STAMPA LIBERA?




"Che follia fare un brindisi alla stampa indipendente! Ciascuno, qui presente questa sera, sa che la stampa indipendente non esiste. Lo sapete voi e lo so io: non c'è nessuno fra voi che oserebbe pubblicare le sue vere opinioni, e, se lo facésse, lo sapete in anticipo che non verrebbero mai stampate. Vengo pagato duecentocinquanta dollari alla settimana per tenere le mie vere opinioni al di fuori del giornale per cui lavoro. Altri fra di noi ricevono la stessa somma per un lavoro simile. Se autorizzassi la pubblicazione di un'opinione sincera in un numero qualunque del mio giornale, perderei il mio impiego in meno di ventiquattro ore"; "La funzione di un giornalista è di distruggere la verità, di mentire radicalmente, di pervertire, di avvilire, di strisciare ai piedi di Mammona e di vendersi egli stesso, di vendere il suo Paese e la sua gente per il proprio pane quotidiano o - ma la cosa non cambia - per il suo stipendio. Voi questo lo sapete e io pure: che follia allora fare un brindisi alla stampa indipendente! Noi siamo gli strumenti e i vassalli di uomini ricchi che comandano da dietro le quinte. Noi siamo i loro burattini; essi tirano i loro fili e noi balliamo. Il nostro tempo, i nostri talenti, le nostre possibilità e le nostre vite sono di proprietà di questi uomini. Noi siamo delle prostitute intellettuali" - John Swinton, redattore capo del New York Times, ad un banchetto in suo onore presso l'American Press Association, 1880.






SE NON STATE ATTENTI
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