presenta la prova aperta
Bertolt Brecht
(1898 – 1956)
poesie e canzoni
con gli allievi del Laboratorio Teatro & Contorni di Genova.:
pianoforte Andrea Basevi
regia Patrizia Ercole
Biblioteca Internazionale per ragazzi Edmondo De Amicis
1 giugno 2003 - Calata Molo Vecchio – Magazzini del Cotone 2° p. Genova
CONSIGLIO ALL'ATTRICE C. N.
Rinfrescati, amica,
con l'acqua che sta nella secchia di rame fra pezzi di ghiaccio
- gli occhi, aprili sotto l'acqua, lavali -
con la ruvida tela asciugati e leggi
sul foglio al muro le righe difficili della tua parte.
Sappi, lo fai per te, e fallo in modo esemplare.
1. Lilli Marlene
2. Bertolt Brecht 30/10/1947
3. Io voglio andare con l'uomo che amo ...
4. Ed ecco che di colpo, uno di noi cade nella sventura
5. Consiglio all'attrice C. N.
8. La maschera del cattivo
9. Costa tanta fatica calpestare un tuo simile
11. Il cambio della ruota
12. Ferro
13. Da bambini avevamo una cicogna ...
15. Lo spuntare del giorno
16. Il giardino dei fiori
18. Ah! troppo difficile è il vostro mondo...
19. Una continua pena mi pungeva il cuore
21. Mio fratello aviatore
22. I giovani siedono curvi sui libri
23. Dalle biblioteche
25. Le ragazzetto sotto gli alberi
26. Il susino
27. Ricordo di Maria A.
28. Debolezze
29. Polly's Lied
34. Jenny dei Pirati
35. Di che vive l'uomo? Secondo Finale dell'Opera da 3 soldi
L'opera
da tre soldi, scritta nel 1928 da Bertolt Brecht su musica di Kurt Weill,
è considerata il suo capolavoro teatrale; allestita a Berlino nel medesimo
anno, fu replicata per un anno intero e poi venne ripresa negli Stati Uniti
nel 1933. L'opera è un caustico atto d'accusa contro il capitalismo e fu talmente
apprezzata da risultare il più grande successo teatrale degli anni venti.
Fra poliziotti e gangster, prostitute e mendicanti si dipana il dramma buffo
di un mondo votato alla perdizione e in cui non ha più senso distinguere tra
bene e male, poiché i metodi della malavita e quelli dei gentiluomini si equivalgono,
un mondo in cui sparisce la differenza tra ente rispettabile e banditi perchè
i soldi rendono tutti uguali