Malo

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Centro pedemontano dell'alto Vicentino che si trova a circa 16 Km a nord-ovest di Vicenza

(11197 abitanti nel censimento del 1991).

Nella forma Malo il nome compare nel '500, prima era riportato come Malado. La base del nome, "Malatus", non è improbabile che derivi da "malum", cioè melo, però la cosa è assai incerta; alcuni autori suppongono che il vocabolo, di cui non si conosce il significato, sia di origine prelatina.
Nel territorio furono rinvenuti manufatti del Neolitico e materiale archeologico di epoca preromana e romana; vi è stato pure scoperto un cimitero longobardo. Diplomi di Berengario I, Ottone III e Federico I (1158) ne riconoscono il possesso ai vescovi di Vicenza. Fu feudo della famiglia Conti e poi, dal 1222, di nobili locali. Nel 1263 i ghibellini, cacciati da Vicenza, si impadronirono di Marostica, Thiene, Malo e Isola di Malo da dove molestavano il territorio. Fu allora che Vicenza, malauguratamente, si rivolse per aiuto a Padova, la quale finì per assoggettare tutto il Vicentino. Malo seguì poi le sorti di Vicenza.

Ha una economia industriale ed agricola abbastanza sviluppata. La struttura industriale è formata da molte aziende di piccola dimensione come filande, aziende alimentari, del cuoio, edilizie, dei materiali da costruzione, del legno e delle confezioni. In agricoltura, come apporto di reddito, rilevanti sono gli allevamenti bovini, suini e avicoli.


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