Un altro brano, abbastanza ampio, è relativo le parti del mio corpo che sono generalmente di interesse dal punto di vista sessuale. Quel medesimo tipo di discorsi che ho fatto in relazione all'abbigliamento. Qui utilizzavo un linguaggio più elaborato, da brava studentessa di lettere, con le divagazioni che io definisco alla "Mariateresa Di Lascia", in senso positivo naturalmente.

Ma ho temuto che ricordi, generalizzazioni, metafore, riflessioni e citazioni colte allontanassero dal senso della cosa (anche se non mi sono salvata del tutto, vero ?)

Il mio corpo ha semplicemente avuto uno sviluppo anomalo, iniziato solo dopo la maggiore età, e ho vissuto questo passaggio in maniera traumatica, perché il mio corpo era cambiato, questo è un fatto, e dunque la percezione che ne avevo, dal punto di vista psicologico, comportò una sindrome da adattamento abbastanza stressante.

Inoltre questo sviluppo seguì delle logiche sue. Non ho avuto modo di ritrovarmi in altre persone, ma pare che chi ne faceva esperienza come utente, qualunque cosa vi dica, ne fosse piacevolmente impressionato.

Io apprezzo la visione che ha il mio curatore letterario di questo stato, come disabilità, che è omologabile ad un handicap, ma dico che è piuttosto un'inibizione, nel senso che il mio sviluppo non è uno sviluppo nel senso canonico.

Comunque, se il sesso fa girare il mondo, facciamolo girare. Oppure io, che sono tanto "impegnata", mi riservo di non fare esperimenti, se permettete, dove sono la cavia.

Sipario.