Sandro Angiolini
Nato il 9 giugno 1920 a Milano, Sandro Angiolini esordisce all'inizio degli anni Quaranta collaborando con illustrazioni e vignette a quotidiani e periodici. Dopo aver partecipato alla realizzazione del lungometraggio a disegni animati La rosa di Bagdad e dopo aver disegnato qualche fumetto rosa, negli anni Cinquanta dà vita a Chicchirichì e a numerosi altri personaggi per l'infanzia. In seguito si dedica per parecchi anni all'illustrazione, soprattutto per il mercato estero, e nel 1966 torna ai fumetti dando vita, su testi di Giorgio Cavedon, a Isabella, una capostipite del fumetto sexy made in Italy. In seguito disegna le avventure dell'agente segreto Goldrake e di eroine sempre più disponibili e disinibite, tra le quali bisogna ricordare almeno Vartan, Una, Belzeba e La Poliziotta. Sandro Angiolini è morto nel 1985.
SANDRO ANGIOLINI,
UN MAESTRO DEL FUMETTO DIMENTICATO Sandro Angiolini: un nome
che a molti di voi non dirà nulla, ma credo che difficilmente
un appassionato di bondage possa non aver mai nemmeno sentito parlare
di 'Isabella' o 'Vartàn', vere e proprie icone del bondage
a fumetti. All'inizio degli anni '50 diventa il principale disegnatore delle edizioni Dardo, ma la svolta che ci interessa avverrà solo nella seconda metà degli anni '60. Nel 1966, con il crescente interesse per i 'fumetti per adulti' (Diabolik, Kriminal, Satanik, Sadik e i vari 'neri' minori), dall'incontro con Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon nasce l'idea per quello che sarà il primo fumetto erotico italiano in formato tascabile: ISABELLA. E' Angiolini a proporre di pubblicare una sorta di rifacimento in chiave sexy di un romanzo d'appendice. Barbieri, che già aveva in mente di sfruttare in qualche modo il successo dei film di 'Angelica, la Marchesa degli Angeli', tira fuori 'Isabella, la Duchessa dei Diavoli', le cui avventure verranno poi sceneggiate da Cavedon, il quale, vista anche l'ambientazione secentesca, si ispirerà più ai Tre Moschettieri che non ad Angelica. La bella spadaccina era l'unica superstite di una nobile casata della Lorena distrutta dal barone Von Nutter, suo principale violentatore e flagellatore nel corso delle sue avventure, in alternanza con bestiali armigeri, nani deformi e bieche torturatrici lesbiche. Sempre nel 1966, da un'idea di Renzo Barbieri, Angiolini crea graficamente l'agente segreto GOLDRAKE (le cui avventure verranno poi proseguite dallo Studio Montanari), la spia playboy con il volto di Jean Paul Belmondo, la cui amante Ursula (con le fattezze di Ursula Andress) finiva spesso in bondage in balia di turpi mercenari, dissoluti neonazisti, laidi ufficiali cinesi (non posso non citare uno di questi: il generale Fan-Ku!) e perverse avventuriere internazionali, su cui primeggiava la suppliziatrice Madam Brutal. Nel 1969 inizia a disegnare per l'editore Furio Viano VARTAN, una splendida pistolera del selvaggio west le cui avventure proseguiranno fino al 1977. Intanto ha anche cominciato a realizzare copertine per le collane GIALLO MONDADORI e SEGRETISSIMO (cosa che continuerà a fare fino agli anni Ottanta), tenendo sempre ben presente che una fanciulla in pericolo legata e poco vestita sa attrarre i lettori di romanzi polizieschi alla stregua dei divoratori di fumetti erotici. Negli anni '70 inizia una fortunata collaborazione con la Edifumetto, casa editrice fondata da Renzo Barbieri dopo il 'divorzio' con Cavedon, che porterà a nuove eroine sexy quali UNA (soli 12 numeri usciti nel '76 che a detta di molti costituiscono il capolavoro grafico di Angiolini, ma dove purtroppo, cosa anomala per la produzione del disegnatore, il bondage latita), BELZEBA e LA POLIZIOTTA, che continuerà a disegnare fino alla sua morte, avvenuta prematuramente nel 1985, quando a soli 65 anni viene portato via da un male incurabile. Purtroppo il nome di questo
disegnatore che ha fatto la storia del fumetto rimane quello di un
emerito sconosciuto anche per gran parte degli appassionati di fumetti,
un po' perchè i tascabili per adulti non erano firmati dagli
autori, un po' perchè la critica fumettistica 'blasonata',
pur esaltando il fumetto erotico d'autore (Crepax, Manara...), ha
sempre considerato i fumetti erotici 'popolari' come prodotti bassi,
di serie Z, senza mai preoccuparsi di fare dei distinguo, di tracciare
una linea netta fra i tanti tascabili che effettivamente contenevano
merda e quelli che invece erano piccoli gioellini. Questo piccolo
articolo vuol essere un modo per ricordare Angiolini e tanti altri
bravissimi 'militi ignoti' del fumetto(Bruno Marraffa, Franco Tarantola,
Angelo Maria Ricci, Mario Cubbino, Dino Leonetti, ecc.) che in passato
hanno saputo accendere la luce rossa nei nostri sogni di adolescenti.
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