UN LUOGO COMUNE

 

 

ATTO UNICO

 

Liberamente tratto da

“La segreta oscenità di ogni giorno”

di

M. A. de La Parra

 

INTERPRETI

Lucio Bosco -   Piero Porcu

 

REGIA - MUSICHE - COSTUMI

Teatro di Confine

 

 

LUCI

Francesco Martinetto

 

FONICA

Giorgia Cerruti

 

Un grazie a:

Katya Mondatore

della

“Blue Eyes Dance School” di Asti Via Arò,66

per la pazienza con cui a cercato

di dare “elasticità e grazia”

a due pezzi di legno rinsecchiti

 

e ad

Enrico e Giorgia

per i preziosi consigli

 

Sentite scuse a:

Ettore Petrolini e William Shakespeare

 

 

 

 

Due uomini qualunque, di una città qualunque, si ritrovano in uno spazio comune e sono costretti, loro malgrado, a confrontarsi.

Il linguaggio nel “luogo comune” non può che essere per "luoghi comuni", ma il confronto, pur se farsesco, svela lentamente, inesorabilmente la vera natura dei personaggi, come e cosa realmente sono.  La loro necessità di "esibizione" rivela il loro sentirsi estraniati ed in lotta con il mondo che li circonda ed il loro gesto è come un grido, un voler dire "guardatemi, io sono qui, adesso".  Ecco allora il gesto eclatante, parossistico, la "bomba" da far esplodere in modo che il mondo si accorga della loro presenza, delle loro ragioni, del loro esistere. 

Il percorso che toglierà le "maschere" non è facile, spesso è ridicolo, ma alla fine porterà al reciproco riconoscimento, alla propria ed altrui accettazione, senza riserve, senza pregiudizi.  "Essere ciò che si è" è questo l'arrivo, quindi uscire dai ruoli non nostri, dai copioni che spesso recitiamo per fingere di essere ciò che ci piacerebbe essere e che sovente interpretiamo per apparire come agli altri piacerebbe che noi fossimo. 

Lo spettacolo, tratto da “La segreta oscenità di ogni giorno” dello scrittore cileno M.A. De la   Parra, mette in scena i due protagonisti nell’atto di contendersi una panchina in una situazione alquanto imbarazzante. Il tema della deviazione sessuale è qui volutamente amplificato rispetto alle intuizioni dell’autore ponendo in contrasto i diversi meccanismi psichici che muovono i due personaggi. La molteplicità dei fattori determinanti l’atteggiamento sessuale definitivo si riflette nella varietà di atteggiamenti sessuali manifesti in cui essi trovano sfogo nell’Umanità.

Le loro caratteristiche essenziali, che verranno sicuramente colte dallo spettatore poco più che attento, sono la scelta dell’oggetto in senso narcisistico (una panchina) ed il persistere dell’importanza erotica della zona anale, concretizzata nel gesto fenomenico di sedersi e non solo.

La differenza dei prodotti finali possono essere certamente di natura qualitativa, ma l’analisi dimostra che le differenze tra i loro determinanti sono quantitative. Ciò, inevitabilmente, porta a pensare all’illuminata analisi di Gheorghe Fredrick Vassilie Moll (1890-1902) sul mutamento dell’istinto sessuale in un istinto di “concrectazione” e in istinto di “detumiscenza” Invece di addurre altre prove a favore di questa affermazione, non è questa la sede, diventa imprescindibile citare un passo del brillante ed altamente istruttivo saggio di Kellogs-Flakes avente per oggetto “Anamnesi sul sadismo e masochismo dei gasteropodi dell’emisfero boreale nelle notti di plenilunnio durante il soltizio d’estate del 1927” .In verità fin dal 1874 il fenomeno era stato analizzato dagli insigni studiosi Manetti e Roberts dell’Università di Karinzia nel loro adamantino saggio “Calzino corto - Perchè?” .   Per altro smentite dagli insigni studiosi Tojota-Subaru con  altrettanta  illuminante ed adamantina   chiarezza nel provocante articolo “E perché no?

I due attori in scena sono realmente affetti da psiconevrosi, spessissimo associate all’inversione manifesta, la cui formazione va ricercata negli istinti componenti, che, per la maggior parte si evidenziano come coppie di opposti il cui istinto scopofiliaco e l’esibizionismo nelle forme attive e passive si concretizzano nell’istinto di crudeltà?

Ma andiamo avanti, non cedendo alla tentazione escatologica di valutare le manifestazioni sessuali somatiche nel periodo

 

 

 

 

SCHEDA TECNICA

 

 

 

Titolo:“Un Luogo Comune”

 

Tipo di spettacolo:Atto unico

 

Durata:1 ora e 10 min. c.a.

 

Genere:Comico

 

Attori:Lucio Bosco e Piero Porcu

 

Regia:Teatro di Confine

 

Musiche e Costumi: Teatro di Confine

 

Scenografia:Una panchina di legno e due quinte nere.

 

Luci:Dieci fari con gelatine ambra, rosso, ghiaccio.

 

Fonica:Un lettore CD, mixer, amplificatore e casse

 

Palco:Un palco  6 x 8 metri.

 

Costo dello spettacolo : 700.000 Lire a titolo di rimborso spese

 

 

 

 

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