Mulazzo

MulazzoMulazzo

Stemma e descrizione forniti da Massimo Ghirardi

Il feudo di Mulazzo, importante centro dell’alta valle del Magra di origine Romana, fu sede dei Malaspina dello Spino Secco (uno dei due rami principali della famiglia che dominava la Lunigiana medioevale, l’altro era detto “dello Spino Fiorito”) che ampliarono le fortificazioni tutt’ora visibili e richiamate dalla figura dello stemma comunale.
La torre vorrebbe rappresentare, popolarmente, la costruzione (ormai in rudere) che domina l’abitato detta “Torre di Dante” e legata allo storico soggiorno dello scrittore nel 1306 ospite dei Malaspina e ambasciatore di Firenze nel tentativo di pacificazione tra i Malaspina e il vescovo di Luni. È anche molto somigliante ad uno degli accessi principali al borgo murato: Porta Genova.
Il disegno è di formazione novecentesca: l’insegna storica di Mulazzo era una torre aperta custodita da un lupo (o “lupa”: in riferimento all’origine Romana) e oggi sostituita con una più “pacifica” colomba.
Il terrazzo fluttuoso d’azzurro e d’argento è probabilmente un’allusione alla posizione del paese, dominante una stretta valle secondaria formata del Mangiona affluente del Magra, e poco distante dalla confluenza in quest’ultimo.
Passato al Ducato di Parma (il duca Carlo III di Borbone-Parma soleva assumere il titolo di Conte di Mulazzo, allorché viaggiava in incognito) nel 1859 fu aggregato alla novella Provincia di Massa e Carrara.

 



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