Arcugnano
Luogo di villeggiatura in posizione pittoresca sopra un'altura a circa 8 Km a sud di Vicenza.
(6023 abitanti nel censimento del 1991)
Deriva da fundus Arconianus, cioè
fondo, possedimento di Arconius. In varie località dell'antico bacino del Fimon furono
compiute, fin dal 1860, ricerche archeologiche che portarono alla scoperta di resti di
palafitte. Originarie della Svizzera, le palafitte si diffusero in tutta la Valle Padana;
a Fimon, come del resto attorno al laghetto della Fontega ora prosciugato, apparvero nel
Neolitico (secondo alcuni studiosi) o nel successivo (secondo altri). Assieme alle
palafitte furono ritrovati oggetti d'osso, piroghe, stoviglie a impasto nero, accette di
pietra e di bronzo.
Arcugnano viene ricordata nel 1186 come possesso del vescovo di Vicenza. Nel 1261 gli
abitanti del paese rifiutarono di pagare le decime alla cattedrale; ne sortì una contesa
che culminò con la scomunica degli arcugnanesi (1327).
Successivamente il paese seguì le sorti di Vicenza, passata a Venezia nel 1404.
Notevole le ville: Franceschini Canera di Salasco, Pozza, Barrera,Calvi
Oltre all'attività agricola , che è
imperniata sulla produzione di cereali e sull'allevamento del bestiame, rilevante è
l'artigianato con varie imprese soprattutto nei settori dell'abbigliamento, del legno,
molitorio e meccanico.