Venezia
Stemma e descrizione forniti da
Massimo Ghirardi
L’emblema di Venezia, che la Repubblica Veneta non ha mai
sentito il bisogno di codificare, fu formalmente concesso solo nel 1825
dall’Imperatore d’Austria (e del Lombardo Veneto). Presentava un campo d’azzurro
al leone di San Marco “in maestà” (in veneto si dice “in moleca”) al naturale
tenente il libro del Vangelo aperto sul quale era scritto PAX TIBI MARCE
EVANGELISTA MEUS, timbrato dalla corona ducale a fioroni e accollato all’aquila
imperiale austro-ungarica.
Il 15 docembre 1879 il Consiglio Comunale di Venezia approvò uno scudo azzurro
al leone di San Marco d’oro senza corona, riconosciuto poi dal Capo del Governo
i 1 maggio 1942.
Lo stemma fu “aggiornato” attraverso un’accurata ricerca che il Comune affidò a
Marco de Biasi (della Deputazione di Storia Patria di Venezia) e Giorgio
Aldrighetti (della Società Italiana di Studi Araldici) e poi adottata dal
Consiglio Municipale all’unanimità il 24/25 giugno 1996 e concesso dal
Presidente della Repubblica il 6 novembre 1996.
“D’azzurro, al leone d’oro, alato e nimbato dello stesso, con testa posta di
fronte, accovacciato, tenente tra le zampe anteriori avanti al petto il libro
d’argento aperto dell’Evangelo scritto delle parole a lettere maiuscole romane
di nero PAX TIBI MARCE [la pace sia con te Marco…] nella prima facciata in
quattro righe ed EVANGELISTA MEUS […mio evangelista] nella seconda facciata,
similmente in quattro righe. Lo scudo di forma veneta sarà timbrato dal corno
dogale”.
La corona tipica del doge di Venezia o “corno”, derivata dal berretto frigio
simbolo di libertà, ricorda la millenaria storia della Repubblica di San Marco;
lo scudo, di tipo veneto (ma usato anche altrove) ricorda lo scudo sempre usato
a Venezia.
La Città è oggi divisa in 6 circoscrizioni dette “Sestrieri”, tre per ogni
sponda del Canal Grande: CASTELLO, SAN MARCO, CANNAREGIO, SAN POLO, SANTA CROCE
e DORSODURO.
Dorsoduro comprende le isole della Giudecca, di San Giorgio Maggiore e
Pellestrina (già Comune autonomo).
Fino al 1271 Murano era parte di Cannaregio, in quell’anno venne istituito il
Comune omonimo e solo di recente ne è tornato a far parte.
Le abitazioni di ogni Sestriere sono numerate a partire da 1.
Stemma e descrizione forniti da Massimo Ghirardi