risposta ai suoi numerosi problemi, un ipermercato Carrefour ed una massiccia concentrazione di moderne fortezze repressive.

Il Cpt, quindi, si trova in un punto ben nascosto e ben protetto. Per Bari lo “sguardo verso Oriente”, o riguarda il business della Fiera del Levante, oppure è coperto da un muro e delimitato dal filo spinato.

L’esimio ing. Salvatore Matarrese appartiene a una ricchissima dinastia barese ed è direttore tecnico dell’omonima SpA, facente parte del Gruppo Matarrese che ha come società capogruppo la FINBA SpA. Da decenni l’ingegnere è impegnato ad arricchirsi con la cementificazione indiscriminata del capoluogo pugliese (vedi Punta Perotti, ecomostro di 12 piani che deturpa la costa barese a ridosso della quale è costruito).

Al momento, l’impresa edile è impegnata anche nella realizzazione dell’interporto regionale della Puglia in località Lamasinata-Bari, non lontano dal nuovo Cpt.

Salvatore Matarrese SpA - Viale Japigia, 145 - 70126  Bari - Tel. 080.5503611 - Fax. 080.5534353 - e-mail: matarrese@tin.it

Presto nuove informazioni sugli sciacalli che lavorano nella SpA e per il nuovo Cpt di Bari.