Latina
Stemma fornito Elisabetta Rampin della Dueffesport
Nel centro di uno
scudo, a fondo azzurro, campeggia la torre civica, emergente dalla palude. Il
tutto è circondato da fasci di spighe mature di grano, legate da un nastro con
il motto: LATINA OLIM PALUS.
Superficie | 277,79 Km q |
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Altitudine | 21 mt. s.l.m. |
Abitanti | 109.681 |
Nome abitanti | Latinensi |
Longitudine | 12°54'12" |
Latitudine | 41°27'59" |
La data di nascita ufficiale della
città è il 18 dicembre 1932, Littoria viene alla luce con il suo centro urbano
chiamato Quadrato che si formò attorno al primario nucleo eretto dai coloni e
dai tecnici idraulici che operarono a lungo nella zona durante la bonifica. Oggi
il Quadrato, il cui nome risale alla misura terriera utilizzata dai Romani, è
ricordato con una piazza a testimonianza della prima cellula di Littoria.
La storia più recente segna le tappe della progressiva rivoluzione economica di
quest'area: nata come città essenzialmente agricola, ha trasformato la sua
fisionomia con le centinaia di poderi edificati dall'Opera Nazionale Combattenti
e consegnati ai coloni sparsi nell'Agro bonificato. L'idea di realizzare una
città al centro dell'area bonificata fu di Valentino Orsolini Cencelli,
presidente dell'Opera Nazionale Combattenti, il quale riteneva l'esistente
Cisterna troppo decentrata rispetto ai territori sanati dell'Agro. Di questa
idea si convinse anche Benito Mussolini il quale, dopo aver visitato le opere e
i lavoratori il 5 aprile del '32 insieme al Commissario Cencelli, incaricò di
sviluppare il progetto l'architetto Oriolo Frezzotti. Il piano dei lavori e i
progetti furono elaborati in maniera rapidissima, sollevando per questo anche
qualche critica, ma la bontà del lavoro fu sottolineata dal fatto che il
progettista aveva tenuto in grande conto la logistica della viabilità
territoriale e la morfologia del territorio. Littoria nacque inizialmente come
un centro agricolo indissolubilmente legato all'area produttiva circostante
visto che la sua finalità non si esaurisce al perimetro del nucleo urbano ma si
dilata a tutto il territorio. Il piano elaborato da Frezzotti, applicando un
modello radialconcentrico, collegava organicamente Littoria ai Borghi,
raccordando gli insediamenti alla viabilità di servizio e di attraversamento
territoriale dell'area bonificata, a partire dal trivio in località Cancello di
Quadrato, cui facevano riferimento prima del 1918 i vari edifici di una delle
aziende Caetani, poi acquisite dal Consorzio di Bonifica di Piscinara. Per il
trivio passava il primo tratto della ferrovia che i Caetani avevano costruito
nei primi anni del '900, finalizzata alla realizzazione delle reti viarie.
Dal semplice borgo di servizio alla bonifica, Littoria diventò centro rurale nel
1932, centro comunale nel 1933 e capoluogo di provincia nel 1934.
Attraversata o sfiorata dai maggiori canali di bonifica: quello delle Acque
Medie, delle Acque Alte (canale Mussolini) e di Rio Martino, la città si è
sviluppata secondo una pianta ottagonale con le strade diramate a raggiera dal
centro, motivo conduttore del Piano Regolatore dell'architetto Oriolo Frezzotti.
Mutato nel
1946 l'originario nome di Littoria in Latina,
la città ha conservato intatti negli edifici pubblici i caratteri propri
dell'epoca in cui nacque: il Palazzo municipale con la torre, il Tribunale, il
Palazzo del Governo e quello di fronte della Banca d'Italia in Piazza della
Libertà, al centro della quale sorge una fontana marmorea a forma di fascio
littorio composto da spighe di grano, donata dalle città di Asti e Vasto, la
Cattedrale di S. Marco che si affaccia sull'omonima piazza, il Palazzo
dell'Opera Nazionale Combattenti, la Piazza del Quadrato e i portici dei Palazzi
Finanziari e degli edifici comunali, tra le caratteristiche più interessanti la
quantità e la varia tipologia delle piazze che Frezzotti distribuì alle
intersezioni tra i raggi e gli anelli dello schema a raggiera della Città Nuova.
Da visitare: Il palazzo comunale 1932-1933,
Arch. Oriolo Frezzotti.
L’edificio eseguito dall’Opera Nazionale Combattenti (O.N.C.) è a due piani con
piano rialzato a portico, rivestito in travertino e cortina, con copertura a
tetto. La Torre civica con orologio, alta 32 metri, è sormontata da un’asta
portabandiera, la cella campanaria contiene una campana eseguita su disegno di Frezzotti.
L’ingresso al municipio è sormontato da una loggia con lapide commemorativa. La
questura,
Ing. Arch. Ernesto Caldarelli 1934-36.
L’intero isolato venne realizzato lungo il Corso della Repubblica (già Corso
Vittorio Emanuele III) su progetto dell’Ufficio Tecnico dell’Amministrazione
Provinciale di Roma. L'Opera Nazionale Balilla (O.N.B.),
Arch. Oriolo Frezzotti - Dott. R.Ricci consulente -1932.
Localizzato su Piazza San Marco (già Piazza Savoia), di fronte alla "Casa del
Combattente" è un edificio simmetrico rispetto all’asse maggiore, realizzato a
due piani sul fronte e a tutta altezza sul retro (ospitava un’ampia palestra). Il
Palazzo "M",
Arch. Oriolo Frezzotti - 1938-1942. Già Casa del Fascio, l'edificio faceva parte di un più ampio progetto che prevedeva la realizzazione
del Foro Mussolini o Littorio, di una Caserma, della palestra per le
organizzazioni giovanili e della sede della Casa del Fascio. Il Palazzo del Governo,
Arch. Oriolo Frezzotti - 1933.
L’edificio venne inaugurato il 18.12.34 in occasione dell’istituzione della
Provincia di Littoria, come sede della Prefettura e dell’Amministrazione
Provinciale. Il complesso edilizio si caratterizza per il corpo centrale
avanzato sulla Piazza della Libertà (già Piazza XXIII Marzo), rivestito in
travertino e scandito da un portale che raggiunge il terzo piano. Le ali sono
più basse ed arretrate.
Per altre informazioni consultare il
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non ufficiale oppure l'originale
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