Finale Ligure -SV- |
I ponti romani |
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Come arrivare | Descrizione | Dati |
Per
raggiungere Finale Ligure si segue la A7 Mi-Ge fino al bivio con la A26,
poco dopo Tortona. Si segue quindi la A26 fino a Genova, dove si prende la
A10 in direzione Savona.
Si esce direttamente a Finale Ligure, in corrispondenza del Borgo: Finalpia si incontra poco dopo, più ad est rispetto al centro storico. |
Itinerario
brevissimo ma assolutamente appagante per la sua particolarità e per
l'incantevole scenario naturale. Si parte da Finalpia e si segue il corso
del torrente verso l'entroterra, lungo la strada asfaltata che porta
all'abitato di Boragni. Dopo circa tre chilometri si incontra sulla destra
un ponte che attraversa il torrente e porta verso la minuscola frazione di
Verzi: svoltiamo sul ponte ed iniziamo a salire su asfalto.
La pendenza è piuttosto elevata fin dai primi metri, ed al solito conviene non eccedere con la foga, pena il trovarsi a corto di "gamba" in seguito. La strada asfaltata prosegue per circa un chilometro fino ad una spianata che corrisponde all'inizio del tratto sterrato. Si percorre un buon tratto su di una carrareccia piuttosto larga e con pendenze minime, fino a giungere ad una strettoia in corrispondenza del primo ponte. A questo punto si è in piena Val Ponci, sul sentiero detto "dei ponti romani": la strada che stiamo percorrendo, ridotta ormai a mulattiera, un tempo era utilizzata per collegare il mare e l'abitato all'entroterra, e passava più volte il torrente. Quel che resta dei ponti è tuttora visibile e spesso anche percorribile. Il sentiero si stringe decisamente ma la pendenza non si fa mai elevata: si procede sempre più o meno in piano lungo lo sterrato principale fino ad un bivio piuttosto evidente, nel bel mezzo del bosco. Qui si prende il sentiero di destra e lo si segue fino ad arrivare in cima all'altopiano, in corrispondenza di un ristorante sito sopra una grotta oggetto di scavi archeologici. Tornando all'itinerario, dal bivio in poi la salita si fa decisamente impegnativa, uno dei pochi esempi di "salita tecnica" che io abbia mai incontrato. Ci si arrampica su gradini di roccia e ghiaia che si susseguono incessantemente e che mettono spesso in difficoltà, anche per via del fondo, decisamente accidentato, e degli spazi angusti, che spesso impediscono qualsiasi tipo di rincorsa. Ci si trova quindi spesso a dover sfruttare il proprio "colpo di pedale", sperando di aver azzeccato il rapporto giusto, perché trovarsi "corti" o "lunghi" in una salita simile può significare mettere il piede a terra e farsi un pezzo a piedi, ma nel peggiore dei casi si arriva in cima con le gambe "spezzate" dai continui stappi. Arrivati allo spiazzo sterrato antistante il ristorante si gira a sinistra lungo la strada sterrata, ed al bivio successivo si prende a destra, in salita, seguendo lo sterrato principale che presto tornerà sentiero. Dopo un paio di strette curve in lieve pendenza la mulattiera ritornerà ad essere abbastanza pianeggiante e consentirà di viaggiare a discreta velocità immersi nella macchia mediterranea, fino ad arrivare alla strada asfaltata che attraversa l'altopiano delle Manie. A questo punto si può percorrere lo stesso sentiero a ritroso oppure svoltare a destra e tornare a Finale su asfalto, lungo una ripida discesa che offre uno splendido panorama sul Mar Ligure. Poiché questo itinerario può essere facilmente raccordato ad altri nella zona, si può scegliere di arrivare all'altopiano lungo una strada differente e più agevole, per risparmiarsi in vista di fatiche maggiori. In pratica, seguendo da Finalpia per le Manie si va a percorrere in salita la strada che poc'anzi ho indicato come alterativa per la discesa dall'altopiano. Si sale regolari ma sempre al sole: idratarsi adeguatamente è d'obbligo. |
Lunghezza:
6 km
Dislivello: 300 mt Asfalto: 20% Sterrato: 80% Salita su asfalto: Ripida Salita su sterrato: Tecnica. Discesa: Facile e veloce Quota max: 300 mt |
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La salita fuoristrada è segnata in blu, mentre l'eventuale variante su asfalto (utilizzabile anche per tornare a Finale) è indicata in verde. |