regia Patrizia Ercole
Teatro delle Clarisse - ore 16.00 – venerdì 5 maggio 2006
Eugène Ionesco Nato a Bucarest nel 1912 da padre romeno e madre francese, visse fino al 1940 a Bucarest. Si è addottorato in francese nell'Università di Bucarest. Si trasferì poi a Paris, dove aveva trascorso parte dell'infanzia. Divenne membro dell'Académie Française. E' morto nel marzo 1994.
Ionesco debuttò come commediografo con La cantatrice calva (La cantatrice chauve, 1950), commedia in un atto e 11 scene, definita dallo stesso autore «anticommedia». In un interno borghese tipicamente inglese, i coniugi Smith conversano, enunciando una serie di constatazioni banali come se ne incontrano nei manuali per l'apprendimento di una lingua straniera. Mary la cameriera torna dal cinema, e annuncia che alla porta ci sono i coniugi Martin. Questi entrano, si siedono, uno di fronte all'altro come se non si conoscessero e cominciano a dialogare: i due coniugi si accorgono di essere tali dopo che nelle loro battute si sono accumulate circostanze che lo provano. Improvvisamente entra un pompiere alla ricerca di un incendio da domare. Questo esce, i quattro personaggi imbastiscono una conversazione fitta di luoghi comuni. Il ritmo si fa più incalzante: i quattro urlano le loro battute con i pugni alzati, pronti a gettarsi gli uni contro gli altri. Le frasi finiscono per diventare suoni senza senso, assonanze, vocali e consonanti isolate. Le luci si spengono. Quando si riaccendono, la commedia ricomincia con i Martin che, seduti al posto degli Smith, dicono le loro battute iniziali. Lentamente il sipario si chiude. E' una 'anticommedia' caratterizzata da un surrealismo soprattutto verbale: la sua comicità, fondata sull'assurdo e il non-senso, costituirà una costante del teatro di Ionesco.