Arzignano
Attivo centro industriale situato sulla riva sinistra del Chiampo, all'imbocco della valle omonima , a circa 20 Km a ovest di Vicenza.
(21107 abitanti nel censimento del 1991)
Il nome deriva da "Arx
Jani": si ritiene infatti che il dio romano Giano fosse qui assai venerato; oppure
dal nome latino "Argenianus", cioè terra, possedimento di "Argenius".
Nella località di Tezze furono rinvenuti edifici, iscrizioni, suppellettili e monete
romane di età imperiale; sono inoltre venuti alla luce grandiosi piloni di un probabile
impianto idraulico romano. Da questi fatti si può ritenere che nella zona ci fossero
insediamenti stabili fin dal I° secolo d.C..
Scavi recenti in località Altura hanno poi confermato che tali insediamenti perdurarono
anche in età longobarda. Arzignano si trova citata per la prima volta in un atto di
donazione del 983 al monastero di San Felice di Vicenza.
Alla metà dell'XI secolo era possesso di signori locali, che ebbero il titolo di conti di
Arzignano; tale signoria perdurò sino al tempo degli Ezzelini. All'epoca della
dominazione scaligera, i conti furono a capo di un vasto movimento di ribellione che
costò molte vite verso il 1340 e ancora nel 1412. Il paese aveva anche dovuto, nel 1377,
subire il saccheggio di Bernabò Visconti. Nel 1630 fu il primo paese vicentino colpito
dalla peste che si diffondeva da Verona; la micidiale epidemia fece 5.000 vittime. Fu
legato in epoca seguente alle vicende di Vicenza e poco dopo il 1880 ebbe una linea
tranviaria che lo collegava al capoluogo via Montecchio.
Vi nacque il disegnatore e pittore Achille Beltrame
(1871-1945). Interessanti le ville Mattarello, Montanari, Ziggiotti, ora Salviati, Leone Montanari.
In questa cittadina industriale sono particolarmente sviluppati a livello industriale e artigianale i settori elettromeccanico, meccanico, conciario, delle confezioni, edilizio ed estrattivo. Sviluppato è anche, di riflesso, il settore terziario dei trasporti e del commercio. Particolare importanza ha assunto il mercato delle pelli grezze e conciate. L'agricoltura ricopre un ruolo complementare ed i prodotti tipici sono ortaggi, vini e cereali.