Droga:
Chi aiuta i genitori?
Droga:
Chi aiuta i genitori?
Venerdì,
30 gennaio 2009 08:00
Non per povertà né per infelicità: le sostanze oggi si prendono “per sballo” e per evitare la fatica di parlare con gli adulti. Ecco perché, una volta di più, per salvare i figli servono madri e padri. Ma non da soli.
di
Monica Ceci
Uniti,
responsabili, consapevoli, informati. Attenti
(non invadenti), cultori della legalità, capaci di mettersi in
discussione,
pazienti, tenaci, non manipolabili. È una lista parziale delle qualità
necessarie ai genitori che vogliono aiutare un figlio a uscire dalla
tossicodipendenza, pescate in ordine sparso nei discorsi di esperti
molto autorevoli,
che da decenni curano chi abusa di sostanze vecchie e nuove.
La
breve indagine svolta consente di aggiungere gli
altri requisiti: candidi come le colombe (i genitori devono saper dare
fiducia), astuti come i serpenti (devono sapere quando negarla), con
una certa
disponibilità economica (è probabile che debbano supplire con i propri
mezzi
alle carenze dei servizi pubblici e privati, oltre che mantenere per
periodi
più o meno lunghi persone inattive che non godono di alcun sussidio, ma
incapaci di lavorare), con orari di lavoro flessibili (per incontrare
psicologi
e operatori a scadenze regolari, durante percorsi terapeutici che non
sono mai
brevi), privi di problemi personali capaci di sottrarre energie alla
missione
di recupero-figlio, e in particolare di tensioni interne alla coppia,
origine
delle tipiche contraddizioni nelle quali un ragazzo “si insinua”, o
meglio “si
adagia”.
Fuori
dalla porta c’è un Paese ufficialmente monolitico,
che condanna quasi all’unanimità (90%) il consumo di
ogni sostanza, senza differenza tra quelle cosiddette pesanti e quelle
cosiddette leggere (dalla Relazione al Parlamento sullo stato delle
tossicodipendenze in Italia presentata nel giugno 2008), mentre più
della
metà degli studenti fra i 15 e i 19 anni ritiene “facile” reperire
in breve
tempo qualunque sostanza psicoattiva illegale, in luoghi non del tutto
imprevedibili quali la strada, la discoteca, la scuola, le case degli
amici e,
in misura crescente, Internet.
I
dati sul consumo (per quel che valgono i consumi dichiarati)
segnalano l’aumentata diffusione della cannabis e degli allucinogeni,
mentre
restano più o meno stabili eroina e cocaina, ma i numeri affogano
davanti alla
difficoltà più spesso citata dagli operatori che è quella dei
poliabusatori,
ragazzi che prendono tutto, quasi sempre droghe sintetiche di cui
magari si
conosce il principio attivo ma non l’esatta composizione, e dunque
nemmeno gli
effetti precisi, e che vengono da qualunque esperienza e ceto sociale. Non
ci sono identikit né certezze, tuttavia dalla comunità Saman arriva
un altro tipo di statistica, alla quale invece varrebbe la pena
dedicare
attenzione.
La
metà dei tossicodipendenti che
inizia un percorso di recupero, secondo il presidente Achille
Saletti,
lo interrompe prima di finirlo. «Però quando le famiglie non delegano, quando
si prendono carico del proprio congiunto e si impegnano a seguire esse
stesse
un percorso di cambiamento, gli abbandoni si riducono della metà»,
dice
Saletti. Ecco dunque a che cosa servono i genitori, anche quando sono
un po’
meno perfetti del necessario. È stato lì che ci siamo chiesti: ma chi
li aiuta?
Un
passo indietro nelle famiglie “normali”.
Qui, così come nelle scuole “normali”, la prevenzione
ha perso silenziosamente gran parte del suo appeal. Non che non si
faccia,
anzi: i nostri sono i tempi dei kit antidroga distribuiti dal Comune,
degli
“sportelli di ascolto” con lo psicologo attivi in molti istituti. «Ma
le
diverse generazioni non comunicano sul tema droga», spiega Corrado
Celata,
responsabile della prevenzione delle dipendenze della Asl Città di
Milano.
«C’è l’adulto sui 50 anni, tipicamente il dirigente scolastico, per il
quale
droga uguale siringhe, uguale eroina, uguale morte; se non si trovano
siringhe
nei bagni vuol dire che problemi gravi di droga a scuola non ce ne
sono; non
importa che adesso l’eroina si fumi. Ci sono i 30-40enni genitori di
bambini in
età evolutiva, i più incerti su cosa permettere e cosa vietare: hanno
in mente
le canne e la sperimentazione di qualche droga all’università, sanno di
essere
stati allevati con molti falsi tabù. Poi ci sono i ragazzini che
sentono
parlare di droga tutti i giorni ma, da parte loro, ne parlano solo con
gli
amici; non con gli psicologi, non con gli insegnanti, non con i
genitori.
Informazioni e consigli provenienti dal “canale adulti” vengono
educatamente
ascoltati - sono quello che ci si aspetta, quello che i grandi devono
dire - e
poi lasciati cadere. La rimozione sociale della droga è enorme».
La tossicodipendenza oggi non c’entra più necessariamente con gli ambienti degradati e la povertà...
25
commenti
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mia
figlia
di
manuela mantelli
Giovedì,
22 gennaio 2009 16:12
un
bellissimo articolo ,tutto vero,ci siamo fatti aiutare ma no
dal sert o dal solito spicologo ma dal gruppo diuna comunità
validissima e
ancora adesso a distanza di tre anni proseguiamo afare gruppi di
autoaiuto
.Questi figli cosi' fragili non vanno mai abbandonati !
nessuno
di
elsy
Sabato,
24 gennaio 2009 17:57
non
li aiuta nessuno perhce' sono realta'sommesse
Ci
siamo pure noi
di
Familiari Anonimi
Martedì,
27 gennaio 2009 17:10
Esistono
tante realtà sconosciute sul territorio nazionale che
offrono auto-aiuto ai genitori di dipendenti. La nostra associazione la
trovate
presso il sito web: familiarianonimiitalia.it - con le indicazioni del
programma e le nostre sedi in Italia.
Ma
dove è questo gruppo di una comunità validissima???
di
romualdo
Venerdì,
1 maggio 2009 20:51
Sembra
di stare in una stanza buia, in rigoroso silenzio
mio
figlio 21 enne
di
fabrizia
Lunedì,
4 maggio 2009 20:23
dopo
4 anni sono finalmente barricata in casa da un mese in
attesa dell'entrata in comunità.per mio figlio.. vogliono la nostra
disperazione. fino all'ultimo non si entra. ma una madre sola
è....molto sola.
terribili gli umori alternanti del ragazzo nell'attesa dell'entrata.
ogni 2
giorni ha bisogno di fumare eroina...il metadone è uno schifo che non
so quanto
possa aiutarlo a dire di no!!!! che disgrazia poveri giovani vuoti e
senza
valori. per me la causa è l'assenza dei padri sia fisica che
psicologica. Vi
prego tornate ad essere autoritari. I ragazzi hanno bisogno di
REGOLE!!!!
PENSIERO
di
LIA
Domenica,
31 maggio 2009 17:23
PENSIERO
è SVEGLIARMI AL MATTINO è NON SAPERE SE VIVI PER VIVERE
HO VIVI PER TE HO CONDUCI LA VITA TUA PER GLI ALTRI BELLE POSSONO
SESSERE LE
PAROLE CHE ALTRI DI PER CONSOLAZIONE HO PER PIETà PARLANO NON SAPENDO
COSA
PASSA NEL CUORE DI CHI HA PERMESSO CON AMORE LA AIUTO PIù VERO CHE
POSSA DARE
UNA MADRE AL PROPRIO FIGLIO LOTTARE SENPRE LOTTARE MAI SMETTERE CONOSCO
BENE
QUESTA FRASE UN PENSIERO COSTANTE CHE AFLIGGE I TUTTA ME STESSA COSA
ALTRO DIRE
MI RESTA SENPRE CON ME LOTTA FINO ALL ULTIMO RESPIRO PERCHE LA VITA NON
HA VALORE
SENZA NESSUN OSTACOLO DA SCONFINGERE GRAZIE
mamma
di
cinzia
Lunedì,
2 novembre 2009 10:45
cosa
dire quando ti ritrovi una figlia tossica niente sei vuota
e niente puoi fare solo che a volte penso ma la legge dove è non è che
fa
comodo non fare niente per aiutere questi figli finiti in un tunnel con
un
difficile ritorno io ho provato di tutto
MAIA
di
MONTENEGRO
Sabato,
15 maggio 2010 00:06
SALUTO
A TUTTI DA MONTENEGRO! MAIA
emme
di
emme
Sabato,
22 maggio 2010 19:37
La
cara Pervinca è meglio che vada a zappare...finta e falsa
sola
di
anna
Venerdì,
11 novembre 2011 15:33
è
questo la sensazione che si prova davanti a un gravissimo
problema di avere un figlio tossicodipente, ti senti inprovvisamente
catapultata in un'altra dimensione e niente e nessuno può rassicurarti
se non
chi ha il tuo stesso problema. Sto cercando infatti su roma dei gruppi
che
sostengano noi genitori in questo doloroso percorso un abbraccio a chi
come me
vive questa esperienza.
Spostare
il fuoco
di
I.a.D.
Lunedì,
12 dicembre 2011 08:54
Fino
a che i genitori non scopriranno l'inganno, la situazione
rimarrà invariata: come d'altronde lo è da 50 anni. Solo i genitori di
chi fa
uso di sostanze illegali possono cambiare la storia. Per farlo devono
però
acquistare piena coscienza della truffa messa in atto "in specie" ai
loro danni. Quali sono le trappole che impediscono la riuscita?
Principalmente
la vergogna, la paura, l'ignoranza. Comprendere qual è la natura
"vera", che da origine a questi blocchi, può essere un primo passo.
aiuto
di
silvia
Giovedì,
26 gennaio 2012 17:12
Sto
cercando qualcuno che mi aiuti ...sono a Torino o
limitrofi...con questi ragazzi ci sentiamo terribilmente soli...
Per
farsi aiutare o altro
di
I.a.D.
Venerdì,
27 gennaio 2012 15:47
Questo
è per Silvia. Se si chiede aiuto si deve lasciare
perlomeno un recapito telefonico una e-mail.
Per
Silvia
di
I.a.D.
Venerdì,
27 gennaio 2012 16:01
Chiedere
aiuto senza lasciare un recapito telefonico o una
e-mail mi sembra o da persona che prende in giro o da sprovveduta.
mio
figlio
di
Tiziana
Venerdì,
11 maggio 2012 16:47
Ciao
a tutti sono in preda lla disperazione! mio figlio ha seri
problemi ed io mi sento inerme e non so come aiutarlo. Mi minaccia mi
insulta
mi rompe casa e non so più cosa fare per aiutarlo. Mi sento come se la
vita mi
avesse abbandonato. Non so a chi rivolgermi vivo a Roma qualcuno può
aiutarmi?
la mia mail è tanzanica@inwind.it grazie di cuore a tutti
mani
tese
di
maria
Venerdì,
25 maggio 2012 15:57
Forse
se potessimo prenderci cura effettivamente dei figli di
altri genitori di tossici ,adottandoli come nostri, riusciremmo a
seguire i
percorsi più adatti .Se condividete questa ipotesi ,collaboriamo .Io
sono in
Basilicata.
droga
tragedia greca
di
anna
Sabato,
18 agosto 2012 12:15
la
droga e sotto cultura, fa presa sul ignoranza,della persona
che priva di spiritualita, cerca il piacere nel matteriale,scartando la
parte
dolorosa della vita, per poi diventare ,parassiti su chi prende la vita
reale
con tutti i suoi sacrificci.,e una societa malata, anche chi non si
droga a un
comportamento da drogato,mancano di valori e di responsabilita,mia
figlia si
droga da 25 anni e nonostante la mia fermezza ho la smetti ho via di
casa ,lei
mi a sempre detto che stva col padre per convenienza che la lasciava
fare,
anche lui mezzo drog ato ricettatore e nasconde droga,cosi in tale
marciume e
impossibile, salvare mia figlia.,
Le
masse
di
I.a.D
Domenica,
19 agosto 2012 05:29
Le
masse sono greggi di pecore gestite attraverso i mass media.
L'articolo parla di legalità. Vediamo un po' cos'è la legalità.
Legalità è la
parola attraverso la quale lo Stato legittima ogni suo crimine. Tabacco
80 mila
morti l'anno solo in Italia. Alcool, la droga liquida, 30 mila morti
l'anno. Se
vendere morte è un crimine, vendere tabacco è un crimine. Si tratta di
sostanze
cancerogene: l'industria del tumore. Questo non interessa poiché lo
Stato
attraverso la propaganda mediatica non mostra la sofferenza e le morti
per
cancro. E le masse sono greggi di pecore gestite attraverso i mass
media.Ovviamente nessuno si sente massa ma se chiedi a qualcuno cosa
pensa di
uno spacciatore e poi cosa pensa di un tabaccaio. Dirà che il primo è
un
malfattore e rimarrà basito nel sentirsi porre la domanda sul tabaccaio.
Comprendere
i meccanismi soggioganti
di
I.a.D.
Lunedì,
20 agosto 2012 02:20
Vediamo
di aiutare realmente i genitori, dalla truffaldina arma
del Sistema. Torniamo all'articolo, dove dice:" Fuori dalla porta ecc.
ecc.". Il Paese non è monolitico, è l'Italia, dove esiste ancora il 5%
di
analfabetismo e fin qui non c'è male ma che fa difetto è il 63% di
popolazione
che è sotto la sufficienza culturale. Il Paese, in realtà, non condanna
le
droghe leggere e le droghe pesanti bensì, condanna le droghe illegali e
assolve
le droghe legali. E' frequente in specie d'estate che i ragazzini e le
ragazzine cadano in coma etilico per uso di alcool: proprio oggi
l'articolo di
un diciassettenne ma sono più d'uno i casi. Perché il tabaccaio è un
onesto
cittadino e non uno sporco spacciatore? Vediamo adesso un commento:
quello
della signora Tiziana, alla quale ho scritto, vista l'email e la
richiesta di
aiuto. Se fosse davvero stata disperata mi avrebbe contattato. Questo
significa
che, molto probabilmente, si tratta di commento falso, atto a sostenere
sempre
le stesse idee vita natural durante: le idee propagandate dallo Stato.
Un altro
commento che alimenta il Sistema è quello della signora Anna alla quale
rispondo che chiunque abbia sperimentato alcune sostanze sebbene di
tipo
illegale è sempre meno ignorante di colui che non le ha sperimentate.
Invito i
genitori a porre il fuoco sulla reale paura, quella della
criminalizzazione,
con tutte le conseguenze a cui porta: vergogna, sensi di colpa,
processi,
carcerazioni, depauperazioni ecc. ecc.. Viviamo soggiogati da uno Stato
criminale e criminogeno.
MADRE
CHE NON SI RASSEGNA
di
EMILIA
Venerdì,
26 ottobre 2012 21:11
SONO
ANNI CHE LOTTO SOLA CHE PIU' SOLA NON SI PUO' MI SBATTO PER
OTTENERE AIUTO E ALLE VOLTE LO ESIGO NON MI IMPORTA DI QUANTE PORTE MI
SI CHIUDONO
IN FACCIA DEGLI AMICI CHE TI GIRANO LE SPALLE, LA VITA DI UN FIGLIO E'
PIU'
IMPORTANTE
mamma
disperata
di
donatella murzilli
Sabato,
24 novembre 2012 11:44
da
circa due mesi ho scoperto che mio figlio di 27 anni si droga
sto cercando in tutti i modi di aiutarlo. siamo andati al sert di
avezzano ma
mi sempre che non si risolve niente. cosa devo fare ? aiutatemi sono in
provincia dell'aquila. a chi devo rivolgermi? la mia mail
d.murzilli@gmail,com
Paura
di volare
di
Carmela
Giovedì,
29 novembre 2012 18:58
Ho
da due anni mia figlia 19ne in un centro di
tossicodipendenza,dal primo giorno che ho varcato quel cancello sono
andata
alla ricerca dei punti comuni. Punto comune era l'affetto
incondizionato e
profondo che provavamo ognuno per il proprio figlio,e quello stesso
affetto che
se pur grande non eri un genitore all'altezza di proteggere quel figlio
che
tanto amavi. Mi sono affidata, dovevo affidarmi. Lasciare mia figlia in
comunità è stato logorante: l'inadeguatezza al ruolo di madre, il
fallimento,il
dolore, l'omertà degli amici di sempre,la forza che ho dovuto mettere
nel
rialzarmi e continuare a camminare cercando di mantenere i ritmi e i
sorrisi
per gli altri figli e stato duro e difficile..........Ma sto
camminando, un
passo dopo l'altro, un giorno dopo l'altro."Al Ponte" ho trovato
angeli meravigliosi con un volto,loro mi hanno insegnato che tra
volontari non
si fanno ringraziamenti perchè quello che si riceve si restituisce ad
altre
personecon opere di bene. E da tanto che penso ad un blog ed ad un
libro dove i
punti comuni di genitori di tossici possanoessere condivisi e
confrontati. I
queste mail mi sono ritrovata. GENITORI: NON MOLLATE DIALOGO DIALOGO
DIALOGO
Non alzate la voce quando loro sono i crisi ma sussurate al loro
orecchio
quando in loro c'è quello spiraglio di quel figlio che avete perso.
Prima o poi
da quella serratura riuscirà ad arrivare la vostra voce. In questo
percorso ho
ritrovato la fede, ci tengo a dirlo, ma sopratutto non mi sono mai
sentita
abbandonata da Dio perchè senza Dio non starei qui a piangere una
distanza ma
una perdita. Con altri genitori abbiamo deciso di raccontarci e
condividere le
nostre esperienze in racconti che possano essere motivo di confronto e
di
crescita per altri genitori che raccolgo su dropauradivolare@libero.it
Io mi
sento che parlare di droga si può senza vergogna e si deve questa
omertà non
facilita ai nostri figli di ricominciare a volare, perchè e stat
proprio la
paura di volare che ................................................
BUONA VITA
A TUTTI.
La
società degli asini
di
I.a.D.
Lunedì,
17 dicembre 2012 15:35
Tossicodipendente
è l'etichetta che la società degli asini
affibbia alle persone che fanno uso di eroina per poterle degradare ed
usare a
piacimento. Una società ancorata al vecchio costume del capro
espiatorio è una
società incivile, maleducata.
I
parassiti del tossicodipendente
di
I.a.D.
Lunedì,
17 dicembre 2012 15:48
Difficilmente
qui entreranno reali genitori di persone che fanno
uso di eroina. Per dirla alla Pirandello:" Imparerai a tue spese che
lungo
il tuo cammino incontrerai ogni giorno milioni di maschere e pochissimi
volti". Comunque, se qualcuno vi entrasse, troverà anche questi
scritti,
che spero vivamente possano essergli di aiuto. Alcune persone reduci da
comunità si sono esposte a raccontare i fatti. Vi lascio un link e il
titolo
del video. Se poi cercherete ne troverete altri. San Patrignano la
mappa
perduta http://www.youtube.com/watch?v=aU87kxOm8Gc&feature=youtu.be
Un'ultima notizia apparsa in questi giorni denuncia don Luigi Gatti.
Abusi
sessuali, nelle comunità di don Lucio Gatti qualcuno sapeva
http://www.bambinicoraggiosi.com/?q=node%2F2803 Oggi le verità iniziano
ad
emergere. Per chi vuole informarsi sulle truffe e le violenze propinate
a iosa
dai fratelli Gelmini: don Egidio e don Pierino. Egidio, definito mister
jaguar.
Denaro a palate, truffe e botte, tant'è che il Vaticano fu costretto a
scomunicare don Pierino. Potete documentarvi in internet. Proteggete i
vostri
figli. Non fatevi incantare dagli illusionisti.
Rettifica
al mio precedente scritto: i parassiti del
tossicodipendente
di
I.a.D
Martedì,
25 dicembre 2012 23:50
I due faccendieri senza scrupoli sono don Eligio Gelmini e il fratello don Pierino Gelmini. Per errore ho scritto Egidio anziché Eligio.