Valstagna
Comune a circa 46 Km a nord di Vicenza.
(1856 abitanti nel censimento del 1991)
Il nome deriva da
"stagneus", un aggettivo che significa stagnante; a Valstagna però non c'è
nulla di stagnante, poichè si tratta di "un letto di torrente roccioso e dirupato,
asciutto sempre, eccetto che nelle piene improvvise". Nel dialetto vicentino, però,
l'aggettivo significa anche duro, che meglio si addice alla località.
Nel suo territorio fu rinvenuto materiale archeologico di epoca romana. Valstagna e Oliero
sono citate in un documento del 1205 in cui Ezzelino il Monaco donava agli abitanti il
territorio da loro bonificato. Fece parte per lungo tempo del distretto di Marostica.
Durante la prima guerra mondiale tutto il territorio subì gravi distruzioni.
Grotte di Oliero. Sono quattro ampie cavità scoperte nel 1822 e valorizzate dal naturalista bassanese Alberto Parolini. La prima, detta "Covol degli Ezzelini", un tempo forse era abitata; la seconda è detta "delle due sorelle"; la terza è la bella grotta "Parolini", con un grazioso laghetto formato da un'abbondante sorgente a temperatura costante di 7°C, emissaria delle correnti sotterranee dell'altopiano di Asiago. La grotta "di Cecilia di Baone" è ricordata da George Sand, che la visitò durante un viaggio.
Le risorse economiche agricole,
dovute alla coltivazione del tabacco e del foraggio, e industriali, dovute ad alcune
piccole imprese operanti nei settori estrattivo del marmo e manifatturiero, sono
insufficienti ad occupare tutte le forze di lavoro locali, delle quali più della metà si
recano giornalmente a Bassano