Il versante destro (venendo da Torino) della Valle di Susa presenta
subito dopo Bussoleno un notevole basamento calcareo nella parte inferiore,
sovrastato da formazioni geologiche più incoerenti quali serpentini,
anfiboliti e calcecisti. Mentre la parte superiore è stata fortemente
intaccata da fattori di erosione, la barriera calcarea ha meglio resistito.
Unici segni riscontrabili sono rigature prodotte dall'antico ghiacciaio
e le profonde gole prodotte dallo scorrere delle acque. L'esempio più
evidente è l'orrido di
Foresto, un vero e proprio "canyon"
nostrano, nel quale si può arrampicare anche in caso di pioggia
grazie alla sua parete strapiombante.
Poco prima dell'orrido è facile riconoscere (vedi foto sotto) le palestre di arrampicata a poche centinaia di metri dal
centro abitato di Foresto. Alla base, proprio a partire da un comodo parcheggio
le "pareti di marmo";
appena sopra, raggiungibile con un comodo sentiero si raggiunge il settore
delle "striature nere" riconoscibili
a chilometri anche dall'Autostrada; proseguendo ancora per il sentiero
troviamo "le terrazze di Avalon".
Alla sinistra il recente settore "loggia dei massoni".
Per l'Orrido di Foresto e la Loggia dei Massoni (entrambe comunque raggiungibile a piedi dalle Paretine di Marmo) bisogna svoltare a destra una volta raggiunto il cartello indicatore di Foresto sulla statale. Arrivati alla piazza centrale con la chiesa parcheggiare (la strada continuerebbe per altri cento metri ma con divieto di accesso ai non residenti, rispettiamolo) seguire le indicazioni per l'orrido.
Puoi anche cliccare direttamente sulla foto per passare alle pagine relative...
1 Pareti di marmo |
2 Striature nere |
3 Terrazze di Avalon |
La loggia dei massoni |
Orrido di Foresto |
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