Noventa Vicentina
Centro tradizionalmente agricolo di una certa importanza a circa 45 Km a sud di Vicenza
(7929 abitanti nel censimento del 1991).
Il nome deriva da "novus",
"novalis", vocaboli che si riallacciano a "nova", cioè terreno da
poco ridotto a coltura.
Fu "castrum" nell'alto Medio Evo; era difesa da un castello che si trova
nominato in un documento del Mille. In un altro documento del 1210 ne viene confermato il
possesso ai vescovi di Vicenza. Nel 1240 il castello fu incendiato da Ezzelino III da
Romano, mentre Noventa stessa fu distrutta nel 1312 o 1313 durante le lotte fra veronesi e
padovani.
Seguì le sorti di Vicenza.
Alcune ville significative: Villa Loredan-Barbarigo, Villa Poiana, Villa Brolanigo.
Le produzioni basilari sono la barbabietola, il tabacco, i cereali oltre a quelle ricavate dagli allevamenti di bestiame, si sono andate espandendo le attività industriali, soprattutto nei settori meccanico, delle confezioni tessili e della lavorazione del tabacco, assieme a quelle commerciali.