Thiene
Centro di pianura del basso Vicentino a circa 20 Km a nord di Vicenza.
(19894 abitanti nel censimento del 1991)
Il nome probabilmente deriva dal nome
proprio latino "Tillius", nel senso di "terrae Tillienac", "domus
Tilliena" e simili.
Nell'abitato fu rinvenuto materiale archeologico di epoca romana; molto probabilmente fu
"castrum" romano, con castello che aveva la funzione di raccordare i forti
minori della Val d'Astico con quelli del pedemonte e della pianura.
L'abitato si sarebbe sviluppato quindi attorno a un insediamento romano. Da un documento
del 1152 risulta che il suo castello apparteneva ai vescovi di Padova, i quali nel 1166 ne
concessero l'investitura ai rappresentanti del libero Comune di Thiene. Gli Ezzelini e i
Ponzi se ne disputarono accanitamente il possesso e la lotta finì con il sopravvento dei
primi. Alla morte di Ezzelino III da Romano, Thiene subì l'assalto della coalizione a lui
avversa e nuove distruzioni dovette subire nel 1312 per opera di Cangrande della Scala.
Nel 1314 Ponzino, podestà di Padova, per fiaccare gli Scaligeri incendiò, abbattè e
rase al suolo tutto ciò che incontrò nella sua marcia da Bassano a Schio; in questa
occasione il castello di Thiene fu distrutto e restò nella memoria il Castellare.
(Secondo altri storici, il castello sarebbe stato distrutto da Cangrande nel 1312). In
seguito Thiene risorse da tutte queste distruzioni; durante la dominazione viscontea fu
sede di un capitano e durante quella veneziana di un vicario.
Fedele a Venezia, ottenne nel 1492 dal doge Agostino Barbarigo il titolo di città e la
concessione di un mercato franco, cioè esente da dazi. Durante la prima guerra mondiale
fu sede di alti comandi militari e subì numerosi bombardamenti terrestri.
Thiene è un attivo centro
industriale e commerciale dell'alta pianura vicentina. Il suo sviluppo economico è il
risultato di un graduale processo storico di espansione, con una matrice che risale ai
secoli scorsi quando era un fiorente mercato di prodotti agricoli e zootecnici di una
vasta zona e un centro di lavorazione della seta e della lana, assieme ad un altro fattore
molto importante quale è la tenace operosità della popolazione.
Tutte le attività economiche sono abbastanza sviluppate, in loco, certamente quelle
industriali sono preminenti, con una moltitudine di imprese operanti in diversi settori,
però con una maggiore concentrazione in quello meccanico, tessile e delle confezioni,
edile e calzaturiero.
In complesso è una struttura formata da aziende di variatile dimensione; circa una
ventina sono quelle che hanno più di 50 dipendenti, una cinquantina hanno oltre i 10
dipendenti, mentre le unità a carattere artigianale sono quasi 300. L'organizzazione
commerciale, potendo contare su numerose aziende di ogni tipo e settore merceologico,
assicura alla comunità un servizio distributivo abbastanza completo. Pure gli altri
servizi di carattere generale, i trasporti e il credito si stanno adeguando al dinamismo
economico-sociale di questa cittadina. L'attività agricola, sia pure seguendo un suo
proprio sviluppo tecnologico e produttivo, nel sistema economico locale ha un'importanza
di secondo piano.