Fratello
del più celebre Francesco Gamba, disegnatore di Tex e Zagor,
Pietro passerà la sua vita all’ombra illustrando fumetti
di ‘serie B’ come, in questo caso, Jolanka. Poco si conosce
di lui, pertanto ci occupiamo di parlare del fumetto in questione.
Pubblicato nel settembre 1970 dall’editore Furio Viano di Milano,
Jolanka è stato il primo fumetto per adulti realizzato interamente
a colori, e, assieme ad Isabella e Jolanda De Almaviva, è tra
le più affascinanti eroine del filone cappa e spada.
Nella seconda metà del XVI° secolo Jolanka, bella ed ingenua
fanciulla di nobili origini, diventa la dama di compagnia di Maya
De Rosales, amante del vicerè di Panama.
Introdotta a corte, viene iniziata da questa donna perversa ed impareggiabile
esibizionista, ai piaceri dell’amore saffico.
Jolanka diverrà abile spadaccina e cavallerizza, esperta in
ogni forma di malizia, e riuscendo a mantenere la propria illibatezza
concretizza il vizio e la virtù.
La rivalità scoppierà presto tra le due donne, innamoratesi
entrambe del nobile Hidalgo che le ha salvate dalle violenze dei banditi.
E’ Jolanka a vivere questo breve e turbolento amore, mentre
Maya vistasi respinta, riesce ad ordire una trama contro Hidalgo che
viene accusato ingiustamente di cospirazione e tradimento contro il
viceré.
Costretto a fuggire, Hidalgo diviene un fuorilegge e col nome de “Il
Falco” sarà a capo di una nave di pirati, ma morirà
in un agguato.
Decisa a vendicarsi di Maya, responsabile di avere sterminato la sua
famiglia e di aver distrutto la vita dell’unico uomo che ha
amato, Jolanka prende il comando della nave dei pirati.
Farà mummificare il corpo del Falco che custodirà a
bordo della nave, e indossando una maschera che ne riproduce il volto,
ne perpetuerà le gesta.
Le sono accanto il fedele pirata Rampino, Rona e Loana la vergine
indiana, che la accompagneranno in scorrerie fra oceani e terre del
vecchio e nuovo mondo. Nasce così la bionda e sensuale venere
corsara, leale quanto crudele, logica quanto imprevedibile.
La vedremo inseguire la sua vendetta in audaci avventure fra duelli,
abbordaggi, ed una dose di erotismo e sadomasochismo, che rappresentavano
un forte richiamo per i lettori.
Il personaggio riscosse un notevole successo, le tirature di allora
erano molto alte, e la pubblicazione continuò per sei anni
e 69 numeri, avendo anche una ristampa in bianco e nero, nel più
classico formato tascabile. Ad un certo punto comunque anche la serie
formato gigante passò al bianco e nero, abbassando il prezzo
di copertina che probabilmente era troppo elevato per il periodo.
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