Il tempo non è particolarmente bello, ogni tanto pioviggina:
camminiamo spediti verso lo stagno - dovremo osservarlo e valutarne
le modifiche rispetto alla prima uscita effettuata in febbraio.
Prima di fare osservazioni ci sediamo e cerchiamo di fare mente locale
sulla passata uscita: emerge che gli elementi osservati la volta scorsa
sono stati limitati sia in qualità che in quantità.
Tra gli animali i bambini ricordano la presenza della gallinella
d'acqua e di una coppia di germano reale. Per quel che riguarda le
piante erano presenti - anche se con la loro veste invernale - cannuccia,
tipha, iris, miriofillo, ontano nero.
Per quel che riguarda i laghetti nuovi, l'unico elemento che emerge
dalla memoria è l'a grande quantità di alghe presente.
facciamo un veloce giro intorno al laghetto vecchio e subito osserviamo
la presenza di una bella distesa di painte fiorite sullla superfice
dell'acqua: sono soprattutto nannufari e qualche ninfea.
Le piante di contorno - tipha e cannuccia - sono anch'esse molto sviluppate.
Stabiliamo, dopo un breve rendiconto finale, che il laghetto oggi
è molto diverso da quello osservato la volta scorsa.
Osserviamo, per esempio, un certo numero di tartarughe, oltre a vari
pesci.
Camminiamo ancora per raggiungere gli stagni nuovi: la prima visione
è quella di un bacino quasi completamente invaso dalle alghe
- la volta scorsa le alghe c'erano, ma in minor quantità.
raccogliamo un po' di alghe e ne analizziamo il contenuto, costituito
soprattutto da piccole chioccioline d'acqua.
Nel frattempo udiamo alcune rane gracidare.
Raggiungiamo alla fine il laghetto nuovo più grande: non lo
riconosciamo subito in quanto completamente circondato dalle tiphe
alte anche due metri.
Cerchiamo inutilmente i girini di rospo smeraldino - che erano presenti
sino ad un mese fa - facciamo un giro del laghetto - raccogliamo alghe
secche e menta d'acqua e quindi ci avviamo verso l'uscita.