Ci siamo incontrati alle scuole e abbiamo quindi iniziato la nostra
mattinata con una camminata nel bosco durante la quale i bimbi sono
rimasti molto colpiti dalle trappole per il rodilegno rosso.
E' stato molto bello ascoltare un bimbo che diceva agli altri "state
attenti, ci sono le trappole...non ci cadete dentro!!!"
Camminando ancora ci siamo portati all'inizio del sentiero delle scuole
dove abbiamo parlato delle classi che lo hanno costruito e abbiamo
deciso di seguire i numeri per trovare il nostro albero.
Siamo andati alla partenza e abbiamo trovato il numero 1 di cui abbiamo
guardato e osservato le caratteristiche, abbiamo toccato la corteccia
definendola ruvida (si tratta infatti di un olmo) e ne abbiamo raccolto
le foglie.
Poi é cominciata la vera e propria caccia in cui si sono creati
due gruppi: i velocisti che avevano una incredibile fretta e i placidi
che proseguivano lentamente aumentando di molto le probabilità
di individuare gli alberi segnati.
Di ognuno abbiamo toccato la corteccia e cercato di osservare le foglie
- poi piano piano siamo arrivati all'albero numero 20 e abbiamo scoperto
che la nostra pianta era il numero 19 e che la numero 20 apparteneva
all'altra classe - la classe rossa.
Ci siamo quindi ricavati uno spazio un po' distante dalla classe rossa
e abbiamo parlato del gioco che avevano preparato a scuola.
Me lo hanno raccontato e mi hanno descritto il modo in cui lo hanno
giocato nel salone della scuola.
Si tratta del "Gioco
dei giochi monelli" - che si mettono in disordine quando
le mamme (le maestre) vanno a fare la spesa e che devono tornare al
posto originario quando le mamme tornano.
Vengono eliminati i giochi che non ritornano al loro posto.
Abbiamo fatto una piccola modifica rispetto al gioco fatto in salone
perché prima di cominciare abbiamo creato la tana dei giochi
mettendo dei bastoni per terra fra le piante e creando così
i muri.
Lo svolgiaento del gioco è stato molto bello.
I bimbi si sono apppassionati e si sono molto applicati a ritrovare
la propria posizione iniziale in modo da non essere eliminati.
Abbiamo giocato a oltranza e ci siamo divertiti molto, poi siamo andati
nel prato a giocare con lo splendido paracadute che hanno portato
da scuola - quindi ci siamo salutati e li ho lasciati alla loro colazione
al sacco.