Vicenza
Stemma fornito da Massimo Ghirardi
(107454 abitanti nel 1991)
(107905 abitanti nel 1995)
Vicenza Città e capoluogo di provincia del Veneto,
situata nella Pianura Padano-veneta fra le prime pendici dei monti Berici (a sud) e delle
Prealpi (a ovest), è attraversata dal tortuoso fiume Bacchiglione e dal suo affluente
Retrone.
Insediamento paleoveneto, "Vicetia" ebbe cittadinanza romana nel 49 a.C.
Occupata successivamente dagli eruli e poi dagli ostrogoti (489), nel 569 divenne ducato
longobardo, quindi fu retta da conti franchi, e vide sorgere nei dintorni notevoli sedi
benedettine (impegnate, fra l'altro, nella bonifica del territorio). Devastata dagli
ungari nell'899, fu governata a partire dall'anno Mille da vescovi-conti, quindi nel XII
secolo si costituì in libero comune e fu tra le città fondatrici della Lega veronese
(1164) e della Lega lombarda (1164-1167). Travagliata da lotte interne, nel XIII secolo
cadde tuttavia in signoria di Ezzelino III da Romano, quindi sotto il dominio dei padovani
e, nel Trecento, degli Scaligeri veronesi e dei Visconti di Milano finché, nel 1404, si
consegnò alla Repubblica di Venezia, condividendone da allora le sorti politiche.
In Vicenza è chiaramente ravvisabile il piccolo
centro storico di origini antiche e medievali, circondato da "contrà" che
ricordano nel nome (ad esempio, "pedemuro San Biagio") la cinta duecentesca, e
affiancato dai vasti ampliamenti scaligeri e veneziani, le cui mura (a tratti sostituite
dai corsi d'acqua) sono in limitata parte conservate entro i viali di circonvallazione.
Intorno, l'abitato moderno si espande radialmente fino a raddoppiare la superficie
cittadina. La città storica conserva parte degli edifici medievali e i monumenti
rinascimentali del periodo veneziano (dopo il gotico tardo della prima metà del
Quattrocento), la cui costruzione corrispose a un'età di fortune economiche
dell'aristocrazia terriera.
Dal 1537, infine, con l'inizio dell'attività architettonica di
Andrea
Palladio, padovano, il Rinascimento maturo donò alla città (e, con le ville, al suo
territorio), gli edifici più notevoli.
Fra i monumenti del Medioevo sono da citare: la basilica dei Santi Felice e Fortunato (del
X-XII secolo), oltre le cerchie murarie, presso un monastero benedettino; le chiese di
Santa Corona, domenicana, gotica del XIII secolo, con tele di Giovanni Bellini e di Paolo
Veronese, e la coeva San Lorenzo, francescana; il Duomo, gotico del XIII-XVI secolo, con
abside rinascimentale (nell'attiguo Palazzo vescovile, è rimarchevole la loggia Zeno, del
1485); e la casa Pigafetta, tardogotica su modello veneziano, dove nel 1480 nacque il
navigatore.
Nel centro, fra le piazze dei Signori, delle Biade,
delle Erbe e la piazzetta Palladio, sorge l'opera maggiore del Palladio a Vicenza, la
Basilica (1549-1617), il cui nome significava "luogo dove si amministra la
giustizia"; essa chiude su tre lati il preesistente palazzo della Ragione,
fasciandolo con una magnifica doppia fuga di portici e loggiati (sull'angolo nord svetta
inoltre la torre di Piazza, alta ben 82 metri ma con solo 7 metri di base, del XII-XV
secolo); sulla piazza delle Erbe s'affaccia anche la loggia del Capitaniato (1572), del
Palladio, a "ordine gigante".
Dello stesso artista sono anche: il palazzo Chiericati, del 1551, il cui fronte si apre in
profondi colonnati, sede del Museo civico, con la Pinacoteca ricca di opere di artisti
veneti fino al XVIII secolo (tra questi, Paolo Veronese, Jacopo Bassano, Giovanni Battista
Tiepolo, Giovanni Battista Piazzetta); il Teatro Olimpico, in legno, che si ispira ai
teatri greci e romani, con scena ornata da statue; il palazzo Barbaran-Porto (del 1571),
sulla contrà Porti, ove s'affacciano anche pregevoli palazzi tardogotici.
Un'altra preziosa via centrale è il corso Palladio, ove sorge il palazzo Dal Toso-Franceschini-Da Schio detto "Ca' d'oro", terminato nel 1477, notevole esempio di gotico-veneziano, e il bel palazzo Trissino-Baston, eretto nel 1592 dal vicentino Vincenzo Scamozzi. Sulle prime ondulazioni dei monti Berici, a sud, si elevano invece la basilica di Monte Berico (costruita fra il 1687 e il 1703), che custodisce un grande dipinto del Veronese; la villa Valmarana, detta dei Nani per le statue disposte intorno al giardino, con i celebri affreschi di Giovanni Battista e Gian Domenico Tiepolo (1757); e la Rotonda (villa Almerico-Capra, 1567-1569), l'opera più famosa del Palladio, a pianta centrale, con quattro pronai ionici uguali e cupola.
La città è il principale mercato per i prodotti
del circostante territorio agricolo e un importante centro industriale, attivo nei settori
metalmeccanico, chimico, farmaceutico, tessile, dell'abbigliamento, grafico-editoriale,
della carta, della pelletteria, della ceramica e dell'oreficeria. La provincia, che
comprende 121 comuni ed è per circa un terzo pianeggiante e per il resto montuosa o
collinare, è dedita all'agricoltura (cereali, viti, frutta, ortaggi), all'industria, con
stabilimenti alimentari, tessili (particolarmente nota è la manifattura della lana),
metalmeccanici e allo sfruttamento delle locali cave di marmo a Chiampo e di pietra tenera a Vicenza. Importante è anche
il turismo, nei centri d'arte e nelle stazioni climatiche e sciistiche prealpine, in
particolare dell'altopiano di Asiago.