Le trasmissioni
televisive si caratterizzano per i molti standard sviluppati nei vari paesi che
rendono in parte incompatibili i diversi formati , nel
nostro paese e in gran parte dell’Europa , con la significativa eccezione della
Francia , viene utilizzato lo standard PAL ( Phase Alternation by Line -
termine che deriva dalla particolarità di invertire la fase del segnale di
crominanza per ogni riga ) i principali elementi del quale sono la trasmissione
di 25 quadri al secondo divisi ognuno in due semiquadri per una frequenza di
scansione verticale di 50 Hz , la suddivisione di ogni quadro in 625 righe
orizzontali per una frequenza di scansione in tale verso di 15.625 Hz .
La larghezza di banda complessiva del segnale video è di 5 MHz che modula in
negativo una portante in ampiezza con soppressione parziale della banda
laterale inferiore ( modulazione vestigiale ).
La sottoportante colore è posta a 4,43361875 MHz mentre la
portante audio è posta 5,5 MHz sopra la portante video con modulazione di frequenza
e deviazione di ± 50 KHz , sono altresì presenti quali aggiunte allo standard base un
eventuale altra portante audio a circa 5,742 MHz per le emissioni in stereo o
in doppio suono ed un canale digitale utilizzato per i dati del servizio
televideo.
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E’ una esperienza relativamente comune che nel periodo da
Giugno a Settembre di quasi ogni anno si assista alla ricezione di emittenti
televisive operanti nella banda I VHF provenienti da lunghe distanze , in
condizioni particolarmente favorevoli praticamente da tutta Europa e dal Nord
Africa.
Questo accade grazie al fenomeno propagativo dell’E sporadico che interviene di
solito nel periodo prima citato , ad esserne
interessate sono maggiormente le frequenze inferiori della banda VHF e questo
spiega come nella banda televisiva III ben più utilizzata in Italia rispetto
alla I non si abbia modo di accorgersi della possibilità di collegamenti
internazionali che l’apparato TV domestico permette.
I segnali che
giungono a noi a causa della grande banda di frequenza
usata delle trasmissioni video ( 5 MHz circa ) si presentano spesso con
repentine perdite di sincronismo e variazioni di intensità che fanno sfuocare
l’immagine , si osservi che a causa della incostante capacità di riflessione
dello strato E sporadico in alcuni momenti l’immagine apparirà quasi perfetta
mentre in altri variamente deteriorata.
Normalmente anche se l’immagine è visibile in maniera adeguata l’audio non si riesce a sentire , in questo tipo di ricezioni cioè
l’informazione vocale va persa e non è possibile utilizzare la lingua del
canale captato come indizio per identificare la stazione e la sua provenienza ,
esistono naturalmente anche delle eccezioni ma sono piuttosto rare.
Per la stesso motivo sarebbe auspicabile poter
ricevere il monoscopio della stazione o un momento particolare della
programmazione che mostri inequivocabilmente l’identità dell’emittente.
Non occorrono
particolari impianti per portare a buon fine questo tipo di attività
DX , il televisore domestico è sufficiente mentre per l’antenna si può
accontentarsi di qualsiasi tipo adatto alla banda I , i migliori risultati si
ottengono comunque se si adotta una antenna per il canale di 47 - 54 MHz di
tipo Yagi a due o tre elementi , tale soluzione per essere sfruttata a pieno
dovrebbe comunque prevedere la possibilità di ruotare l’antenna verso la
direzione desiderata.
Dei problemi
potrebbero sorgere negli impianti condominiali in quanto
spesso sacrificano con dei filtri proprio la banda che a noi interessa a motivo
nel scarso impiego che se ne fa in Italia.
Si osservi che nei
vari paesi sono stati adottati degli standard di trasmissione diversi che
rendono tra loro non compatibili per caratteristiche e frequenza di emissione le produzioni delle varie nazioni , tali
differenze non costituiscono comunque un problema rilevante perché le diverse
frequenze di trasmissione sono compensabili agendo con la sintonia fine della
TV mentre i diversi standard , audio a parte che come è stato detto il più
delle volte non si ascolta , è sempre di tipo PAL come il nostro ed anche le
stazioni francesi che adottano il SECAM sono ugualmente visibili perdendo il
solo colore , dettaglio non significativo perché raramente l’intensità del
segnale è tale da poter estrarre la componente di crominanza.
Un ultima nota
, prestate attenzione nell’usare il videoregistratore per conservare le immagini
ricevute in quanto molti VCR non abilitano la funzione di registrazione in
presenza di un segnale troppo debole , meglio in linea di massima usare delle
foto dello schermo TV avendo l’accortezza di impostare dei tempi di otturazione
di almeno 1/25 di secondo per non incorrere nel pericolo di visualizzare solo
una parte del frame video.
Se ne avete l’occasione utilizzate però dei tempi
ancora minori , fino a 1/5 di secondo circa qualora disponiate di pellicole a
bassa sensibilità , perché cosi facendo la foto mostrerà una media di più
quadri video riducendo l’effetto del rumore e mostrando più dettagli
complessivi.
Ci si può anche
non limitare alla sola ricezione di queste stazioni che occasionalmente
giungono a noi , infatti scrivendo alle emittenti e
inviando una foto della trasmissione captata si può ottenere in cambio una
conferma scritta a ricordo del contatto , una QSL in altre parole che ben
figura nella collezione di un appassionato.
Nella bibliografia troverete l’indicazione dei testi che riportano frequenze e
indirizzi delle stazioni radiotelevisive.
ITALIA |
A B C |
52,5 - 59,5 61 - 68 81 - 88 |
53,75 62,25 82,25 |
è Presente in sole 4 località |
FRANCIA |
2 3 4 |
|
55,75 60,50 63,75 |
trasmissioni in SECAM |
IRLANDA |
A B C |
44,5 - 51,5 52,5 - 59,5 60,5 - 67,5 |
45,75 53,75 61,75 |
|
EUROPA
OCCIDENTALE ( tranne
Italia , Irlanda e Francia ) |
2 2A 3 4 |
47 - 54 48,5 - 54,5 54 - 61 61 - 68 |
48,25 49,75 55,25 62,25 |
|
EUROPA
ORIENTALE |
1 2 3 4 |
48,5 - 54,5 58 - 65 76 - 83 84 - 91 |
49,75 59,25 77,25 85,25 |
|