Pontremoli
Stemma e descrizione forniti da Massimo Ghirardi
Su una stretta lingua di
terra, alla confluenza del torrente Verde nel fiume Magra, fu costruita nel X
secolo una torre difensiva presso il Passo della Cisa, lungo il percorso della
“Via Francigena” (“che nasce in Francia”) che i pellegrini del Nord Europa
percorrevano per raggiungere Roma. A quella torre nel XIII secolo fu unito un
ponte di legno con pilastri di pietra, spesso travolto dalla piena del fiume.
Questo sarebbe all’origine delle armi della città di Pontremoli, che presentano
appunto una torre su una roccia, sopra le acque, con un ponte a fianco.
La tradizione locale identifica l’attuale torre dei Seratti (detta “del
Casotto”) e l’attiguo ponte di San Francesco di Sotto con il disegno dello scudo
municipale (al punto che il ponte è detto anche “ponte stemma”!).
Quanto al nome della città, si vuole collegato all’antico ponte instabile (“pons
tremulus”) o ancora al fatto di essere al servizio di un importante centro lungo
la via per Roma (“Pons Romae” o “Pons Romuli”). Taluni lo fanno derivare anche
da una varietà di pioppo (Populus Tremulus) da cui “ponte dei pioppi”: in latino
“pons populi” o “pons tremuli”.
Nel 1778 il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo dichiarò Pontremoli “città
nobile” e la eresse a sede di Diocesi: a ciò potrebbe riferirsi la corona aurea
nel campo rosso sopra il ponte (che non compare negli stemmi più antichi).